Recensione
Merkavah di Daniele Versari si inserisce nel filone dei thriller esoterici, di cui l’antesignano per eccellenza è Il Codice da Vinci (Dan Brown, 2003): di conseguenza tutti i libri di questo genere scritti dopo devono aggiungere elementi originali allo schema di Dan Brown per differenziarsene e non essere delle semplici variazioni sul tema.
A differenza del suo cugino più famoso, la storia narrata in Merkavah si articola su due piani temporali: il Medioevo della quarta crociata e l’Italia dei giorni nostri, ma a parte questo stratagemma narrativo tutti gli altri clichè del thriller esoterico sono presenti. Nel libro di Daniele Versari, come da schema appunto, c’è un gruppo (l’Ordo Custodum) che, in seno alla Chiesa, protegge ad ogni costo un segreto riguardante la vita di Gesù (un segreto talmente importante da non poter essere rivelato senza mettere in crisi i Principi della religione cristiana così come ce li hanno insegnati); c’è un codice segreto da decifrare per svelare il segreto; ci sono due intrepidi e preparati studiosi (Elena, archeologa, e Marzio, anatomopatologo) che, per caso, si trovano coinvolti nelle attività dell’Ordo Custodum e, a rischio della loro vita, riescono a svelare il mistero custodito da millenni; ci sono elementi fattuali (in questo caso di carattere storico, medico, esegetico) a supporto della verità svelata dai due protagonisti; c’è la storia d’amore e di sesso tra i due personaggi principali.
La parte della vicenda ambientata nel medioevo è quella che io ho preferito: ho trovato i personaggi (Innocenzo III, Pietro Capuano, il doge Enrico Dandolo) più realistici e la trama (almeno sino a quando Giovanni D’Alagno arriva a Costantinopoli) più plausibile. L’incipit nel Kashmir del 97 d.c. mi è piaciuto molto e, anche in questo caso, i personaggi di Issa e Adarsh mi sono sembrati ben caratterizzati. Rispetto alla seconda linea narrativa (cioè quella ambientata ai giorni nostri), le parti di ricostruzione degli antecedenti storici hanno un maggiore equilibrio tra descrizione dei dettagli e caratterizzazione dei personaggi (che avviene prevalentemente attraverso l’azione e il dialogo).
Ho apprezzato meno lo svolgimento della vicenda ai giorni nostri. I personaggi, tutti, mi sono apparsi piatti e poco realistici.
Marzio ed Elena vengono presentati come dei ricercatori ma poi, nei fatti, agiscono con la prontezza di agenti segreti abituati a prendere decisioni con grande rapidità in situazioni ad alto rischio. Anche in altre situazioni, non sono chiare le motivazioni che portano i personaggi ad agire in un determinato modo.
Un altro elemento che rende poco scorrevole la lettura è l’abbondanza di particolari nelle descrizioni: la sensazione che ho avuto è che l’autore voglia inserire tutto il materiale che ha raccolto per documentarsi, ad esempio nella descrizione minuziosa del duomo di Orvieto (in alcuni passi sembra di leggere una guida turistica o ancora con un eccesso di dettagli fisiologici nelle descrizioni.
La competenza medica dell’autore, invece, è opportuna nella descrizione dell’agonia in croce di Gesù: tutti i dettagli fisiologici supportano le tesi dei protagonisti e lasciano il lettore con il dubbio che non sia tutta un’opera di fantasia.
Giudizio:
+1stella+Dettagli del libro
- Titolo: Merkavah
- Autore: Daniele Versari
- Editore: Narcissus Self Publishing
- Data di Pubblicazione: 2012
- ISBN-13: 9788863696561
- Pagine: 298
- Formato - Prezzo: Ebook - Euro 0,99
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