14 marzo 2013

I classici e la riscrittura: parte III

Dopo la prima e la seconda parte, in cui abbiamo viaggiato attraverso l'epica, il ciclo bretone-arturico, le fiabe e i romanzi per ragazzi, passiamo a un tipo di letteratura più "femminile", lontano però dai nobilissimi intenti di autrici femministe come Jean Rhys, Margaret Atwood e Angela Carter.

Gli autori di riscritture, dopotutto, non sono altro che lettori come noi ed è superfluo ricordare che ogni lettore è destinato a cogliere di un romanzo aspetti diversi, in base alla propria esperienza, sensibilità e cultura; per cui se alcuni autori con le loro riscritture sono stati in grado di mettere in evidenza aspetti originali dell'opera a cui si sono ispirati, e altre di ribaltarne i presupposti in nome di un'ideologia, taluni si sono fermati in superficie utilizzando gli elementi base della trama per confezionare romanzi fotocopia che più che omaggi rischiano di passare per insulti all'originale. Mi riferisco soprattutto a quanto accade alla povera Jane Austen, l'autrice che vanta il più alto numero di tentativi di imitazione e anche quella più spesso spogliata della sua dignità di Scrittrice per essere relegata al ruolo di madre fondatrice della letteratura rosa.
Premesso che nessuno vuole criminalizzare questo tipo di letteratura, criminale è piuttosto l'imbarazzante numero di romanzi che fanno esplicitamente appello alle opere della Austen nel titolo e nella trama come espediente per rifilare al pubblico l'ennesima versione del raccontino "ragazza povera si innamora di uomo immensamente ricco". Jane Austen scriveva di relazioni sentimentali e matrimoniali come mezzo per analizzare e a volte parodiare la società a lei contemporanea, e diversi critici hanno avuto modo di notare che Miss Austen aveva ben poco di romantico in lei. Per farla breve: la Austen non scriveva chick-lit, per cui vederla citata a sproposito in romanzi in cui le protagoniste dichiarano di impostare la propria vita sentimentale in base ai suoi suggerimenti e i personaggi vengono paragonati totalmente a sproposito alle creature della scrittrice inglese è a dir poco irritante. Neanche a dirlo, il mercato pullula di questo tipo di letteratura, e sebbene il numero delle traduzioni italiane sia ancora piuttosto esiguo si tratta di un mercato in via di espansione anche da noi.
Tra questi impossibile non ricordare Il diario di Bridget Jones, di Helen Fielding, di cui probabilmente tutti hanno avuto modo di vedere il film con Renée Zellwegger, che se non altro aveva il pregio di essere scritto in modo frizzante e con umorismo. Altra opera che ha avuto una trasposizione cinematografica è Jane Austen Book Club di Karen J. Fowler, classica storia corale femminile in cui il nome della Austen è poco più che uno specchietto per le allodole per propinare una commedia romantica parecchio noiosetta. Naturalmente non potevano mancare i tentativi di accalappiare un pubblico young adult, e allora ecco La collezionista di ricette segrete di Allegra Goodman, una versione di Ragione e sentimento ambientata ai giorni nostri in cui le protagoniste si scontrano a colpi di cucina, o altri agghiaccianti titoli che sfruttano il nome dell'autrice e dei personaggi per imbastire storielle amorose o addirittura manuali di comportamento su come conquistare un uomo prendendo a esempio le eroine austeniane.

Sorte simile hanno subito altri classici molto amati dal pubblico femminile, come Piccole Donne e Jane Eyre: Gabrielle Donnelly è autrice di un romanzetto sentimentale, Le lettere segrete di Joe, basato sul ritrovamento da parte di una pronipote di Jo di un baule in cui sono custodite alcune lettere della trisnonna. Ne La figlia di Jane Eyre di Elizabeth Newark, invece, protagonista è la figlia adolescente di Jane e Rochester, affidata alle cure del colonnello Dent durante un viaggio dei genitori in Giamaica.

Più interessanti le riscritture in chiave mystery, in cui gli autori ci riportano fra le pagine di Orgoglio e Pregiudizio o Emma per mostrarci le nostre eroine alle prese con qualche mistero o addirittura omicidio. Inevitabile qui citare la serie Le indagini di Mr. e Mrs. Darcy di Carrie Bebris (composta da sei romanzi: Orgoglio e preveggenza, Sospetto e sentimento, Le ombre di Pemberley, L'enigma di Mansfield Park, Intrigo a Highbury, Inganno e Persuasione), in cui Elizabeth e Darcy, oramai sposati, incappano in una serie di avventure che li porteranno a conoscere i protagonisti di tutti gli altri romanzi della Austen. E naturalmente non possiamo fare a meno di ricordare la prolifica Stephanie Barron e la sua saga Le indagini di Jane Austen, composta attualmente da otto libri, la cui protagonista questa volta è la stessa Jane, alle prese con diversi arcani da risolvere. E' ovvio che anche in questo caso si tratta di libri leggeri in cui si percepisce il divertimento delle autrici nel rispolverare le atmosfere dei romanzi della loro beniamina in una chiave inedita, tuttavia si può apprezzare, oltre all'intrattenimento vero e proprio, il tentativo di recuperare lo stile equilibrato e sagace delle opere originali. Su questo filone vale infine la pena di citare una recentissima uscita: Morte a Pemberley della celebre giallista P.D. James, in cui l'armonia dei matrimoni contratti alla fine di Orgoglio e Pregiudizio verrà sconvolta dal misterioso omicidio di Wickham.
Va citato senza dubbio anche il discutibile Orgasmo e pregiudizio, di Arielle Eckstut, che millanta il ritrovamento delle scene erotiche inizialmente contenute nei romanzi della Austen e censurate dalla di lei sorella, Cassie.

E passiamo infine a un tipo di riscrittura piuttosto popolare negli ultimi anni, ovvero quella horror, che spesso sconfina (com'è inevitabile) nel parodistico. La più famosa è senza dubbio Orgoglio e Pregiudizio e Zombie di Seth Grahame-Smith, che alle scene classiche ne aggiunge altre "inedite" che vedono Lizzie e Darcy alle prese con un'invasione zombie. Stesso soggetto, ma ambientato dopo il matrimonio della coppia, ha Orgoglio e Pregiudizio e Zombie. Finché Morte non vi Unisca di Steve Hockensmith, così come pure Mr. Darcy, Vampyre di Amanda Grange che svela l'appartenenza del neosposo di Lizzie alla schiera delle vampiriche creature. 
A questo beffardo mash-up non scappano nemmeno i celebri Promessi Sposi che vengono rimasterizzati da un Anonimo Lombardo ne I Promessi Morsi. Inediti in italiano rimangono (purtroppo o per fortuna) remake simili di molti altri classici, come Jane Slayre e Grave Expectations di Sherri Browning Erwin, Little Vampire Women di Lynn Messina, Wuthering Bites di Sarah Gray, e potremmo continuare a lungo.

Per tornare momentaneamente a Jane Austen, segnaliamo un'ultima opera per cui andrebbe affrontato un discorso un po' diverso: nel 1803 l'autrice inglese iniziò la stesura di un romanzo che non portò mai a compimento, e che fu pubblicato solo nel 1871 dalla nipote, che lo intitolò The Watsons. La celebre scrittrice Joan Aiken, dopo vari studi, ha dato seguito nel 1996 al romanzo incompleto, pubblicando la sua prosecuzione insieme al frammento originale nell'opera I Watson ed Emma Watson.


Ci sono autori - ahinoi pochi - che affrontano la riscrittura con piglio più costruttivo che distruttivo. In essi, il fascino per un determinato autore o romanzo si sposa con l'interesse per una particolare epoca storica,  riprodotta con grandissima attenzione e dettaglio nelle loro opere. Per questi autori spesso i personaggi letterari non sono che un pretesto per analizzare il contesto storico in cui si svolgono le vicende, e l'attrattiva dei loro romanzi risiede soprattutto nell'abilità con cui riescono a ricreare atmosfere ormai credute perdute. Un lavoro simile a quello di Bjorn Larsson con La vera storia del pirata Long John Silver (di cui abbiamo parlato nell'articolo precedente e che rientra appieno in questa categoria) è quello fatto da Geraldine Brooks con L'idealista, romanzo che ha fruttato all'autrice addirittura il premo Pulitzer, e che si concentra su una figura secondaria ma in qualche modo onnipresente del classico di Louisa May Alcott, Piccole Donne. Stiamo parlando del signor March, il padre delle ragazze, assente per la maggior parte del libro della Alcott perché impegnato in guerra. La Brooks si concentra proprio sulla vita di March negli anni della sua permanenza sul fronte, offrendo così un'analisi della realtà della guerra e dell'inevitabile scontro fra l'ideale di giustizia e ciò che è necessario fare per ottenerla.
Già citata nell'ambito degli studi femministi, Jean Rhys recupera il personaggio di Bertha Mason, la moglie folle nascosta in soffitta da Rochesternel romanzo di Jane Eyre, e narra la sua infanzia e adolescenza in Giamaica, dipingendo ne Il grande mare dei Sargassi un bel ritratto della società antillana immediatamente dopo l'abolizione della schiavitù, tra voodoo e colonialismo, soffermandosi soprattutto sul tema dell'esclusione dei mulatti ambo dalle comunità bianche e nere.
Un simile recupero di personaggi secondari è nell'opera di Andrés Trapiello, Alla morte del Don Chisciotte, che immagina le vite della fedele domestica Quiteria, da sempre innamorata del padrone; del baccelliere Carrasco, contagiato dalla passione per i romanzi d'avventura del defunto hidalgo; della giovane nipote Antonia; e di Sancho Panza, che si reca a Madrid per conoscere Miguel de Cervantes in persona.

E anche per oggi è tutto; vi diamo appuntamento prossimamente per la quarta e ultima parte del nostro approfondimento.


Il diario di Bridget Jones di Helen Fielding

Mangia troppo, beve troppo, fuma troppo, ha una mamma troppo invadente, un uomo troppo sposato e troppo pochi "pretendenti". È il ritratto di una single di oggi, moderna trentenne in carriera, quale risulta dal diario di un anno della sua vita, dove vengono raccontati, con humor e ironia, i problemi, le speranze, le delusioni di una donna qualunque.


Jane Austen Book Club di Karen J. Fowler

Jocelyn ha passato i cinquanta, ma non smette di partorire un'idea bizzarra dietro l'altra. Sylvia, la sua migliore amica - si conoscono da quando avevano entrambe undici anni - le ha appena confessato che, dopo trentadue anni di matrimonio, suo marito le ha chiesto il divorzio. Trentadue anni di gioie e soddisfazioni svaniti improvvisamente nel nulla, ha detto singhiozzando. E Jocelyn che cosa ha fatto? Ha avuto la stramba idea di fondare un club del libro, il Jane Austen Book Club, poiché, ha detto citando Kipling, "non c'è niente di meglio di Jane quando sei nei pasticci".


La collezionista di ricette segrete di Allegra Goodman

Emily e Jessamine Bach sono due sorelle molto diverse tra loro. Emily ha ventotto anni ed è già a capo di un'azienda informatica, mentre Jess, fresca di laurea in filosofia, è una grande sognatrice e lavora part-time in una piccola libreria indipendente. Razionale e ambiziosa luna, romantica e ingenua l'altra, Emily e Jess sono molto diverse anche in amore: Emily ha un fidanzato in carriera e Jess si perde tra mille storie inconcludenti, sotto gli occhi gelosi del suo capo George. Sarà proprio lui, con l'aiuto di un'antichissima collezione di libri di ricette, a guidarla passo dopo passo, ingrediente dopo ingrediente, alla scoperta del vero amore. Ma anche per la solida Emily il destino ha in serbo sorprese e rivelazioni che potrebbero cambiarle per sempre la vita...


Le lettere segrete di Jo di Gabrielle Donnelly

Lulu è un vero disastro, ne combina una dietro l'altra e, a differenza delle due sorelle, non sa immaginare nitidamente il suo futuro. Passa senza sosta da un lavoretto all'altro, sentendosi sempre più disorientata e insicura. Ma cosa succede se un giorno, in soffitta, mentre rovista in una vecchia valigia alla ricerca di alcune ricette, si imbatte per caso in un plico di lettere scritte nientemeno che dalla trisnonna Jo March, l'intrepida protagonista di "Piccole donne"? Per Lulu non può esserci rivelazione più grande. Timorosa, ma al massimo dell'eccitazione, serba il segreto tutto per sé e si fa trascinare nel mondo delle sorelle March, pieno di analogie con le inquietudini e le disavventure della sua vivace famiglia. E mentre la saggezza e il coraggio di nonna Jo le scaldano il cuore, Lulu sente crescere dentro di sé una forza inaspettata, che la aiuterà a trovare con passo sicuro la sua nuova strada.


La figlia di Jane Eyre di Elizabeth Newark

Jane Eyre, straordinaria protagonista del romanzo omonimo di Charlotte Brontë, era arrivata a Thornfield Hall come governante, prima di sposarne il padrone, Edward Rochester. La loro unione era cominciata nel peggior dei modi: la moglie di Edward, creduta morta e invece impazzita e prigioniera della vecchia magione da anni, aveva tentato di uccidere entrambi, per poi morire in un incendio da lei stessa provocato. Ormai Jane e Edward sono sposati da diverso tempo, ed è da qui che parte il romanzo di Elizabeth Newark, vero e proprio seguito di Jane Eyre. Janet, la figlia adolescente di Jane e Rochester, sta per fare il suo ingresso in società, ma, vista la partenza dei genitori per la Giamaica, viene temporaneamente affidata alle cure del severo colonnello Dent. Ben presto la sua vita viene sconvolta da una serie di misteriosi avvenimenti sia a Highcrest, la tenuta del colonnello, sia a Thornfield Hall. Che ruolo hanno i due personaggi maschili antagonisti, il timido e cinico Roderick Landless e l'affascinante e intraprendente Sir Hugo Calendar? E Janet può fidarsi di loro? Di sicuro saprà essere forte e coraggiosa. In fondo è figlia di sua madre...


Serie "Le indagini di Mr. e Mrs. Darcy" di Carrie Bebris: Orgoglio e preveggenza, Sospetto e sentimento, Le ombre di Pemberley, L'enigma di Mansfield Park, Intrigo a Highbury, Inganno e Persuasione.

"È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie." Ed è una verità cui non si sottrae Mr. Frederick Parrish, ricco e affascinante gentiluomo americano, che sta per convolare a nozze con Caroline Bingley. Un'atmosfera di festa avvolge i fidanzati e il matrimonio pare suggellare la promessa di una vita serena e felice. Ma presto la gioia s'incrina e la coppia è turbata da una serie di strani episodi: fenomeni di sonnambulismo, cavalli imbizzarriti senza una ragione, uno spaventoso incendio e misteriosi incidenti. Qualcuno sta perseguitando i Parrish, ma la pericolosità della situazione pare sfuggire a tutti. A tutti tranne a Elizabeth e Darcy, amici della giovane donna e anch'essi sposi novelli, che mettono da parte i progetti per la luna di miele per aiutare Caroline.


Serie "Le indagini di Jane Austen" di Stephanie Barron: Jane e la disgrazia di Lady Scargrave, Jane e il segreto del medaglione, Jane e il mistero del reverendo, Jane e lo spirito del male, Jane e l'arcano di Penfolds Hall, Jane e i fantasmi di Netley, Jane e il prigioniero di Wool House, Jane e l'eredità di sua signoria.

In visita presso l'amica, la bellissima e giovane Isobel Payne, Contessa di Scargrave, Jane Austen è testimone di una tragedia: il Conte Frederick, marito di Isobel, colto da improvviso e inspiegabile malore, muore in poche ore. La scomparsa prematura del marito, dopo tre soli mesi di matrimonio, getta la povera Isobel nella più cupa disperazione. Tuttavia la vedova scopre ben presto che non si tratta che dell'inizio delle sue disgrazie: di li a breve infatti una misteriosa missiva la raggiunge, nella quale sono contenute oscure minacce e la duplice accusa di omicidio e di adulterio. Terrorizzata, Isobel invoca l'aiuto di Jane, la sola di cui si può fidare, ma soprattutto l'unica, tra i presenti al castello nella notte della tragedia, che non tragga alcun vantaggio dalla morte di Lord Scargrave. Contando sulle sue ben note doti di comprensione dell'animo umano, Jane si trova così coinvolta in una pericolosa indagine che la porterà a varcare nientemeno che i cancelli della prigione di Newgate e persino la soglia della Camera dei Lords, arrivando a mettere a repentaglio la sua stessa vita.


Morte a Pemberley di P.D. James 

Inghilterra, 1803. Sono passati sei anni da quando Elizabeth e Darcy hanno iniziato la loro vita insieme nella splendida tenuta di Pemberley. Elizabeth è felice del suo ruolo di padrona di casa ed è madre di due bellissimi bambini. La sorella maggiore Jane, cui lei è legatissima, vive nelle vicinanze insieme al marito Charles, vecchio amico di Darcy, e il suo adorato padre, Mr Bennet, va spesso a farle visita. Ma in una fredda e piovosa serata d'ottobre, mentre fervono gli ultimi preparativi per il grande ballo d'autunno che si terrà il giorno successivo, l'universo tranquillo e ordinato di Pemberley viene scosso all'improvviso dalla comparsa di Lydia, la sorella minore di Elizabeth e Jane. In preda a una crisi isterica la giovane donna urla che suo marito, l'ambiguo e disonesto Wickham, non gradito a Pemberley per la sua condotta immorale, è appena stato ucciso proprio lì, nel bosco della tenuta. Di colpo, l'ombra pesante e cupa del delitto offusca l'eleganza e l'armonia di Pemberley, e i protagonisti si ritrovano loro malgrado coinvolti in una vicenda dai contorni drammatici.


Orgasmo e pregiudizio di Arielle Eckstut

Nel 2002 un'appassionata lettrice di Jane Austen, durante un soggiorno in un ostello dell'Hertfordshire, si imbattè in una scatola nascosta, contenente un manoscritto autografo dell'autrice inglese: le scene di sesso dei romanzi di Jane Austen tagliate dall'editore. Nascosto da Cassie, sorella minore di Jane Austen, nel 1818, il materiale che costituisce questo libro getta una luce nuova su tutta l'opera della Austen, esplicitando la sensualità latente e repressa che serpeggia in tutti i suoi romanzi...


Orgoglio e Pregiudizio e Zombie di Seth-Grahame Smith

È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno zombie in possesso di un cervello debba essere in cerca di altro cervello. Così inizia "Orgoglio e pregiudizio e zombie", versione fedelmente aggiornata del celeberrimo (e amatissimo) capolavoro di Jane Austen, grazie a numerose scene "inedite" in cui, a farla da protagonisti, sono appunto gli zombie. Pubblicato da una piccola casa editrice americana, questo romanzo ha suscitato l'entusiasmo sia dei neofiti sia dei più fanatici ammiratori della Austen, scalando in breve tempo tutte le classifiche di vendita e imponendosi come il fenomeno editoriale dell'anno. E il motivo di un successo tanto clamoroso è semplice: al fascino di una storia d'amore senza tempo, si aggiunge il divertimento di una lotta senza esclusione di colpi contro l'orribile flagello che si è abbattuto sull'Inghilterra, arrivando fino al tranquillo villaggio di Meryton, dove l'indomita Elizabeth Bennet, insieme con le sue sorelle, è impegnata a contrastare orde di famelici morti viventi. Un ruolo che le calza a pennello, almeno finché non arriva il bello e scontroso Mr Darcy a distrarla...


Orgoglio e Pregiudizio e Zombie. Finché Morte non vi Unisca di Steve Hockensmith

Finalmente sposi, Elizabeth Bennet e Fitzwilliam Darcy si trasferiscono nella deliziosa tenuta di Pemberly, poco distante dalla villa in cui vivono Charles Bingley e la moglie Jane. In questo modo, Elizabeth può aiutare la sorella nella cura delle sue adorabili bambine e dedicarsi all'eliminazione degli orribili zombie che cercano di avvicinarsi a loro. Tuttavia quel tranquillo nido d'amore diventa ben presto il palcoscenico di una tragedia: un'immonda creatura morde Darcy al collo, condannandolo a diventare un morto vivente. Disperata, Elizabeth sa che nessuna cura al mondo può salvare il marito: l'unico modo per permettergli di riposare in pace è tagliargli la testa e, giusto per non correre rischi, bruciare il corpo nel camino. E lei sta quasi per compiere quell'estremo, straziante gesto d'amore, allorché le giunge voce che uno scienziato di Londra è riuscito a mettere a punto un vaccino per l'orrido morbo che sta devastando il Paese. Così, aggrappata a una flebile speranza, Elizabeth si mette immediatamente in viaggio, pronta ad affrontare orde infernali di cadaveri ambulanti pur di riportare Darcy alla vita. O almeno a qualcosa che le somigli...


Mr. Darcy, Vampyre di Amanda Grange

Elizabeth e Darcy, i protagonisti dell'indimenticabile Orgoglio e pregiudizio, si sono sposati e si accingono a raggiungere il Lake District, a nord del Paese, quando una misteriosa missiva indirizzata a Darcy sconvolge i loro piani all'ultimo momento. Gli sposi devono partire per un lungo viaggio in Europa, passando per Parigi, attraversando le Alpi per raggiungere infine Venezia. Elizabeth, tuttavia, percepisce uno strano turbamento nell'amato consorte: la loro, più che un vacanza, pare una fuga, e Darcy sembra preda di un terrore antico... Una storia d'amore leggendaria e immortale per una coppia leggendaria e... immortale. Una prova d'amore che porterà Elizabeth e Darcy fino alla bocca dell'inferno.


I Promessi Morsi di Anonimo Lombardo

Il 7 novembre 1628, verso sera, su un pendio di quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, mentre le vette scoscese gettano un'ombra cupa su borghi e campagne e una nebbia spettrale pare inghiottire boschi e vallate, una ragazza tenta invano di sfuggire all'agguato di un essere dagli occhi rossi come tizzoni ardenti. Una poiana, o forse un enorme pipistrello, si leva in volo, e un vecchio curato, tornando dalla passeggiata serale, si imbatte in due individui minacciosi, che gli ordinano di non celebrare il matrimonio di Renzo e Lucia previsto per l'indomani. Gli sposi promessi non sanno ancora che dovranno affrontare un tentativo di rapimento, una fuga in un monastero di Monza dove si praticano riti innominabili, il complotto di una stirpe oscura per conquistare lo Stato di Milano, una rivolta contro i nobili affamatoti e succhiasangue, l'entrata in scena di un bandito licantropo. la calata di un Esercito Fantasma, lo scoppio di una pestilenza che stermina due terzi della popolazione, e un flagello ancora più spaventoso... "I promessi morsi" è il libro che Manzoni avrebbe potuto scrivere se fosse stato un autore di romanzi gotici. È una sarabanda in cui Dracula si insinua nei Promessi sposi, e un cappuccino si scopre a mormorare una preghiera per la salvezza dell'anima di una creatura delle tenebre. Tale è questo guazzabuglio del cuore umano, anche e soprattutto quando è stato appena trafitto con un piolo di frassino un cuore che umano non è.


I Watson ed Emma Watson di Joan Aiken

Era il 1803 quando Jane Austen mise mano alla stesura di un romanzo che non avrebbe mai trovato compimento e sarebbe stato pubblicato per la prima volta solo nel 1871, a cura del nipote dell'autrice, James-Rdward Austen-Leigh, il quale lo intitolò "I Watson". Un'opera che gli amanti della grande scrittrice avrebbero sempre desiderato leggere per intero, avendo tutte le caratteristiche delle sue opere più mature (infatti fu scritta dopo la stesura di "Ragione e sentimento" e "Orgoglio e pregiudizio"). Finora, quindi, le avventure di Emma, l'eroina del romanzo, si interrompevano bruscamente lasciando nei lettori un misto di delusione e di curiosità insoddisfatta. Finora. Adesso, grazie alla straordinaria e felice creatività di Joan Aiken, famosa e apprezzata autrice di sequel austeniani, quelle vicende trovano compimento in un romanzo che riprende esattamente da dove la vicenda si era interrotta, intrecciando le vicende di nuovi e vecchi personaggi. E così sapremo finalmente cosa succede a Emma quando, dopo quattordici anni di assenza, fa ritorno nella sua famiglia d'origine e si ritrova a dover assistere il padre, ormai vecchio e molto malato, e farsi accettare dai fratelli, tra i quali i rapporti sono inquinati da piccole gelosie e invidie meschine. Ma la giovane Emma è all'altezza delle grandi eroine austeniane e affronterà con coraggio e determinazione le difficili prove che la vita ha in serbo per lei.


L'idealista di Geraldine Brooks

"Piccole donne" di Louise May Alcott si apre con le sorelle March che, all'approssimarsi del Natale, rivolgono un pensiero accorato al loro padre lontano. Un anno dopo, alla fine del libro, il signor March torna a casa dalle ragazze. Ma cosa gli è successo nel frattempo? E cosa gli ha lasciato l'esperienza della guerra cui ha partecipato? Il romanzo di Geraldine Brooks colma, appunto, questa lacuna ispirandosi alla figura realmente esistita del padre della Alcott, Bronson, uno degli esponenti - con Thoreau ed Emerson dell'idealismo americano del XIX secolo. Il risultato non è né una biografia, né una continuazione di "Piccole donne" ma un romanzo storico in sé concluso.


Il grande mare dei Sargassi di Jean Rhys

Ford Madox Ford, che fu lo scopritore di Jean Rhys, scrisse, presentando il suo primo romanzo, che mostrava un istinto per la forma posseduto da rari scrittori, e quasi nessuna scrittrice, di lingua inglese. La Rhys raccontava in quegli anni storie amare, di quotidiana ferocia: l’ambiente erano la Rive Gauche, con le sue colonie di esuli anglosassoni, piccoli alberghi di Bloomsbury, bar, caffè e stanze mobiliate, palcoscenici di storie d’amore ricamate sulla desolazione. Ma col 1939 Jean Rhys scompare: i suoi libri si esauriscono, alcuni fedeli ammiratori continuano a ricordarli e a cercarli, di lei non si sa niente. Solo nel 1958 Jean Rhys è rintracciata in Cornovaglia. Infine nel 1966 viene pubblicato Il grande mare dei sargassi, la sua opera più matura: di straordinaria densità e tensione, questo libro è fra i pochi romanzi memorabili che abbia dato l’Inghilterra in questi ultimi anni e come tale è stato subito riconosciuto. Siamo in Giamaica, intorno al 1830, in un mondo dove «tutto era fulgore e tenebra». Da una parte le pratiche del voodoo e le storie degli zombi conosciute attraverso la servitù di colore, dall’altra la calma ferocia dei bianchi, l’intrico delle loro vendette e inganni – e tutto accolto in una natura che stordisce col suo splendore: così appaiono le cose alla piccola Antoinette, che già si sente avvolta in un destino avverso. Segue poi il suo matrimonio con un giovane inglese, che la sposa per interesse: ne nasce una passione tristanica, dove «Desiderio, Odio, Vita, Morte erano terribilmente vicini nell’ombra». Finché un filtro d’amore filtrerà soltanto la sciagura, addensata da generazioni sul capo di Antoinette, facendo una sola rovina di quei termini che prima erano già pericolosamente accostati.


Alla morte del Don Chisciotte di Andrés Trapiello

Alla fine del secondo volume delle avventure di Don Chisciotte, Cervantes mostra Alfonso Quijano apparentemente rinsavito e sul letto di morte. Ma con la sua morte, cala il silenzio sui personaggi secondari del grande romanzo, dalla domestica Quinteria a Sancho Panza. Quattrocento anni dopo, lo scrittore spagnolo Trapiello ce ne offre il destino in questo romanzo, giocoso e divertente, che del capolavoro di Cervantes è una sorta di sequel.



Articolo di Sakura87 e Valetta

Nota: immagini liberamente reperite su Google. Le sinossi dei libri a sinistra delle copertine sono tratte da IBS.
Per maggiori informazioni: le nostre recensioni a Orgoglio e preveggenza, I promessi morsi, L'idealista.

1 Commenti:

  • 14 marzo 2013 alle ore 11:55
    Ivanalessia says:

    Dei titoli che avete proposto, ho letto solo i primi tre della serie "giallo-esoterica" di Carrie Bebris, ma per quanto possano essere interessanti non saranno mai come l'originale...
    Comunque, complimenti per l'articolo :-)

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