Recensione
1989. Un operaio giunge in un pronto soccorso in Costa Rica con il corpo squarciato da un animale predatore, ferite che vengono giustificate con un “incidente sul lavoro”. Nella stessa area geografica, una bambina viene morsa da un rettile delle dimensioni di un pollo, ritto su due zampe e dotato di tre dita. E gli incidenti occorsi ai neonati sembrano subire un’impennata.
Nel deserto del Montana, frattanto, il paleontologo Alan Grant e la paleobotanica Ellie Sattler stanno lavorando ad alcuni scavi sui velociraptor, quando vengono convocati dal loro finanziatore John Hammond perché si rechino sull’isola di sua proprietà, Isla Nublar, ad analizzare e giudicare il progetto in cui ha investito il suo denaro e gli ultimi anni della sua vita. Insieme all’avvocato Donald Gennaro, all’eccentrico matematico Ian Malcolm e allo stesso Hammond, Alan ed Ellie abbandonano di malavoglia gli scavi per entrare in quello che è probabilmente il progetto più ambizioso e folle mai attuato: Jurassic Park, un parco nazionale di prossima apertura che ospiterà dinosauri in carne e ossa, riportati in vita grazie ai più avanzati ritrovati genetici che hanno consentito al team di scienziati assunto da Hammond di prelevare DNA di dinosauro dalle zanzare preistoriche intrappolate nell’ambra fossile.
Il parco, che, assicura Hammond, è perfettamente sicuro, ha ricreato al meglio l’ambiente preistorico – clima, vegetazione – in cui immettere gli animali, tutti nati in laboratorio e impossibilitati a riprodursi perché clonati di sesso femminile, nonché dipendenti da un amminoacido, la lisina, somministrato dagli addetti al parco perché i dinosauri non possano mai allontanarsi dall’isola.
Malcolm, propugnatore della teoria del caos, indispettisce il vecchio Hammond con continue previsioni catastrofiche: il parco, se non lo ha già fatto a loro insaputa, sfuggirà presto al controllo dei suoi creatori. Per comprovare la sua piena fiducia nelle misure di sicurezza adottate nel parco, Hammond organizza un giro dell’isola per Gennaro, Malcolm, Alan ed Ellie, affidando loro anche i nipotini Tim e Lex. Ma proprio durante il giro, mentre sull’isola si abbatte una tempesta tropicale, l’ingegnere informatico Dennis Nendry disattiva l’intero sistema del parco per poter rubare e rivendere alla concorrenza i campioni genetici delle quindici specie di dinosauri clonati. Ed è qui che la natura inizia a ribellarsi.
Il film di Spielberg probabilmente lo conoscono anche le pietre. Il romanzo di Crichton, ormai datato 1990, forse lo si conosce un po’ meno.
Se oggi le teorie esposte dall’autore risultano alquanto sorpassate (soprattutto perché è noto che sarebbe impossibile riempire le interruzioni nelle sequenze di DNA di una creatura utilizzando quello di un’altra specie), negli anni ’90, appena un anno dopo la frequenziazione del primo genoma umano, Crichton è stato in grado di scrivere un romanzo sorprendente, sollevando quesiti ancora oggi molto attuali quali i limiti entro cui può e deve spingersi la scienza quando avvicina l’uomo a Dio nell’atto della creazione. Jurassic Park, in fondo, non è che un romanzo fantascientifico a tesi che dimostra l’inadeguatezza della scienza nel prevedere tutte le variabili di un sistema naturale complesso che si è provato a ricreare.
Chi ha visto il film ma non si è avvicinato al libro - dalla mole meno indifferente di quanto non si pensi - rimarrà stupito dalle variazioni che gli sceneggiatori del film hanno apportato e dalla cruenza delle scene: il medico e scrittore statunitense non risparmia al lettore mutilazioni e dilaniamenti, in un lungo romanzo dal ritmo serrato che contiene molte più peripezie rispetto alla sua controparte filmica: Alan Grant e i due bambini attraverseranno l'intero parco per poter tornare al Centro Visitatori, incontrando la quasi totale varietà dei dinosauri presenti, mentre Ellie, Malcolm, Gennaro ed Hammond, insieme all'ingegnere Arnold e al guardiacaccia Muldoon, si troveranno a loro volta assediati dalle creature e con la difficile incombenza di dover ripristinare tutti i sistemi del parco.
Lo stile di scrittura di Crichton non è precisamente arzigogolato: il periodare è semplice e spesso ridondante, tuttavia funzionale a una trama veloce e quasi interamente costruita sull'azione. La caratterizzazione psicologica dei personaggi, al contrario, risulta ottima, e la documentazione dell'autore quanto a matematica, filosofia e genetica addirittura impressionante. Crichton sarà anche uno scrittore di bestseller, ma non gli si possono negare competenza nel suo lavoro né profonda cura nella documentazione, due doti di cui la maggior parte degli scrittori perennemente in cima alle classifiche di vendita dovrebbero imparare almeno il nome.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Jurassic Park
- Titolo originale: Jurassic Park
- Autore: Michael Crichton
- Traduttore: Marenco M.T., Pagnes A.
- Editore: Garzanti
- Data di Pubblicazione: 2010
- Collana: Elefanti Bestseller
- ISBN-13: 9788811685852
- Pagine: 479
- Formato - Prezzo: Brossura - 9.90 Euro
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