25 aprile 2012

Ultimi quaranta secondi della storia del mondo - Stefano Santarsiere

È una mattina di agosto quando don Pietro Miraglia, l'amato parroco di un paese lucano, viene assassinato a colpi di martello nei giardini della scuola elementare. A indagare è il commissario Antonio Sparagno, sul quale pesa una vecchia indagine di camorra che ne ha compromesso la carriera e causato il trasferimento nell'odiata Basilicata.




Recensione

Tutto inizia con il ritrovamento del corpo di Don Pietro Miraglia, parroco di un piccolo paese della Basilicata di nome Santerno, situato nella Val d’Agri. Il prete è stato ucciso e toccherà al commissario Antonio Sparagno indagare sull’omicidio che ha scosso l’intera valle. Senza svelare troppo sulla trama, questo è l’incipit di un giallo che personalmente mi ha stupito. Ovviamente queste poche righe non spiegano nulla di ciò che il lettore andrà a leggere aprendo “Ultimi quaranta secondi della storia del mondo” di Stefano Santarsiere, ma, essendo un thriller, non voglio fare nessuna ulteriore anticipazione sulla trama.

L’inizio è molto lento e tra le accurate descrizioni dell’ambiente narrativo e la presentazione di tutti i personaggi coinvolti passa quasi metà del libro senza che accada qualcosa di veramente significativo. Questo, a mio avviso, non è per forza un punto a sfavore. Infatti, grazie alla bravura dell’autore nel creare affascinanti e particolareggiate descrizioni molto coinvolgenti e nel dare il giusto equilibrio psicologico ai personaggi, la lettura non risulta mai pesante neanche nei momenti in cui l’azione cala vistosamente, cioè verso la metà del libro. L’unica nota negativa, se così si può chiamare, era da segnalarsi nella troppa pulizia dei dialoghi, dato che un contadino della Basilicata che parla perfettamente italiano sembra poco plausibile. Anche certi intrecci sembravano incastrati alla bell’e meglio. Da quel momento in poi, però, tutto diventa una frenetica corsa verso la soluzione finale inaspettata quanto credibile, nonostante sembra c’entri poco o niente con quanto accaduto nella prima parte. Un po’ come se, mentre si sta facendo una camminata in un posto incantevole, improvvisamente il terreno che credevamo sicuro cominciasse a franare sotto i piedi e ci trasportasse, in un vortice di fango e sassi, in mezzo ad un fiume gelato. Bagnati fradici e tremanti per il freddo, ci si chiede come sia stato possibile finire in quella situazione improbabile, eppure, guardandosi indietro, tutto torna. La sensazione avuta nel leggere il romanzo è un po’ questa appena descritta. Verso l’inizio si poteva forse presagire che la trama avrebbe preso quella strada, ma gli indizi inizialmente concessi non sembrano collegarsi tra di loro. Poi però gli eventi sopraggiungono inaspettati e inarrestabili senza per questo risultare artificiosi. Proprio come dovrebbe essere in un buon thriller.

In conclusione, “Ultimi quaranta secondi della storia del mondo” è un giallo tutto italiano che merita di essere letto, grazie soprattutto alla capacità dell’autore Stefano Santarsiere di tenere alta per tutta la durata dell’arco narrativo l’attenzione del lettore, incollandolo letteralmente alle pagine nei momenti più concitati. Una mezza stellina in meno per il finale lasciato volutamente aperto che però a me personalmente ha lasciato un po’ di amaro in bocca.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Ultimi quaranta secondi della storia del mondo
  • Autore: Santarsiere Stefano
  • Editore: Abelbooks
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • ISBN-13: 9788897513292
  • Pagine: 391
  • Formato - Prezzo: Ebook - Euro 4,99

2 Commenti a “Ultimi quaranta secondi della storia del mondo - Stefano Santarsiere”

  • 26 aprile 2012 alle ore 08:19

    E' una recensione fantastica, oltre che molto istruttiva! Grazie Daniele...
    Stefano.

  • 27 aprile 2012 alle ore 11:58

    è un libro che mi incuriosisce, così descritto da te.

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