Recensione
Darkwing è un fantasy italiano godibile, nonostante non sia esente da pecche. Ci sono delle belle idee sviluppate bene e altre che invece rimangono a mezz’aria, il tutto in mezzo ad una prosa chiara e fluida ma infarcita di ingenuità, in parte dovute ad una ricerca esasperata della battuta a volte irritante e poco adatta al momento.
La storia si svolge inizialmente in un futuro prossimo e narra le gesta di Peter Klein, capo sicurezza dei laboratori della EnerFed. Personaggio fuori dagli schemi, eterno bambino cresciuto in una famiglia difficile e con un passato da soldato, adoratore di tutto quello che fa parte della cultura nerd, deve badare alla nipote Amanda, hacker quattordicenne perennemente in conflitto con il mondo, rimasta orfana dopo un attentato. Durante un giorno di lavoro, Peter viene coinvolto a sua volta in un attentato mentre gli scienziati della EnerFed conducono un esperimento sulle fonti di energia. Nell’esplosione che ne segue tutti lo credono morto. Invece Peter viene catapultato su Corown, una realtà alternativa incredibilmente simile alle sessioni di giochi di ruolo a cui partecipa. Da questo momento Peter viene coinvolto in un’avventura fantastica per ritornare a casa, mentre nella sua linea temporale Jasmine, scienziata che Peter ha salvato dalla morte, cercherà di prendersi cura della povera Amanda.
Nel breve riassunto sopra riportato già si può notare che Darkwing gioca delle carte interessanti. Temi forti come il terrorismo oppure non citati sopra - la violenza domestica o la difficoltà di un affido - danno a questo fantasy una marcia in più rispetto alla solita minestra. Poi il personaggio protagonista che si trova catapultato in una dimensione a causa di un incidente è un’idea niente male, anche se non innovativa. Per tutto il libro ci sono citazioni esplicite e meno esplicite e spesso nella lettura mi sono divertito a cercare i vari riferimenti. Tanto per fare un altro esempio, il carattere di Peter mi ha fatto venire alla mente quello di Ash, protagonista de L’armata delle tenebre.
Con un altro collegamento logico si arriva alla caratterizzazione dei personaggi. Su questo fronte, a parte come detto il protagonista, niente di nuovo, anzi. Anche se credo sia un effetto voluto, i personaggi sembrano troppo legati alle logiche del gioco di ruolo e i dialoghi e le spiegazioni che ne conseguono risultano spesso poco plausibili o fuori luogo. Anche l’incedere della trama sembra un “esplora, lotta, esperienza”.
Tutt’altro discorso invece per le descrizioni, sia dei combattimenti che dei paesaggi, ben strutturati grazie ad una prosa curata. L’invenzione di una nuova razza, i “Duckling”, è infine da lodare, ma purtroppo non è stata caratterizzata abbastanza da renderla una parte fondamentale della trama, rimanendo una nota a margine.
In conclusione, Darkwing di Davide Cencini è un fantasy niente male, a mio avviso più adatto agli adolescenti che vogliono avvicinarsi al genere che agli adulti. In alcune parti sembra che siano stati fatti tagli e stacchi di scena troppo repentini, dovuti molto probabilmente a una gestazione lunga e a cambi di idee in corsa. In più, paradossalmente, ho preferito le parti intimiste della normale linea temporale che le smargiassate da salvatore del mondo di Peter, come se le prime fossero molto più sentite.
Preciso che il giudizio che esprimo è da considerarsi valevole solamente per ciò che ho letto in questo primo libro, visto che il finale aperto suggerisce che l’avventura su Corown di Peter e i suoi compagni sarà ancora lunga e irta di pericoli.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Darkwing
- Autore: Davide Cencini
- Editore: Ute Libri
- Data di Pubblicazione: 2012
- Collana: Storie
- ISBN-13: 9788867360024
- Pagine: 550
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 15,30-18,00/ Ebook - Euro 5,90
Grazie per la recensione, nei prossimi libri farò del mio meglio per migliorare ancora.
Per le "smargiassate" non preoccupatevi... aumenteranno :D