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6 dicembre 2012

D'un tratto nel folto del bosco - Amos Oz

La notte, al villaggio, uno strano, impossibile silenzio abita il buio. Anche di giorno, l'assenza degli animali lascia ovunque le sue tracce: non un cane in cortile, non un gatto sui tetti, e nemmeno una mosca che ronza o un grillo che canta nei prati intorno. Qualcosa dev'essere successo tempo fa e i bambini ogni tanto fanno domande che restano senza risposta. Fino a quando Mati e Mayanon partono per la loro avventura, in cerca del mistero del villaggio dove gli animali sono scomparsi. Nel folto del bosco troveranno Nimi, il bambino puledrino ammalato di nitrillo, Nehi, il demone del bosco e una triste verità.

Recensione

Ben lontano dai più caratteristici romanzi di Oz, D'un tratto nel folto del bosco è un affettuoso omaggio alla tradizione fiabesca, un inno alla capacità immaginativa dei bambini, alla loro spensierata innocenza che si traduce in uno scenario bucolico e arcadico, che sa di tempi lontani e andati. 

Un villaggio, un bosco, un mistero - l'improvvisa, inspiegabile scomparsa degli animali. Nel rispetto affezionato del canone, Oz delinea in maniera netta i confini allegorici del piccolo villaggio e del bosco oscuro e misterioso, del giorno in cui tutto è ammissibile e della notte in cui accade l'inverosimile. E, come nella tradizione fiabesca, gli animali sono creature altrettanto metaforiche, innocenza selvatica che cammina su quattro zampe, con un suo proprio linguaggio - proprio il linguaggio segreto che i piccoli protagonisti del romanzo scoprono e imparano a usare.

Una favola dolce, dal sapore antico, vestigia di una perduta età dell'oro, estremamente nostalgica; ma un autore come Oz non avrebbe potuto limitarsi a riproporre una storia classica, trita e ritrita. D'un tratto nel folto del bosco è di più, molto di più: in un paese dilaniato da un eterno conflitto emotivo, anche la più semplice fiaba diventa un mezzo per parlare della diversità, dell'isolamento, dell'esclusione. Isolamento non solo dei bambini dagli adulti, ma tra i bambini stessi, capaci di una crudeltà che si è sempre restii a riconoscere. Quella di Maya e Mati è dunque la storia di una presa di coscienza, la storia dell'affermazione dell'identità; nella scelta estrema di violare i confini, i due ragazzini affermano se stessi, contro chiunque li chiami "diversi", scoprendo un linguaggio, quello animale, che non conosce la parola "normale", e con esso la libertà.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: D'un tratto nel folto del bosco
  • Titolo originale: Suddenly in the Depth of the Forest
  • Autore: Amos Oz
  • Traduttore: E. Loewenthal
  • Editore: Feltrinelli
  • Data di Pubblicazione: 2007
  • Collana: Universale economica
  • ISBN-13: 9788807819711
  • Pagine: 114
  • Formato - Prezzo: Brossura - 6,50 Euro

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