L'impatto fra la maestrina e il paese è traumatico, esplosivo: Elena Vizzini sembra divenire subito la persona più importante del paese. Un giovane che le manca di rispetto è trovato morto, seduto nella piazza del paese, con un fiore in bocca. Altri subiscono una sorte analoga. Il quadro sociale pietrificato del paese sembra smuoversi, e Elena si trova a capeggiare quella che pare un'autentica rivolta popolare contro la miseria. E infine i ricchi, i potenti la adulano, mostrano di rivelarle i loro segreti più gelosi, di proteggerla, di ascoltare i suoi consigli.
Per la maestra il paese vuol dire anche amore, un amore selvaggio, fatto di amplessi intensi fino alla ferocia, senza parole, senza pause, senza tregua...
La vicenda di Elena si svolge come un incantesimo di violenza, in cui il delitto crea un prestigio senza limiti. Ma è davvero questa la verità? Ma chi, che cosa dà a Elena Vizzini un potere tale da far morire corteggiatori impertinenti, da capeggiare le rivendicazioni dei poveri, da entrare nelle case più esclusive di una società chiusa?
Chi è la gente di rispetto che la protegge e la manovra? Chi sono gli assassini? A chi serve la sua storia misteriosa?
Recensione
Da questo romanzo è stato tratto il film omonimo sotto la regia di Luigi Zampa, con gli attori Franco Nero (sulla copertina dell'edizione tascabile) e Jennifer O'Neill (che appare sulla copertina della ristampa del 1975 in una scena del film).
Nonostante il romanzo sia stato scritto quasi quarant'anni fa, potrebbe essere stato appena pubblicato per la briosità del modo di scrivere di Fava e l'attualità delle problematiche trattate: corruzione, concussione e delitti di mafia.
La storia inizia con la maestra Elena Vizzini che va a ricoprire l'incarico di insegnante in un paese della Sicilia, Montenero Valdemone, e qui viene coinvolta in avvenimenti al di là della sua comprensione. Dato che chi osa mancarle di rispetto viene trovato ucciso, inaspettatamente si ritrova ad avere un ascendente sulle autorità locali e a capeggiare una manifestazione popolare di protesta per le misere condizioni cui è relegata una parte del paese. Come si legge sulla locandina dell'edizione tascabile del romanzo, "il delitto crea prestigio, il prestigio paga": troppo tardi Elena si renderà conto di essere stata usata come pedina in un gioco più grande di lei.
Il romanzo si legge con piacere. Talvolta è ironico e talvolta drammatico, senza peraltro mai cadere nel banale e nel patetico. Divertente e interessante è anche il rapporto di Elena con la madre. Questa, una settentrionale di Torino sposata a un meridionale, ha mantenuto tutti preconcetti sugli abitanti del sud Italia pur dopo quarant'anni di matrimonio.
Giuseppe Fava svolge le medesime problematiche dibattute nei romanzi di Sciascia ma da prospettive diverse. I protagonisti nei libri dello scrittore di Recalmuto sono in genere personaggi di spicco della società, sia per posizione sociale che per professione. La protagonista del romanzo di fava, Elena Vizzini, è invece una maestra elementare, una donna come tante ma dotata di una grande umanità e di una complessità di sentimenti. Nella sua mente il Bene ed il Male non assumono le dimensioni di un conflitto esistenziale ma sono molto più simili al modo comune di percepire la vita per cui "il diavolo non è mai brutto come lo si dipinge" e per tale motivo può essere ancora più pericoloso.
Sarebbe pertanto limitativo definire questo romanzo "soltanto" un giallo o una mafia story. Racconta un aspetto della Sicilia meno reclamizzato, prende in giro gli stereotipi più comuni sui meridionali e non nasconde la miseria, la sporcizia e gli aspetti più degradanti di una delle regioni italiane più belle e ricche di cultura e tradizioni.
E' un libro di denuncia che tanto più colpisce in quanto viene fatta senza le roboanti dichiarazioni della politica ma da Giuseppe Fava, proprio una vittima di mafia, tramite il racconto delle vicende di una donna normale che, per circostanze indipendenti dalla sua volontà, si trova suo malgrado invischiata in eventi che, se la lasceranno fisicamente illesa, riusciranno tuttavia a provarla sul piano psico-sentimentale.
Ci sono libri che non dovrebbero mai mancare nella biblioteca di un buon giallista e questo è uno di quelli.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Gente di rispetto
- Autore: Giuseppe Fava
- Editore: Bompiani
- Data di Pubblicazione: 1984
- Collana: Tascabili Narrativa
- ISBN-13: 9788845210242
- Pagine: 256
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 5,42 (fuori catalogo)
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