Recensione
Le storie esistono indipendentemente dai loro personaggi. La conoscenza di questo fatto è potere.
Le storie, grandi nastri svolazzanti di spazio-tempo, sventolano e si srotolano nell'universo fin dall'inizio dei tempi. E si sono evolute. Le più deboli sono morte. Le più forti sono sopravvissute e sono ingrassate a forza di racconti... storie che fluttuano nell'oscurità.
La
fata madrina Desiderata non potrà partecipare al consueto sabba: sta infatti
predisponendo gli ultimi dettagli prima della sua definitiva dipartita.
Preoccupata da certi suoi affari in sospeso nella lontana città di Genua, dove
ha una protetta la cui sorte risiede nelle mani di una strega voodoo e di una
maga cattiva, decide di lasciare la sua bacchetta fatata alla giovane e ingenua
Magrat, confidando nel fatto che le terribili Nonna Wheatherwax e Tata Ogg la
accompagneranno nella sua missione.
Così, in effetti, è: le tre streghe (che rappresentano i tre volti della Dea
Triplice: la Vergine, la Vecchia e la Madre) inforcano le loro scope e affrontano
il lungo viaggio verso Genua, nonostante l’avversione di Nonna per tutto ciò
che è forestiero, gli impedimenti causati dai vizi di Tata, e l’incapacità di
Magrat nell’usare la bacchetta (che si ostina a trasformare tutto in zucche).
Saranno ospiti dei Nani in montagna (il che permetterà a Pratchett di lanciarsi
in aperti richiami a Tolkien), attraverseranno una foresta delle fiabe,
giocheranno d’azzardo su una chiatta che li trasporterà via fiume a Genua, e
infine raggiungeranno la loro meta, dove la perfida Lilith ha deciso di
trasformare la realtà in fiaba imponendo a ciascuno un ruolo da interpretare
pena la morte. Compito delle protagoniste sarà quello di impedire che
la povera orfana Carbonella si rechi al ballo di Martedì Grasso e sposi il Duca, asceso al trono
dopo la casuale morte del precedente
Barone, peraltro vero padre della ragazza.
Un altro grazioso romanzo del ciclo delle Streghe, dopo un inizio incerto con l'autoconclusivo L'arte della magia. Se Sorellanza stregonesca era imperniato sul teatro, i contenuti di Streghe all'estero si rifanno prevalentemente alle fiabe, trattate (come ogni cosa nei romanzi di Pratchett) in modo parodico.
Senza dubbio il divertimento più grande è dato dal viaggio delle tre protagoniste, che rappresentano tre visioni del mondo e tre diversi modi di concepire la magia perennemente in conflitto e in grado di generare un numero incalcolabile di gag durante le varie tappe del viaggio. Tra voodoo, zombie, nani, temibili gatti e galli, favole a rovescio, libertini di nome Casavechia, le immancabili comparsate di Morte, Pratchett (siamo ormai al dodicesimo romanzo del ciclo Mondo Disco), nonostante continui talvolta a inserire sottotrame che deviano dalla storyline principale (senza sempre riuscire a concludersi soddisfacentemente), sembra aver trovato un suo equilibrio: la trama è infatti semplice e organica, senza sbavature, e scorre tranquillamente fino al suo perfetto finale.
Non è il Pratchett più divertente né quello più pregnante, ma si lascia leggere con piacere - come sempre - e diverte con un umorismo mai volgare (anche se Tata Ogg sembra quasi strapparle di penna all'autore).
Sottociclo delle Streghe:
- L'arte della magia, 1991 (Equal Rites)
- Sorellanza stregonesca, 1992 (Wyrd Sisters)
- Streghe all'estero, 2009 (Witches Abroad)
- Streghe di una notte di mezza estate, 2012 (Lords and Ladies)
- Maskerade, inedito in Italia
- Carpe Jugulum, inedito in Italia
Giudizio:
+3stelle+ (e mezzo)Dettagli del libro
- Titolo: Streghe all'estero
- Titolo originale: Witches Abroad
- Autore: Terry Pratchett
- Traduttore: Valentina Daniele
- Editore: TEA
- Data di Pubblicazione: 2011
- Collana: Teadue
- ISBN-13: 9788850224708
- Pagine: 272
- Formato - Prezzo: Brossura - 9,00 Euro
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