Recensione
Sono sempre un po' diffidente nell'approccio ai libri che parlano del '68, perché di solito tendono ad ammantare questo periodo di un'aura mistica e mitologica che si sposa male con quanto è rimasto in mano a noi che in quegli anni ancora non eravamo nati.
E' stato quindi un piacere scoprire che il romanzo di Catherine Cipolat non è la solita agiografia dei gloriosi combattenti della rivoluzione quanto piuttosto un racconto diretto, sincero e sentito di una vita e di un momento storico fortemente intrecciati fra loro nel bene e nel male.
Alice, la protagonista di Vagli a spiegare che è primavera, ripensa alla propria vita dalla posizione privilegiata di chi ormai ha quasi raggiunto la fine del proprio cammino e può permettersi di fare una sosta, guardare indietro con calma e valutare quell'intricata combinazione di scelte e fatalità che l'hanno portata dove si trova ora. Ella ci regala molto più di un libro di ricordi, la sua è una riflessione di carattere universale su cosa vuol dire crescere e amare.
La voce narrante è ruvida e schietta; sebbene Alice riguardi alla propria infanzia e giovinezza con quel misto di nostalgia e indulgenza che quasi tutti riserviamo al nostro io giovane e inesperto; non vi è in lei alcun desiderio di ricercare la comprensione o la compassione del lettore, non ricerca approvazione né una spalla su cui piangere, guarda il lettore dritto negli occhi e dice: "Questa è quella che sono, prendere o lasciare".
Il suo racconto è portato avanti con un'ironia ed un piglio deciso che l'autrice riesce abilmente ad fondere con il suo linguaggio estremamente visivo, in cui sono le immagini, i colori e i suoni ad esprimere le emozioni e gli stati d'animo dei protagonisti, molto più delle loro parole e delle loro azioni.
E' con questa stupefacente combinazione di poesia e asprezza che la Cipolat descrive le asperità della vita degli emigranti italiani all'estero, l'euforia dei giovani contestatori sessantottini, la spensierata avventatezza della gioventù, l'ambiguità del terrorismo e l'amarezza che inevitabilmente accompagna la crescita, quando si scopre che nulla, nemmeno l'amore, rimane puro quando deve fare i conti che la realtà.
Vagli a spiegare che è primavera è il racconto di una vita vissuta con intensità, perfettamente amalgamato con alcune delle pagine più dolorose della nostra Storia; attraverso le riflessioni di Alice il rimpianto e la rabbia della protagonista diventano la rabbia e la disillusione di una generazione; le parole scorrono veloci come gli anni che separano la giovinezza della vecchiaia, eppure lasciano nel cuore di chi legge un'impronta indelebile, come l'immagine di un quadro che ancora aleggia davanti ai nostri occhi anche dopo averli chiusi quasi che fosse rimasto impresso per sempre all'interno delle nostre palpebre.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Vagli a spiegare che è primavera
- Autore: Catherine Cipolat
- Editore: Io Scrittore
- Data di Pubblicazione: 2013
- ISBN-13: 9788867200245
- Pagine: 230
- Formato - Prezzo: Ebook - Euro 2,99
Brava Catherine. Quello che noto nelle belle recensioni che stai ricevendo è l'uniformità nel cogliere gli aspetti predominanti della tua storia e della tua scrittura. Sono molto contenta perché significa che hai colpito nel segno.