Recensione
In testa alle classifiche da tempo, lodato quanto criticato, sta ahimè diventando un caso editoriale. Madonna disse "che ne parlino bene o male, purché ne parlino" - e questo parlare non fa altro che aumentare la curiosità anche dei più immuni ai "casi editoriali" e alle fascette che strillano l'ennesimo successo del passaparola. Con me la curiosità ha avuto la meglio come in quegli scienziati che provano su di sé le proprie teorie, sprezzanti del pericolo: ho scelto di immolarmi, di sacrificare il mio tempo (poco) per evitare che altri incappino nella mia stessa tentazione - ma temo di non fare altro che il gioco del marketing, scrivendone male e nonostante ciò aumentare la curiosità dei lettori della Stamberga. Spero vivamente non sarà così. Oscar Wilde diceva che ogni libro letto è una notte d'amore in meno, e io aggiungo "che ne valga almeno la pena". Queste Cinquanta sfumature di grigio (CSG da qui in poi) non valgono di perdere nemmeno un bacio: spiegherò perché, avvertendo che ci saranno anticipazioni sulla trama.
Cominciamo dal fatto che CSG è nato come fanfiction di Twilight: dovrebbe essere sufficiente come deterrente, ma forse ci vuole di più. Proseguiamo con i personaggi:
Ana, l'altra ego di Bella, così identica da sembrare la sua gemella separata alla nascita: castana, con i capelli indomabili, autostima ai livelli della Fossa delle Marianne, incredibilmente goffa. Ha 21 anni e potrebbe essere la degna protagonista del sequel di Mai stata baciata: va bene, un paio di bacetti li ha dati, ma poi stop. Quindi sì, signori, è vergine, degno frutto della letteratura per giovani adulti contemporanea, in cui, strano ma vero, gli ormoni e i bollenti spiriti vengono sopiti in nome di un Bene Supremo. In realtà Ana pare abbia scansato qualsiasi occasione di contatto, negandosi ai compagni di scuola interessati - snob che non è altro. Poi arriva Lui, Mr. Impossibile, su cui letteralmente frana addosso, e amore fu. "Matto e disperatissimo", verrebbe da dire, tanto che da frigida disinteressata diventa la regina delle lenzuola (e non solo). Soffre di una personalità multipla e schizoide, con vocine che le urlano in testa, una "dea interiore" che assomiglia a Geany di Strega per amore solo più sporcacciona, e un subconscio che tanto "sub" non è. Segni particolari: il suo guardaroba contiene solo jeans e nonostante abbia un lavoro pagato, non è in grado di comperarsi un vestito decente. Preferisce rubarli alla sua coinquilina.
Soffre di una forma acuta di "sindrome della crocerossina", che neanche Candy Candy.
Christian Grey, altrimenti noto come "issimo": bellissimo, ricchissimo, intelligentissimo, cattivissimo, scostantissimo, misteriosissimo, sensualissimo, ecc ecc. Chissà se Oltreoceano esiste lo stesso prodotto per tingere in casa, fatto sta che è poco piacevole leggere "Mr Grey" e sentire l'eco automatica "ottimo direi". Da brivido.
Mr Issimo ha un vizietto, ovvero è dedito a pratiche sadomaso nelle vesti di Dominatore. Lui non fa l'amore, "fotte senza pietà". Eppure per Ana fa uno strappo alla regola. Lui non è interessato a relazioni tradizionali, lui vuole essere il Signore e vuole che la sua donna sia la sua Sottomessa. Eppure per Ana fa uno strappo alla regola. Lui non ha mai diviso il suo letto con una donna, se non per farci le "cose vastase", ma per Ana... sì, abbiamo capito l'antifona. Il massimo del romanticismo per lui è far firmare all'amichetta di turno un accordo di riservatezza. Riesce a provare qualche emozione solo tramite la violenza, fisica e verbale. Quel che si dice un principe azzurro, insomma.
Kate, coinquilina di Ana, detta Miss Altalena: di buona famiglia, vive in un appartamento acquistato dai genitori e dopo il diploma si trasferirà in un altro appartamento ancora concesso dai parenti. Ovviamente farà uno stage presso una testata giornalistica di grande prestigio, grazie ai contatti di paparino. Ovviamente farà colpo sul fratello meno ricco ma se non altro più normale di Christian. Riguardo a costui, dovrebbe schiarirsi le idee: prima è viscido, poi incoraggia Ana a lasciarsi andare ai propri sentimenti, poi lui non le piace, ma "Ana, è cotto di te", poi "è meglio se gli stai lontana", e così via. Al momento giusto, ovvero quando la sua presenza non è più richiesta, parte per Barbados, nota località turistica senza internet e senza telefono. Tanto valeva farla investire da un pirata della strada e lasciarla in coma qb.
José: ha un che del Jacob di Twilight, ma è decisamente insipido. Il suo unico ruolo è quello di far ingelosire Mr Grey.
L'ambientazione.
Le vicende si svolgono tra Portland e Seattle, ma avrebbero potuto essere Rockford e Chicago, o Roma e Fregene, non sarebbe cambiato di una virgola nel testo originale se non il nome delle città. Da notare che i genitori di Ana sono separati, che la madre abita in Georgia e che il nuovo marito si fa male, impedendo alla madre di essere presente nella vita della figlia. Mi ricorda qualcosa.
La trama.
"Una Cenerentola sadomaso", per dirla in tre parole. Oppure "un Twilight a luci rosse".
L'intreccio base dei romanzi d'amore è stato codificato secoli fa e non è più cambiato: lei, lui, tensione, amore, epilogo. Sta nella bravura dell'autore creare situazioni e storie che rendano unici questi tre ingredienti base: uova, zucchero, burro, farina. Dove alcuni sono riusciti in composizioni mirabolanti, vuoi per estetica, vuoi per sapori, E.L. James si limita a una quattro quarti, pure senza lievito.
Lei frana addosso a lui, scocca un'attrazione fatale reciproca. Ma Lui è così ricco, io sono una povera diplomanda sfigata. Lui passa a prenderla in elicottero, Lei è pronta a fiondarsi sotto le sue lenzuola senza troppe storie - storie che incredibilmente fa Lui, con l'accordo di riservatezza prima e le regole d'oro del Sadomaso poi, in 15 pagine di dettagli e pretese. Lei, anziché chiamare un taxi e chiedere asilo politico a Timbuctù, accetta di pensarci su e nel frattempo gli concede la propria virtù. (Scusate le rime)
Lui la copre di regali costosi, che Lei prontamente rifiuta per non sentirsi una donna di facili costumi.
Dopo qualche amplesso senz'infamia e senza lode, nei quali lei dimostra una bravura e una resistenza degne della regina del porno, e pratiche sadomaso ridotte a una sculacciata, un frustino e un flagello, arriva la crisi e l'epilogo del primo episodio.
Sì, perché all'improvviso Lei si rende conto che Lui ha qualche rotella fuori posto: difatti è normale che un uomo ti faccia firmare un contratto di riservatezza, come è normale che in casa abbia una stanza delle Torture in stile Inquisizione Spagnola, come è normale che si fiondi a casa tua per un messaggio incompreso o che conosca il tuo indirizzo sebbene non sia sull'elenco. È ancora normale che Lui ti voglia trasformata in schiava personale, costringendoti a rispondere sempre e solo "sì, signore", a costo di consumare sul tavolo del ristorante. Mettere nero su bianco ogni pratica sessuale concessa o no, ogni "limite", perfino le parole magiche per mettere fine alle torture, è normale. Nel momento in cui, però, Lei lo provoca pur sapendo di non doverlo fare, lo incoraggia nella sua perversione, addirittura gli concede di farle il massimo del male di cui è capace (anche se qui è lecito dubitare che una cinghiata sia il massimo del male che possa uscire dalla stanza delle torture, stipata di bastoni, verghe e fruste), subendo l'umiliazione senza interromperla con la parola magica, allora qui lui si rivela nel malato che realmente è. No, dico, svegliarsi prima pareva brutto?
Lo stile.
E. L. James deve senz'altro ignorare l'esistenza dei dizionari dei sinonimi e dei contrari. Mr Grey è "bello, bello, bello" (il termine compare almeno 60 volte nel testo), gli occhi di chicchessia sono sempre o colorati o "ardenti" (30 ricorrenze), le pudenda sono "proprio lì".
Da segnalare la totale incapacità di suscitare empatia nel lettore. Gli unici brividi sono quelli provocati dalle scene a luci rosse, e non è detto che sia per l'argomento trattato - e se togliamo queste, tutto il resto non sta in piedi.
A farla breve, ci sono Harmony scritti meglio (trovo che gli Harmony siano un'ottima compagnia nei viaggi in treno, ove il malcostume impone allo sventurato viaggiatore suonerie a tutto volume e conversazioni private a squarciagola - vedete voi la concentrazione che fine fa).
Se proprio non potete resistere alla tentazione di un bel romanzo rosa, con patemi d'animo, un po' di sesso e una trama davvero avvincente, consiglio la Woodiwiss, lei sì che almeno vale una notte d'amore in meno. E se invece volete qualcosa di veramente forte, non dimenticate il Marchese De Sade, noblesse oblige.
Considerazioni.
Da un romanzo del genere c'è di cui sentirsi profondamente offese - parlo al femminile perché al solito siamo noi del gentil sesso a subire.
La protagonista è disponibile a qualsiasi violenza pur di tenersi stretto il suo uomo: "devo fare buon viso a cattivo gioco e accettare qualsiasi cosa decida di volere, qualsiasi cosa decida di soddisfare". Perché l'amore guarisce ogni ferita, l'amore porta la luce alla tenebra, l'amore salva. E allora sculacciami, picchiami, ricattami, io sarò al tuo fianco e ti mostrerò cosa è l'amore.
Ana, tesoro, lui è in terapia da anni e ha ammesso di non conoscere altro amore che quello nato dalla sofferenza (altrui). No, io lo salverò!
Cara, lui è un approfittatore che se ne infischia della tua innocenza, ti prende la virtù senza capire il grande dono che gli stai facendo e ti ricatta con i suoi giochetti. No, io lo amo!
Bambina, tu sei diversa perché sei l'unica che non è una vera sottomessa e questo lo stuzzica, non è amore. No, lui è innamorato ma non lo sa!
CSG legittima il farsi usare dall'uomo, il diventare una pezza da piedi e come tale essere usata e poi gettata. Legittima il ricatto (se vuoi stare con me, queste sono le regole. Zì, badrone) e la violenza, non solo quella fisica ma anche quella psicologica. Legittima lo stalking, esplicito ma non meno invadente, e lo fa passare per interesse (Oh, che tesoro, è riuscito a rintracciare il mio cellulare fino in Georgia e ha preso una suite nello stesso hotel dove sto bevendo un drink con mammina: questo è ammore!).
Quello tratteggiato dall'autrice non è un vero rapporto sadomaso, è una relazione morbosa. Nel sadomaso i partner sono consenzienti, entrambi sanno cosa implica il gioco e quali siano le regole. Qui Lui ha un'infanzia traumatica e un'adolescenza di abusi (no, Lei non ha mai abusato di me, mi amava!) che sembrano giustificare la sua sessualità traviata - malata, vien da dire, sbagliando. E Lei, Lei fa la parte dell'innocente convinta del proprio libero arbitrio, quando libera non è. Certo si prende la sua parte di godimento, ma è una forzatura, è una violenza camuffata.
Ci sono già abbastanza donne che giustificano ogni schifezza con il bollino dell'amore, mancava solo un romanzo ad avallare gli abusi con la scusa del sadomaso.
Giudizio:
+1stella+Dettagli del libro
- Titolo: Cinquanta sfumature di grigio
- Titolo originale: Fifty Shades of Grey
- Autore: E. L. James
- Traduttore: T. Albanese
- Editore: Mondadori
- Data di Pubblicazione: 2012
- Collana: Omnibus
- ISBN-13: 978880462323
- Pagine: 552
- Formato - Prezzo: Brossura - 14,90 Euro
Ora io mi chiedo, e lo faccio per curiosità non come richiesta, ci saranno anche le recensioni di secondo e terzo libro o la vostra vena masochista finisce qui? Perché il libro non mi ha mai attirato ma la recensione invece mi ha entusiasmata...
Vorresti dire che leggeresti volentieri il seguito della mia recensione? :D Grazie dell'entusiasmo!
La mia vena masochista comunque si è esaurita, non credo di riuscire a sopportare altre 500 e più pagine per due di tira e molla come questo. Per arrivare dove, poi? A lui che finalmente si redime e si dedica all'amore "alla vaniglia", come lo definisce? O a lei che si trasforma in Dominatrice? (Ignoro gli svolgimenti successivi, ma dubito si discostino dalle mie ipotesi) Voto per due notti d'amore extra, per buona pace di Oscar Wilde.
Il libro non l'avrei letto comunque ma la recensione mi ha fatto spanciare. Lungi da me la James e le cose vastase!
Sono curiosa, lo ammetto. Avevo anch'io una specie di recensione ma basandomi solamente sulle anticipazioni esplose su qualsiasi mezzo di comunicazione. La tua è stata l'unica veramente illuminante, ironica e divertente :)
Sì, sì, l'idea di contrabbandare per amore la disponibilità a subire violenza (percepita come tale) è da codice penale.
non per nulla oltre alle solite testate di gossip era la copertina più diffusa tra i vip che fingono di leggere al mare. qualcosa vorrà pur dire.
ps.: deciditi, gli ingredienti base sono tre o quattro? ;-)
A dirla tutta ne elenco 5, volevo verificare l'attenzione dei nostri lettori, è tutto calcolato XD