Sono da poco passate le undici, l'ora x, e siamo ancora tutti qui. I Maya non ci hanno preso - o comunque chissà cosa intendevano - e dopo due anni di tormentone forse finalmente saremo lasciati in pace da programmi come Mistero e Voyager e i loro speciali a tema... almeno fino alla prossima presunta data della fine del mondo (si parla già del 2070, personalmente sarò troppo vecchia per preoccuparmene).
Reduce da una serata di film a tema (non ho saputo resistere), ed essendo vergognosamente attratta da questo argomento, vi consiglio cinque libri per me imperdibili.
Il re dell'horror (e fortunatamente non solo) ci delizia con un lungo romanzo sulla fine del mondo, causata da un virus creato per scopi militari e sfuggito al controllo dell'esercito, apparentemente un banale raffreddore ma in realtà in grado di mutare senza sosta fino a uccidere l'organismo ospite. Distrutto più del 99% della popolazione terrestre - la progressione a grappolo del virus viene narrata da Stephen King in un capitolo che è un capolavoro di lucidità e crudezza -, alcuni sopravvissuti ricevono in sogno la convocazione di una vecchia donna di colore, che li chiama a sé in nome del Signore per ricostruire una comunità a Boulder, in Colorado. Contemporaneamente, ladri, assassini e delinquenti vengono chiamati a sé da Randall Flagg (il solito uomo in nero) per ricostruire una comunità a Las Vegas. Forse è il preludio all'estrema battaglia tra Bene e Male, ma in ogni caso il romanzo è una profonda analisi psicologica degli aspetti dell'animo umano e la dimostrazione della tesi che la società tende sempre a riformarsi nelle stesse modalità: suddivisione in classi, religione, guerra.
Vincitore del premio Pulitzer nel 2007, La strada è la storia intima di un padre e un figlio, eterni pellegrini senza speranza in un mondo dal cielo grigio e le piogge di cenere, devastato presumibilmente da una catastrofe nucleare che ha reso impossibile la vita naturale e il nutrimento. L'umanità decimata, incapace di risollevarsi, può solo vagare senza meta consumando le ultime scorte disponibili in vista della fine. Un romanzo duro, straniante, che non consente d'intravedere alcuna consolazione o speranza. Da leggere tutto d'un fiato.
"Il cerchio è completo. Un nuovo terrore prende forma dalla morte, una nuova superstizione penetra la fortezza inattaccabile dell'infinito. Io sono leggenda."
Robert Neville è l'ultimo uomo sulla terra: dopo un probabile bombardamento nucleare, un'epidemia ha trasformato tutte le creature viventi in qualcosa di molto simile ai vampiri, ora forma di vita dominante del pianeta. Robert, pur non essendo uno scienziato, non perde la speranza di poter un giorno cambiare le cose.
Estremamente diverso dal film del 2007 che ne è stato tratto (che tuttavia è almeno il terzo basato su questo film) e in un certo senso ancora più pessimista, Io sono leggenda è un piccolo capolavoro del genere.
Dopo i 'moderni', con Io sono leggenda a fare da spartiacque (è degli anni '50), due classici del genere: La nube purpurea (1901) rappresenta la fine del mondo in seguito a una spedizione al Polo Nord, in cui viene rinvenuta una misteriosa pozza d'acqua dall'esploratore Adam Jeffson: immediatamente dopo la scoperta, una nube purpurea inizia a seminare morte sulla strada di Jeffson. Il protagonista si ritrova in breve l'ultimo uomo sulla Terra. Più che l'estinzione del genere umano, il romanzo si concentra sul delirio di onnipotenza di Jeffson, autoproclamatosi monarca del mondo.
Un altro classico, forse primissimo libro a tema, considerato il capolavoro di Mary Shelley, autrice del più famoso Frankenstein. Nel 1818 un protagonista (di cui è sconosciuta l'identità sessuale) rinviene alcuni scritti profetici della Sibilla Cumana in una grotta vicino Napoli, decidendo successivamente di romanzarli e di trasformarli nell'immaginaria testimonianza di un uomo vissuto alla fine del ventunesimo secolo: Lionel Verney, alle prese con una peste diffusasi nel 2092. Pochi superstiti decidono di abbandonare l'Inghilterra, sbarcando in Francia dove nel frattempo gli emigrati inglesi si sono divisi in fazioni, tra cui una estremamente religiosa guidata da un sedicente messia.
E non sono riuscita a resistere:
Un libro da fine del mondo, firmato da due maestri britannici dell'umorismo.
Di questi mi manca solo La Nube Purpurea e mi ispira davvero tanto! :)