Recensione
L'autrice è turca ma vive tra Berlino e Istambul. Anche la protagonista del suo libro, Kati Hirschel, è nata in Turchia da genitori tedeschi. Pur essendo vissuta per parecchi anni in Germania, Kati preferisce abitare a Istanbul che è sicuramente una città affascinante ma è altresì tanto caotica quanto Berlino è ordinata. Gli ingorghi nelle strade delle nostre città, di cui ci lamentiamo, sono poca cosa raffrontati a quelli di Istanbul, dove si creano "code turche" -sono giustificati i lettori che dopo questa freddura si rifiuteranno di continuare a leggere la recensione-. D'altronde occorre pensare che la nostra città più popolosa, Roma, ha meno di un quarto degli abitanti di Istanbul. Se vuole andare da una parte all'altra della città, la protagonista deve passare in auto gran parte della giornata.
Il modo di scrivere e il tipo di ironia di Esmahan Aykol ricordano quelli di Alicia Giménez-Bartlett nei gialli che vede come protagonista Petra Delicado, cui Kati assomiglia sotto molti aspetti. Pertanto il romanzo si configura divertente, pieno di umoristiche considerazioni per i diversi modi di fare e pensare di turchi e tedeschi.
La protagonista, Kati, è una quarantenne single e piacente, proprietaria di una libreria specializzata in libri gialli, e non disdegna eventuali avventure erotiche. Ogni volta che incontra un uomo da cui si senta attratta, si vengono a creare i presupposti per una relazione, dato che lei è una donna disponibile. Tuttavia il rapporto non si concretizza mai per un insieme di circostanze che fanno talvolta sorridere ma che si comprendono solo alla fine del libro.
La parte del romanzo propriamente "gialla" lascia un po' a desiderare. L'autrice ha voluto che non ci fossero indizi che potessero condurre all'assassino del regista tedesco, unica vittima in tutto il romanzo, e le autorità turche, per motivi di prestigio, sono restie a consentire nelle indagini l'intervento di quella teutonica, ancorché la vittima sia appunto di nazionalità tedesca. L'autrice, pertanto, per arrivare alla soluzione del caso, è costretta a fare apparire un elemento incriminante come un prestigiatore quando trae il famoso coniglio dal cappello. Il tutto avviene in maniera divertente ma troppo casuale e dilettantesca per una giallista che voglia definirsi tale. Evidentemente l'autrice ritiene che la polizia turca non abbia mai letto Oscar Wilde e non sappia quindi che "per capire un omicidio bisogna prima di tutto conoscere la vittima". Sarà solo in occasione del viaggio che farà in Germania per accertarsi dello stato di salute della madre, che Kati riuscirà a risalire al colpevole. A Berlino incontrerà finalmente l'amante giusto che casualmente la indirizzerà verso la soluzione.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Hotel Bosforo
- Titolo originale: Hotel Bosporus
- Autore: Esmahan Aykol
- Traduttore: Emanuela Cervini
- Editore: Sellerio
- Data di Pubblicazione: 2012
- ISBN-13: 9788838924712
- Pagine: 265
- Formato - Prezzo: Brossura - 13,00 Euro
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