26 novembre 2012

Shadowhunters (Trilogia originale) - Cassandra Clare

La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.

Recensione

Shadowhunters è una saga urban-fantasy ad opera della scrittrice americana Cassandra Clare, della quale al momento sono stati pubblicati cinque romanzi (il sesto e ultimo è previsto per il 2014). In questa recensione ci occuperemo dei primi tre libri: Città di ossa, Città di cenere e Città di vetro, che costituiscono la trilogia originale e virtualmente autoconclusiva, sebbene l'autrice abbia poi deciso di dare un seguito alle avventure dei suoi protagonisti.

Al centro della vicenda è la quindicenne Clary, ragazzina newyorkese all'apparenza del tutto normale, il cui mondo verrà sconvolto dopo aver assistito all'uccisione di un giovane da parte di un gruppo di teenagers, durante una serata in discoteca con il migliore amico Simon. Non solo Clary sembra essere l'unica in grado di vedere le persone coinvolte nell'omicidio ma si trova costretta a rivedere le proprie opinioni dopo aver appreso che la vittima non è un teenager qualunque ma un demone sotto mentite spoglie e il presunto assassino, Jace, è in realtà un Cacciatore di demoni (lo Shadowhunter del titolo), metà umano e metà angelo la cui missione è appunto proteggere la terra dalle entità demoniache che la infestano. La ragazzina si troverà coinvolta suo malgrado in questa realtà parallela fatta di vampiri, licantropi, fate quando sua madre verrà misteriosamente rapita e lei stessa scoprirà di non essere affatto l'essere umano "normale" che credeva di essere; una catena di segreti risalenti a prima ancora della sua nascita viene all'improvviso svelata e Clary dovrà fare i conti con diverse verità sgradevoli.

La prima cosa evidente già a metà del primo romanzo di questa trilogia è che Cassandra Clare ha letto attentamente Harry Potter e le è piaciuto così tanto che ne ha riversato quanto più possibile nella sua opera (lettori più informati di me mi hanno in effetti segnalato che la scrittrice ha un passato di autrice di fanfiction basate sulla saga del maghetto). Sebbene infatti l'ambientazione urban-fantasy sia quanto di più lontano possibile dalle confortevoli atmosfere da collegio inglese alle quali Hogwarts ci ha abituato, non è difficile osservare parecchie similitudini fra le due saghe, a partire dai due personaggi principali, Clary e Jace. Entrambi orfani (la madre di Clary è assente per il 90% del racconto), entrambi in qualche modo predestinati, segnati dal fato prima ancora che nascessero e quindi speciali anche fra gli Shadowhunters, Clary scopre che per quindici anni le era stato nascosto di possedere poteri "magici" mentre Jace apprende di possedere un legame con il maligno più intimo di quanto non volesse (vi ricordate l'ambiguo e indissolubile legame tra Harry e Voldemort?). Parlando di maligno è quasi impossibile distinguere il cattivo Valentine dall'oramai celeberrimo Colui-che-non-deve-essere-nominato: ambedue potentissimi e al tempo stesso affascinanti affabulatori, ambedue creduti morti da tempo in realtà solo provvisoriamente scomparsi, ambedue a capo di un Circolo di fanatici che desiderano assicurare la "purezza" della loro specie eliminando o assoggettando le creature inferiori. Non parliamo poi del fatto che la famiglia Lightwood che accoglie Jace come un figlio ricorda tanto i Weasley mentre i giovani Alec e Isabelle fanno i Ron ed Hermione della situazione. La Clare si ispira alla Rowling anche nel messaggio chiave della trilogia che sottolinea l'importanza del rispetto del diverso e spinge alla collaborazione e all'unità fra le varie specie.

Le similitudini riguardano però solo il contenuto e non toccano la forma: l'autrice americana non possiede certo le capacità narrative della sua collega inglese, il suo stile è molto più semplice e ripetitivo e i suoi personaggi sono decisamente più prevedibili e monocordi, l'approfondimento psicologico è praticamente nullo tanto che non si nota alcuna forma di evoluzione caratteriale nel progredire della saga. Clary è la classica eroina intraprendente e coraggiosa, Jace è il solito bello e tormentato (sebbene abbia il pregio di possedere una buona dose di sarcasmo che riversa a piene mani in tutte le sue conversazioni, rendendo più che apprezzabile la sua presenza in scena), Alec il fedele compagno timido che vive all'ombra dell'amico, Isabelle una novella Catwoman che combatte in tubini sexy e tacchi a spillo. Spezza la monotonia la figura del mago Magnus Bane, brillante, originale e fuori dagli schemi: l'unico difetto che gli si può trovare è che non si vede mai abbastanza; al contrario, la palma d'oro del personaggio più inutile va a Simon, l'amico nerd di Clary che l'autrice si affanna a cacciare a forza nella trama solo perché egli garantisce l'indispensabile terzo vertice del triangolo amoroso, che costituisce il fulcro sentimentale del racconto. Su questo triangolo sentimentale non voglio nemmeno sprecare troppe parole: capisco che ci si rivolga a un pubblico adolescente, ma proprio per questo non si dovrebbe utilizzare un po' di cautela nel suggerire che è normale incontrare l'amore eterno a quindici anni? E non sarebbe saggio, per una volta, far sì che la protagonista non scelga il bello e dannato a scatola chiusa? Perché nella vita reale, solitamente, dietro la maschera del bello e dannato non si nasconde un'anima pura che aspetta di essere salvata dal nostro amore, ma esattamente l'egocentrico narcisista che la maschera faceva presagire.

Ciò detto, devo però esprimere il mio apprezzamento per la naturalezza con cui la scrittrice ha inserito una relazione omosessuale tra due dei personaggi principali, trattandola peraltro come una qualunque storia d'amore adolescenziale senza troppi stereotipi, cosa vista raramente nelle le varie saghe per teenagers che imperversano ultimamente.

Tornando alla trama, uno dei motivi per cui la Rowling è riuscita a prolungare la sua storia per sette romanzi è che non ha spiattellato tutti i suoi segreti alla prima occasione: la saga di HP trabocca di misteri e verità non dette mentre in Shadowhunters tutti sembrano avere una gran voglia di parlare, raccontare, spiegare, diffondere notizie; come ho sentito dire ad un altro lettore, sembra che l'autrice sia perennemente cosciente del fatto che qualcuno sta leggendo ciò che scrive e quindi si senta in obbligo di esemplificare e spiegare a dismisura. Questo è particolarmente evidente, e fastidioso, nelle sequenze conclusive di tutti e tre i romanzi, nelle quali tradizionalmente si colloca la resa dei conti col cattivo, resa dei conti che si protrae per pagine e pagine tra colloqui ripetitivi e ridondanti, tanto che mi sono spesso ritrovata a pensare: "Ma allora, muori o no?!?". Per assurdo quest'"ansia esplicativa" non si estende alla creazione della realtà fantastica in cui è ambientato il racconto; al contrario la Clare si dimostra la classica autrice di fantasy che non si degna di definire delle regole che governino il mondo da lei creato, per cui è virtualmente tutto possibile. Ad esempio non è ben chiaro cosa questi Shadowhunter (ma anche le altre creature sovrannaturali) possano o non possano fare, semplicemente l'autrice tira fuori dal cappello una nuova abilità all'occorrenza, così come non è ben chiaro da dove arrivino, come vivano, com'è possibile che vivano a stretto contatto con gli umani ma siano del tutto all'oscuro degli aspetti essenziali dello stile di vita "babbano".

Altro spiacevole difetto, a mio parere, è l'incapacità di mantenere una forma narrativa unica per tutta la durata del romanzo. La vicenda infatti è per la maggior parte dei capitoli raccontata da un narratore in terza persona che segue esclusivamente il punto di vista di Clary. Tuttavia la Clare inserisce di punto in bianco sequenze più o meno brevi in cui il punto di vista diventa quello di un altro personaggio, in modo del tutto casuale e senza alcun criterio.

Il pregio maggiore dell'autrice da questo punto di vista è quello di possedere uno stile incalzante, in grado di far dimenticare incongruità e semplicismi e di catturare comunque l'attenzione del lettore fino all'ultima pagina, fornendo un piacevole intrattenimento. Per quanto sia evidente quindi il livello non eccelso, per una lettura di svago consiglierei molto più volentieri questi Shadowhunters rispetto ai famigerati Twilight o Marked.

Se poi i racconti della Clare dovessero particolarmente conquistarvi vi segnalo due cose: la prima è che è in corso di lavorazione il film tratto da Città di ossa, uscita prevista nel 2013, per il quale potete visitare il sito ufficiale qui. La seconda è che la scrittrice ha deciso di arricchire la saga con un prequel ed un sequel entrambi composti da 3 libri ciascuno (eh sì, oramai la trilogia è diventato il formato base in cui ogni oggetto scritto viene prodotto), per cui di seguito vi riporto tutti i libri del mondo Shadowhuters.


Shadowhunters - Le origini (prequel, The Infernal Devices series):
  • L'angelo (Clockwork Angel, Mondadori 2011, 474 pag.)
  • Il principe (Clockworck Prince, Mondadori 2012, 495 pag.)
  • Clockwork Princess (pubblicazione prevista negli Stati Uniti il 19 Marzo 2013)

Shadowhunters (The Mortal Instruments series):
  • Città di ossa (City of Bones, Mondadori 2004, 524 pag.)
  • Città di cenere (City of Ashes, Mondadori 2008, 467 pag.)
  • Città di vetro (City of Glass, Mondadori 2009, 570 pag.)
  • Città degli angeli caduti (City of Fallen Angels, Mondadori 2011, 577 pag.)
  • Città delle anime perdute (City of Lost Souls, Mondadori 2012, 392 pag.)
  • City of Heavenly Fire (pubblicazione prevista negli Stati Uniti per il  Marzo 2014)

Shadowhuters - The Dark Artifices (sequel):
  • Lady Midnight (pubblicazione prevista negli Stati Uniti per 2014)
  • Gli altri due romanzi della trilogia sono ancora senza titolo

Giudizio:

+3stelle+

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