Recensione
Opera di esordio di Mitchell James Kaplan, autore statunitense, conosciuto come traduttore di classici (specie della letteratura francese), sceneggiatore e consulente editoriale.
Come confessa egli stesso, l'idea di scrivere il romanzo gli venne anni fa, riflettendo sui rapporti tra quattro eventi che, alla fine del 1400, avrebbero sconvolto il mondo: 1) l'istituzione della Nuova Inquisizione nei regni di Castiglia e Aragona; 2) la riconquista di Granada, ultimo baluardo musulmano, da parte delle armate cristiane, a inizio gennaio 1492; 3) l'espulsione degli Ebrei a seguito del famigerato editto di fine marzo dello stesso anno; 4) La scoperta dell'emisfero occidentale da parte di Cristoforo Colombo. Tali eventi costituirono un autentico cataclisma, che "presagì il crollo del sistema economico, governativo e religioso nell'età medievale e la nascita degli stati-nazione".
Il libro, basato su accurate ricerche, sa mescolare con sapienza realtà storica (sono personaggi realmente esistiti sia il protagonista maschile, Luis de Santagel -cancelliere e sovrintendente della famiglia reale- sia altre figure assai note, come Isabella di Castiglia e Ferdinando di Aragona, i cosiddetti Reyes catolicos, Tomas de Torquemada, l'Inquisitore generale; e non manca l'ambizioso Cristoforo Colombo) e fantasia, in un impianto letterario raffinato, come gli oggetti d'argento forgiati dalla protagonista, la bella ebrea Judith Migdal.
Tante sono le tematiche trattate. In primo luogo, la vita difficile dei Cristianos nuevos, gli Ebrei convertiti al Cattolicesimo per convenienza e/o paura (come lo stesso Santagel), che tuttavia mantengono, nel segreto, le antiche tradizioni e sono il bersaglio costante dell'Inquisizione. Bellissimi i quadri d'ambiente, come la descrizione di Granada e del suo quartiere ebraico; o le struggenti pagine dedicate agli Ebrei costretti a lasciare un Paese nel quale avevano vissuto, pur con alterne vicende, per secoli, e al quale avevano dato tanto in termini di cultura, studio, scienza, commerci. Il titolo (quello originale, By fire, by Water è assai più perspicuo di quello adottato nell'edizione italiana) è tratto da un piyyut, poesia liturgica ebraica; nel nostro caso è una riflessione sulla vita e sulla morte, recitata in occasione delle feste più solenni del calendario: "Chi vivrà e chi morirà... chi per il fuoco, chi per l'acqua..."
Una stupenda sintesi tra tristezza, dolore, speranza; sogni d'amore e drammatica realtà; e pure ansia di riscatto della Terra dei Padri, mai dimenticata. E orizzonti infiniti che ancora non si conoscono bene, ma che si riescono ad intuire, al di là del vasto oceano.
Giudizio:
+5stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Per mare e per terra
- Titolo originale: By fire, by Water
- Autore: Mitchell James Kaplan
- Traduttore: Chiara Brovelli
- Editore: Neri Pozza Editore
- Data di Pubblicazione: 2011
- Collana: I narratori delle tavole
- ISBN-13: 9788854504660
- Pagine: 320
- Formato - Prezzo: Euro 17,00
0 Commenti a “Per mare e per terra - Mitchell James Kaplan”
Posta un commento