Recensione
John Green è un autore di libri per ragazzi, diventato famoso nel web statunitense per un progetto realizzato con il fratello Hank nel 2007: Brotherhood 2.0 un vlog a quattro mani che ha sostituito per un anno tutte le comunicazioni scritte tra i due fratelli. Da allora i due hanno conquistato sempre più seguito: il loro canale Youtube, costantemente aggiornato, ha più di 750.000 iscritti.
Non avevo la minima idea di chi fosse John Green finché un’amica non me l’ha consigliato e mi ha prestato Paper Towns (pubblicato in Italia da Rizzoli nel 2009 come Città di carta).
Paper Towns è un bel romanzo su come nell'adolescenza si vedano la vita, l'amore, le apparenze e l'idea che la nostra mente si costruisce di fatti e persone che, alla fine, conosciamo solo superficialmente.
Quentin, detto Q, è un diciottenne abitudinario e riservato, con due genitori psicoterapeuti e un piccolo, ma confortante gruppo di amici che fa capo alla banda della scuola. Margo, invece, è la regina indiscussa del liceo: amici popolari, un fidanzato bellissimo che gioca a football, il fascino ribelle di chi è scappato di casa più volte per raggiungere luoghi leggendari. Difficile immaginare due mondi più distanti, nella gerarchia sociale che governa le high school americane della narrativa (ma sospetto anche quelle reali).
Eppure, quando Margo decide di scomparire senza lasciare traccia è proprio al vecchio amico d’infanzia che lascia piccoli indizi. Temendo che la ragazza abbia deciso di farla finita, Quentin cerca di ripercorrerne i passi, alla ricerca non più della bella reginetta della scuola, ma della vera Margo.
Yes. The fundamental mistake I had always made — and that she had, in fairness, always led me to make — was this: Margo was not a miracle. She was not an adventure. She was not a fine and precious thing. She was a girl.
Un romanzo ironico e divertente, che si legge tutto d’un fiato, tra teatrali vendette, ragazzi con l’hobby perverso di passare le notti ad aggiornare le pagine di Omnictionary (una sorta di Wikipedia), città che non sono città e che forse nemmeno esistono e l’imprescindibile ballo della scuola. Perde un po’ smalto nel finale, non banalissimo, ma nemmeno particolarmente originale, ma si merita una menzione speciale per il fatto che, al contrario di gran parte dei young adult che raggiungono gli scaffali delle nostre librerie, non contempla alcun genere di vampiro, licantropo, mago o evento soprannaturale. Solo sogni a occhi aperti e tanta normalità: una boccata d’aria prima di dedicarsi a letture più impegnative.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Paper Towns
- Autore: John Green
- Editore: Bloomsbury
- Data di Pubblicazione: 2009
- ISBN-13: 9781408806593
- Pagine: 310 pagine
- Formato - Prezzo: Brossura - 8,74 Euro
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