Recensione
Ho intravisto questo libro circa due mesi fa, se non ricordo male, in una libreria Arion di Roma. Faceva bella mostra su una pila di libri dello stesso genere ed era immancabilmente accostato all'ormai celeberrimo Cinquanta sfumature di grigio. L'ho preso e sfogliandolo ho deciso di non comprarlo perché mi sembrava molto simile nello stile al suo amichetto uscito tempo prima. E' stato dopo un altro mese che ho pensato, ritrovandomelo sotto il naso di nuovo, che leggerlo era quasi un dovere. Io leggo quasi tutto, (gli horror proprio non fanno per me), e se non avessi letto il nuovo libro di Sylvia Day non avrei potuto farmi un'opinione.
Sfogliando le prime pagine vi troverete davanti ai ringraziamenti che l'autrice fa a Pinco e a Pallino, fra questi spunterà anche la James, che secondo me avrebbe potuto benissimo farle causa per plagio: forse è per questo che la cara Sylvia ha messo le mani avanti. (Dai, questa era divertente). Qui non troverete un paragone fra i due libri erotici dell'anno, ma più semplicemente una critica all'ultimo uscito. Dico questo perché ho trovato diverse recensioni del libro, anche ben fatte, che però lo paragonano continuamente al romanzo della James_ in questo caso si tratta di discutere solo di A nudo per te, con qualche accenno a Cinquanta sfumature di grigio.
Vediamo nel dettaglio i punti deboli e quelli di forza del libro, iniziando da questi ultimi: nonostante la storia ricalchi fedelmente la trama della James, a differenza di quest'ultima è intrigante, almeno fino alla metà del libro. Il lettore è in qualche modo catturato perché la protagonista, Eva, è una donna sicura di sé e ricca, una protagonista che non si lascia dominare ma che tiene il protagonista maschile, Gideon, sulla corda per diverso tempo.
I personaggi e le ambientazioni variano, il lettore non è annoiato, e la trama scorre con tranquillità.
Sylvia Day non parla solo ed esclusivamente d'amore, ma inserisce tematiche varie fra cui l'amicizia e l'amore materno. Dimostra quindi di voler dare spessore al romanzo, che al contrario del libro della James risulta poco monotono in tutti i suoi aspetti.
Le scene di sesso sono molto realistiche e varie. I luoghi, i momenti, le situazioni e le posizioni, intriganti e seducenti quel tanto che basta a farti arrivare a metà libro in due ore. L'autrice, furbescamente, ha saputo sfruttare l'onda del successo della sua collega, e stimolando la curiosità ormai sollazzata delle lettrici della James ha ricreato una storia simile a quella tra Ana e Christian.
Passando ai punti deboli: la volgarità. Non ho ancora ben compreso perché la cara Day abbia preferito usare il sostantivo "cazzo", piuttosto che "membro", "fallo" o che altro ne so io. Espressioni come voglio il tuo cazzo dentro impoveriscono il pathos della narrazione. Se stessimo parlando di un dialogo vocale sarebbe sicuramente fuori luogo dire "voglio il tuo fallo dentro di me", ma se io, scrittrice, stessi descrivendo una scena così calda e non volessi perdermi il lettore per strada, lo avvolgerei con il lessico, lasciando non detti alcuni termini che, per quanto calzanti, distraggono, lasciando la lettrice un po' spiazzata. Perché quest'osservazione sulla volgarità? Per il semplice motivo che la nostra Eva Tramell passa da un oh, come vorrei che anche lui provasse qualcosa per me a, dopo trenta secondi, scopami, dammi il cazzo come se non ci fosse un domani. Mi sfugge qualcosa? Eva è bipolare? L'uso di questi termini così forti è talmente in contrasto con quello che pensa la protagonista che alle volte mi sembrava si stesse parlando di due persone diverse. Inoltre Eva si "innamora" di lui troppo velocemente, errore che accomuno anche alla James: entrambe spezzano l'emozione dell'innamoramento arrivando subito al pathos amoroso, vanno di corsa, sembra che dal giorno alla notte queste donne si scoprano follemente innamorate. Quando lo sappiamo tutti di cosa sono innamorate dopo cinquanta pagine.
Ancora: un calderone di tematiche. Nel romanzo (e siamo solo al primo, non voglio immaginare gli altri) si affrontano le tematiche di: amore, stupro, sesso, amicizia, rapporto malato con i genitori. Se questi temi fossero affrontati in un libro con una trama diversa lo accetterei, ma visto che chi compra A nudo per te sa già che cosa aspettarsi, e cioè un libro che parla di sesso e di un uomo di potere che ha solo una cosa in testa; la protagonista lo aiuterà a riemergere dalla melma che avvolge il suo passato e lui capirà quanta paura si nasconde dietro il suo timore di un rapporto sano. Qui le cose sono ben diverse: sono entrambi psicologicamente provati e a tratti disturbati, e un libro che dovrebbe essere un innocuo passatempo ti regala frasi tipo: e lui, per evitare che parlassi, spezzò il collo del mio gatto e me lo lasciò sul letto. Sono inorridita. Non serviva, Sylvia, non serviva proprio.
E dopo averci riempito la testa con i loro problemi, ecco che l'autrice pensa bene di inserire il classico siparietto a tre, dove la terza donna è innamoratissima del nostro supermegafantasmagorico Gideon. Banalità... un elemento imprescindibile. Non bastava il gatto morto? Lo stupro ripetuto per anni e anni ai danni di Eva o l'immagine di Gideon che si sveglia in piena notte facendosi una sega indemoniata e rischiando di staccarsi l'uccello? Serviva anche la terza donna, Sylvia? Anche stavolta, non serviva, suvvia.
Arriviamo quasi alla fine e Gideon, il nostro uomo tanto fragile e tanto, ma tanto figo, le fa capire che è un dominatore. Ma come, alla fine? Che senso ha buttare là una cosa così importante quando, nel corso della storia, questo piccolo fatto non è mai emerso? Mi sembra di dover ribadire il concetto del calderone. Troppe cose, troppa confusione.
Finiamo in bellezza narrando la vicenda che vede protagonista il migliore amico di Eva, anche lui molto problematico e vittima di un passato poco piacevole. Che questo ragazzo abbia dei costumi sessuali espliciti ce lo dice la cara Sylvia fin dalle prime pagine, ma che arrivi alla fine del libro a prendere parte a un'orgia con il rischio di causare problemi alla sua migliore amica e salvatrice, è altra verdura al nostro minestrone contenuto nel calderone.
Che dire, già, che dire. Leggerò il secondo e non vi dirò di non leggerlo perché, Moccia a parte, ho letto molto di peggio, e questo in tutta onestà si fa leggere. Escludiamo la banalità, la tristezza nel vedere come le donne raccontano le donne in alcuni libri, e la semplicità di linguaggio. Il mio umilissimo parere è stato abbondantemente sviscerato, a voi la scelta di leggerlo o meno.
Sylvia Day è una scrittrice molto prolifica, dei suoi romanzi, solo quelli in puro stile Harmony sono stati tradotti in italiano al momento. Indubbiamente potremmo avere delle piacevoli sorprese leggendo qualcosa di diverso scritto dalla sua penna.
Giudizio:
+2stelle+Dettagli del libro
- Titolo: A nudo per te
- Titolo originale: Bared to you. The Crossfire Trilogy. Vol. 1
- Autore: Sylvia Day
- Traduttore: Zucca S.
- Editore: Mondadori
- Data di Pubblicazione: 2012
- Collana: Omnibus
- ISBN-13: 9788804625346
- Pagine: 334 pagine
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 14,90 (disponibile anche in ebook a € 6,99)
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