Lunghi giorni e piacevoli notti a voi, cari lettori che vi siete uniti al ka-tet di Roland Deschain e siete diventati uno di molti.
Ebbene, da pochi giorni è disponibile in libreria l'edizione italiana di The Wind Through the Keyhole, (discutibilmente) tradotta con il titolo de La leggenda del vento.
Più di otto anni fa la Scribner diede alle
stampe l’ultimo, attesissimo volume della saga della Torre Nera: una
chiusura circolare perfetta per la saga, che non ha mai dato adito a
speranze che Stephen King tornasse a parlare ai suoi lettori del tanto
amato pistolero Roland Deschain. E in effetti King stesso, annunciando la pubblicazione di The Wind Through the Keyhole, ha avvertito i suoi Fedeli Lettori che sarebbe tornato a scrivere del
Medio-Mondo, di Roland e del suo ka-tet, ma senza aggiungere nulla di
sostanziale alla saga, anzi, il breve romanzo avrebbe potuto essere
letto anche da chi non si fosse mai accostato al mondo della Torre Nera e
ne desiderasse un assaggio. The Wind Through the Keyhole
è insomma il volume 4.5 della saga, un bonus track, se vogliamo, una
finestra sul passato perché i Fedeli Lettori possano dare ancora uno
sguardo carezzevole e nostalgico a personaggi che hanno tenuto loro
compagnia a lungo, a un mondo creato con perizia sopraffina in cui
potersi reimmergere probabilmente per l’ultima volta.
Potete leggerlo per accostarvi alla saga, come King ha consigliato, oppure tra il volume IV (La sfera del buio) e il volume V (I lupi del Calla), ma se volete un mio parere il romanzo in sé ha ben poco significato, se non come tuffo nel passato per gli orfani del Medio-Mondo. Per l'occasione, Tullio Dobner (lo storico traduttore italiano di Stephen King) è tornato a lavorare per la Sperling.
Vi ricordiamo che ho già pubblicato una recensione qui in occasione dell'uscita americana.
Scheda del libro
La leggenda del vento - Stephen King
Pubblicato da Sperling&Kupfer, traduzione di Tullio Dobner
pp. 384, rilegato con sovraccoperta, € 19,90
978882005325
Lo starkblast è una tempesta di violenza inimmaginabile, un vento gelido
che trasforma in statua di ghiaccio tutto ciò che trova sulla sua strada.
Quando lo starkblast infuria, solo tre cose possono salvarti: solide pareti, un
focolare, una buona storia per scaldare il cuore nella notte paurosa. E se il
narratore è Roland il pistolero, uno dei più grandi personaggi creati da
Stephen King, il racconto è pura magia della pagina che si anima e prende vita.
Sorpresi dalla tormenta durante il cammino, Roland e i suoi compagni trovano
rifugio in uno spettrale villaggio abbandonato. Qui, barricati nell'unico
edificio sicuro, aspettano l'alba ascoltando affascinati ben due storie, l'una racchiusa
nell'altra come scatole cinesi. La prima è un drammatico episodio della
giovinezza di Roland: un tempo, il padre lo mandò ai confini del territorio ad
affrontare uno skin-man, un mutante capace di trasformarsi in un orribile
essere animalesco che mangia carne umana e che già ha lasciato una lunga scia
di sangue. La seconda è la vicenda fantastica che, in quell'occasione, in una
notte altrettanto infernale, Roland - ancora un ragazzo lui stesso - raccontò
al piccolo Bill, l'unico testimone di una di quelle stragi. Mentre l'assassino
si aggirava nell'ombra e raffiche polverose frustavano ululando le mura di
pietra, Roland, per fare coraggio al bambino, ritrovò ricordi sepolti nella
memoria. Una fiaba che l'aveva cullato tanto tempo prima la sera, tratta dai Racconti
magici dell'Eld, e usata da sua madre per farlo addormentare: la storia di
Kim Stoutheart è un tesoro senza tempo che vive per tutti noi. Una vera
leggenda.
Stephen King rivisita la serie-capolavoro della Torre Nera con questa splendida
digressione e fa l'en plein. I fan della saga vi riconosceranno i personaggi e
le atmosfere indimenticabili, e i nuovi lettori potranno godersi un'opera
avvincente e autonoma dove ritrovare tutta la magia di un grande narratore.
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