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15 dicembre 2012

Consigli natalizi - 2012 [Seconda parte]

Nello scorso articolo vi abbiamo presentato proposte per parenti giovani e ancor più giovani, nonché per gli incontentabili papà e suoceri. Questa volta passiamo alle mamme (o alle suocere, se volete, ma anche alle zie). Una buona idea potrebbe essere Il club dei filosofi dilettanti di Alexander McCall Smith (TEA): il primo libro della serie dedicata all'investigatrice-filosofa Isabel Dalhouse è una lettura ideale da farsi nella confortevole atmosfera del periodo natalizio, quando fuori nevica e ci si può raggomitolare davanti al camino con una bella tazza di cioccolata calda in una mano e un buon giallo nell'altra. Il romanzo di McCallSmith coniuga con tono leggero mistery e riflessioni filosofiche sulla realtà di tutti i giorni. Per restare in tema di gialli e investigazioni, sempre leggeri e piacevoli in periodi di vacanze, è una buona idea natalizia Capodanno in giallo (Sellerio), raccolta di racconti scritti dai fuoriclasse Sellerio - Aykol, Camilleri, Costa, Malvaldi, Manzini, Recami - a tema, per l'appunto, Capodanno. O ancora: Dove nessuno ti troverà di Alicia Giménez-Bartlett (Sellerio). Un romanzo basato sulla vita di Teresa Pla Meseguer detta ‘La Pastora’, una figura storica, quasi mitologica, braccata dalla Guradia Civil Spagnola e crudelmente emarginata dai suoi simili. Attraverso le avventure di un giornalista spagnolo e di uno psichiatra francese, entrambi intenti a scrivere la vita di Teresa - donna oppure uomo? Spietato bandito oppure vittima? -, l’autrice ci porta attraverso le vicende che hanno caratterizzato la Spagna profonda e rurale degli anni Cinquanta.

Se volete regalare a una donna storie di donne, ecco qualche idea per voi: Itaca per sempre di Luigi Malerba (Mondadori), romanzo vecchio che fa ancora un buon brodo, e che rilegge in chiave intimistica le vicende dell'Odissea, precisamente dall'approdo di Ulisse a Itaca che dà inizio una guerra dei sessi tra l'eroe multiforme e la moglie Penelope. Altrimenti Le quattro casalinghe di Tokyo di Natsuo Kirino (Neri Pozza); il titolo originale, Out, rende molto meglio la vicenda delle protagoniste: quattro donne, operaie del turno di notte in uno stabilimento di Tokyo, si trascinano stanche in una vita da cui non riescono a trovare una via d’uscita, sino quando una di esse uccide il marito e chiede alle compagne di lavoro di aiutarla. Sarà la spinta, per ciascuna di loro, a confrontarsi con le proprie paure e provare a costruirsi una nuova esistenza. O ancora, Pomodori verdi fritti alla stazione di Whistle Stop di Fannie Flagg (TEA). Ninni Threadgoode, una dolce e vecchia signora, racconta a Evelyn Couch la storia di Whistle Stop, attraverso le vicende del Cafè. Una storia dove i protagonisti affrontano con semplicità e coraggio le sfide che incontrano sul loro cammino (razzismo, povertà, lutti, grandi passioni). Evelyn, casalinga cinquantenne sulle soglie della menopausa, identificandosi nelle storie che Ninni le racconta, inizia a immaginare un’alternativa possibile alla sua vita, vuota e priva di senso, incoraggiata dalla stessa Ninni che l’aiuta a scoprire le sue potenzialità.

Per cambiare un po' genere, vi consigliamo Il seggio vacante di J.K. Rowling (Salani), il primo libro "da adulta" dell'autrice della saga di Harry Potter, che pur nelle sue imperfezioni colpisce come racconto crudo e sincero della vita quotidiana di un modesto borgo di provincia della campagna inglese, tra sciocche rivalità e meschine ripicche. Un ritratto impietoso ma coinvolgente e non privo di speranza della nostra società. Per esplorare l’universo dell’età avanzata, i suoi percorsi e le sue emozioni sullo sfondo di una metropoli anonima, c'è L'amore lungo di Giovanni Mariotti (Et. Al.), un modo di sentire sconosciuto ai più giovani. E a proposito, per la zia o la nonna che ormai fanno qualche fatica a ricordare i nomi di nipoti, generi e parenti vari (e non per motivi di vista), c'è L'arte di ricordare tutto di Joshua Foer (Longanesi), fratello del più famoso Jonathan Safran. Oltre a un excursus per aneddoti - tutt'altro che noioso - sui vari sistemi di mnemotecniche sviluppati da filosofi, maghi e scienziati nel corso dei secoli una serie di capitoli forniscono dettagliate e non seriose istruzioni su come organizzare concretamente la propria memoria. Forse non è un libro noto come i romanzi di Jonathan, ma se si riesce a non dimenticarlo in qualche sala d'attesa o sul tram può essere molto utile. Quindi segnatevi il titolo come alternativa agli immancabili tormentoni natalizi di Vespa, Monti e del papa: dopo averlo letto, del post-it per ricordare un titolo non avrete più bisogno!


Passiamo agli amici/e, ai colleghi/e o in ogni caso a consigli un po' più generici. Per colleghi di un sesso o di un altro vi consigliamo Così in terra, come in cielo di Andrea Gallo (Mondadori), l’anacronismo della prospettiva cattolica ortodossa: un prete che si batte perché questa terra diventi il cielo; la saga degli ultimi che si riprendono dignità e speranza, lottando fianco a fianco con un anziano sacerdote che tutti vorrebbero incontrare. A proposito di preti e Vangeli, idea regalo divertente è Il Vangelo secondo Biff di Cristopher Moore (Lit). Vi siete sempre chiesti cosa ha fatto Gesù nei trent’anni precedenti alla sua “discesa in campo”? Questo libro (assolutamente di fantasia, come precisa lo stesso autore) risponde al quesito con ironia facendo raccontare la vita di Gesù dal suo migliore amico Levi (detto Biff). E, per continuare la scia (anti)teologica, vi ricordiamo Caino di Josè Saramago (Feltrinelli), indispensabile in ogni libreria anticlericale che si rispetti e regalo ideale per l'amico che, la sera del 24, si abbufferà di pandoro e panettone giocando a tombola invece di recarsi alla messa serale.

A chi ama i sapori molto forti, speziati, non necessariamente gradevoli ma non per questo meno salutari, vi consigliamo di regalare Sotto i ponti di Yama (Arkadia Editore), il racconto del viaggio di Salvatore Bandinu, volontario nell'abisso più profondo della miseria e dell'umanità priva di orizzonti di redenzione, gli slum di Calcutta. Oltre al reportage di un viaggio che assomiglia più a incubo ci sono parecchi spunti di riflessione sulla situazione attuale della società e dell'economia indiane e sulle responsabilità globali di questo scempio senza fine. Guardare, forse anche un po' con lo spirito voyeuristico inevitabile al benefattore occidentale perennemente sazio, dentro le pieghe oscure del miracolo della 'Shining India' dello sviluppo e della disperazione, potrebbe servire ad affrontare con un po' più consapevolezza le settimane di sfrenato consumismo che precedono il Natale nell'emisfero Nord. Senza la presunzione ipocrita di cambiare il mondo, ma con la speranza che si riesca a guardare almeno il nostro, di mondo, con occhi diversi.
E a proposito di spezie, potete regalare Stella del mattino di Wu Ming 4 (Einaudi). Wu Ming 4 (al secolo Federico Guglielmi) ci mostra il lato più umano di Lawence d’Arabia e mette in luce l’ambiguità del suo personaggio. Un libro ben scritto che potrà essere apprezzato da coloro che conoscono la storia del primo novecento o che, più semplicemente, hanno una certa confidenza con i motori di ricerca e Wikipedia, strumenti necessari per colmare le eventuali lacune.
Non ci stiamo dimenticando delle romanticone, o semplicemente degli amanti dei bei classici: per loro c'è Possessione. Una storia romantica di A. S. Byatt (Mondadori). Una scrittura raffinata, una gran padronanza di diversi generi letterari (poesia, prosa, diario, biografia), una trama in cui si trovano gli elementi classici del romance e del mystery. Unico neo: la prima parte stenta a decollare, quindi è per lettori pazienti che non si lasciano scoraggiare dalla mole dei libri. Per i single di ambo i sessi c'è un altro Saramago, Tutti i nomi (Feltrinelli): un grigio impiegato dell’anagrafe, incaricato del trasferimento nell’archivio del cimitero dei nominativi delle persone defunte, ama collezionare schede di personaggi famosi. Si incuriosisce alla scheda di una donna sconosciuta che diventerà la sua ossessione. Iperbole dell’assurdo sulle note del trapasso.
Per chi attraversa momenti dolorosi, vi consigliamo Prima d'ora di Franca Celi Olivagnoli (Edizioni Mobydick), na raccolta di racconti che rappresenta episodi e personaggi vivi e dolorosi e prospetta come proprio dalla sofferenza sia possibile attingere a una nuova linfa. E per gli amanti del brivido, Lasciami entrare di John Ajvide Lindqvist (Marsilio). Se proprio non volete rinunciare a regalare un vampiro in versione “libresca”, questo romanzo può fare al caso vostro. Attenzione! Nessun vampiro che luccica e nessuna giovane donzella da salvare, ma una delicata storia di solitudine che trova un lieto fine grazie alla forza dell’amicizia.
All'amico/a con velleità da scrittore (da blogger e amanti della letteratura, vi preghiamo di scoraggiarlo/a se vedete che stenta a mettere tre parole in croce in italiano corretto), magari fan di Stephen King, potete regalare la sua autobiografia che è anche un piccolo manuale di scrittura: On Writing. Autobiografia di un mestiere (Sperling&Kupfer), pieno di preziosi consigli. E, a proposito di Stephen King, la Sperling ha appena dato alle stampe una nuova edizione dell'intera serie della Torre Nera (L'ultimo cavaliere, La chiamata dei tre, Terre desolate, La sfera del buio, I lupi del Calla, La canzone di Susannah, La torre nera) abbastanza più cara ma dalle belle copertine: da leggersi a sé per apprezzarla, ma da leggersi dopo i principali capolavori di Stephen King per amarla, cogliendone tutte le citazioni.
Per lui e per lei, sulla scia dell'uscita al cinema de Lo Hobbit, Bompiani ha pubblicato due economiche ma graziosissime versioni delle edizioni deluxe illustrate: Lo Hobbit illustrato (da Alan Lee) per chi vuole godersi la storia, Lo Hobbit annotato per chi è un appassionato tolkeniano e ama i retroscena e la fitta rete di rimandi che stanno dietro a un romanzo, anche a uno apparentemente semplice come questo.
Per una mamma in attesa: se avete un'amica in gravidanza, magari un po' preoccupata nei confronti del "grande giorno", una lettura rassicurante è La gioia del parto (Bonomi) dell'ostetrica americana Ina May Gaskin. Gran parte del saggio è dedicata ai racconti di mamme che hanno partorito nella struttura creata dall'autrice, parole che rassicurano anche le più spaventate. Nella seconda parte, Gaskin tratta l'argomento più nello specifico, scendendo in dettagli medici e soprattutto pratici. Se invece l'amica è vicina al parto o ha avuto da poco il bambino, le sarà d'aiuto Il linguaggio segreto dei neonati di Tracy Hogg (Mondadori): infermiera e puericultrice, ha ideato un metodo per creare una routine nelle giornate del neonato - cosa che i piccoli sembrano apprezzare moltissimo - permettendo ai genitori di capire meglio i bisogni del proprio figlio evitando di impazzire. Il bello è che in questa magica routine è compreso anche del tempo libero per mamma e papà: incredibile, ma vero!
Per gli amanti degli animali, un classico sconosciuto: Flush. Biografia di un cane di Virginia Woolf (Nottetempo), la biografia del cane della poetessa inglese Elizabeth Barrett Browning, nata dalla penna di una fantastica Autrice. Ed è la storia dell'incontro tra i poeti inglesi Elizabeth Barrett e Robert Browning raccontata da un punto di vista molto particolare, nell'ironico, spesso amaro, contrasto che si crea, quando entrano in scena amore e tradimento. Infatti, dopo l'incontro con Browing, l'amato Flush diventa solo un... cane. Virginia Woolf ci narra la vita avventurosa e divertente di questa piccolo cocker, dall' "infanzia" a Reading alla casa di Wimpole Street, dove la padrona è costretta a letto, alla (comprensibile) gelosia verso Mister Browning, ai balconi di Casa Guidi a Firenze -dove i due poeti abitarono e sono sepolti-, alle gustose ali di pollo arrosto ad un covo di delinquenti in Whitechapel. O ancora: Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico di Luis Sepùlveda (Ed. Guanda). Siamo a Monaco. Il giovane Max è cresciuto insieme al suo gatto Mix; tra i due c'è un profondo legame di affetto. Quando Max, raggiunta la sua autonomia, va a vivere da solo, porta con sé l'amato felino. Purtroppo il lavoro costringe il giovane a  passare lungo tempo fuori di casa e il gatto, che ormai sta invecchiando e perdendo la vista, trascorre in solitudine lunghissime ore. Un giorno, all'improvviso, ode dei rumori provenire dalla dispensa: comprende che lì si nasconde un Topo. Una bella storia di un'amicizia tra diversi (come tra la Gabbianella e il Gatto di alcuni anni fa); un altro gioiellino uscito dalla penna del fantastico Sepulveda.
E infine un noir: Mala Suerte di Marilù Oliva (Elliot). Un imperdibile noir che si snoda tra le strade di una Bologna inedita e sconosciuta al ritmo frenetico e sensuale dei balli caraibici. Un’altra emozionante avventura della ‘Guerrera’ che ci porta a contatto con con il mondo fatto di danze sfrenate, di magia e di seduzione ma anche di spietati omicidi.


Come ormai ogni anno, Bruno Vespa si aggiudica a pieno diritto un posto nella nostra sezione trash del trash- ovvero di quei libri da regalare se il destinatario ha un tavolo azzoppato o un camino da accendere, se è di discutibili gusti, o se più sadicamente volete inviargli un messaggio ben chiaro - con il suo ultimo volume (caro Bruno, ma veramente qualcuno ti legge?): Il palazzo e la piazza (Mondadori, chi altri?), presentato sere orsono in diretta tv mondiale nientepopòdimeno che da Berlusconi in persona. E per il ciclo 'Alien VS Predator', Vino & cucina. 100 ricette della tradizione italiana abbinate a 200 dei nostri migliori vini (Mondadori), un compendio alla gastrononia italiana che vede la collaborazione proprio di Bruno Vespa con Antonella Clerici. Per strozzarsi coi vini e i piatti consigliati.
Trash per la forma ma non certo per i contenuti, sempre la Mondadori ci fa andare di traverso il panettone deturpando un ottimo classico della letteratura inglese, Tess dei d'Urberville di Thomas Hardy, rivestendolo in un'edizione che richiama in tutto e per tutto quella della gallina dalle uova d'oro di quest'anno: Cinquanta sfumature di grigio di E.L. James. Dopo aver riproposto anni orsono Orgoglio e pregiudizio, Cime tempestose e Romeo e Giulietta in grafica tuailattiana (portando una vagonata di giovani lettrici sì a scoprire alcuni classici, ma anche ad interpretarli in chiave patetica), questa volta la Mondadori osa persino accostare un romanzo vittoriano sottotitolato A Pure Woman a una fanfiction mal riuscita che si finge un romanzo erotico, quando è evidente che di erotismo l'autrice non sa nulla se si ostina a chiamare la vagina 'proprio lì'. E, a proposito, questa sezione quest'anno dovrebbe essere affollata di romanzi che, seguendo la stessa scia, addomesticano il tema della sottomissione sessuale confondendolo peraltro con la sottomissione psicologica verso il partner. Ma, ancora una volta, sarebbe proprio come usare un lanciamissili contro un'ambulanza della Croce Rossa.
Perché non si dica che ci accaniamo contro Mondadori, ecco un libro Bompiani: qualcuno, purtroppo, ha rimesso in mano una penna a Paulo Coelho, che si compiace ancora di insegnarci boiate fintonewage spacciandole per filosofie innovative con cui aiutarci a superare i problemi della nostra vita. Ecco di cosa parla Il manoscritto ritrovato ad Accra: "Secondo il Copto, la vera saggezza viene dall'amore, dalle perdite sofferte, dai momenti di crisi come da quelli di gloria, e dalla coesistenza quotidiana con l'ineluttabilità della morte". Grazie, Coelho, siamo certi che nessuno prima di te ha mai espresso concetti simili, pendevamo tutti dalle tue labbra!
Infine, i fan di Giacobbo depressi perché le previsioni Maya relative alla fine del mondo non ci hanno preso possono essere consolati con il suo ultimo libro: Da dove veniamo? La storia che ci manca (ancora Mondadori, ci spiace). Siamo davvero sicuri di essere la prima civiltà evoluta che ha abitato questo pianeta? Leggendo certi scrittori, talvolta ce lo chiediamo proprio!


E con questo, cari lettori, vi auguriamo con anticipo buone feste (laiche e religiose)!

3 commenti:

  1. Il club dei filosofi dilettanti e' molto carino e di piacevole lettura

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  2. Io sinceramente tutta questa accredine nei confronti di Paulo Coelho non riesco a comprenderla. Nello specifico, ritengo "Il Manoscritto ritrovato ad Accra" un testo piacevole ed in grado di stimolare riflessioni interessanti in ciascuno di noi. Non è un mistero che l'autore brasiliano riscuota un notevole successo presso lettori di ogni età e ceto sociale e vi siano numerosi accademici importanti (Umberto Eco per esempio...) che lo apprezzano. A me è piaciuto tantissimo anche il breve booktrailer ufficiale del suo libro che consiglio a tutti di vedere:
    http://www.youtube.com/watch?v=jvjmrf4tSXc&feature=youtu.be

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    1. Ah, ma nessuna acredine, è solo ridicolo. Nessun commento ulteriore da parte mia potrebbe rendere meglio dell'espressione già usata, 'boiate fintonewage'. 'Ah, ma a Tizio piace e se lo dice Tizio...' è il solito blabla.

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