Recensione
Il nome dell'autrice mi ricordava qualcosa e, dopo un rapido controllo, l'ho collegata a un romanzetto leggero di "chick lit culinaria", Mangiamore. L'avevo apprezzato giusto il tempo di leggerlo, un passatempo piacevole ma nulla più: un bel salto, pensavo, quello dalla cucina alla Venezia del Settecento, ma un veloce sguardo alle note sull'autrice mi ha tranquillizzata - Storica dell'arte, niente meno! Un sassolino dalla scarpa me lo tolgo subito, però: che sia un errore suo o di un'altra mano intervenuta, il "campo Santa Barnaba" è davvero da brividi. Aggiungo un'altra perplessità: la Venezia lastricata di trachite che conosciamo oggi è relativamente recente e nei secoli passati spostarsi a piedi non era la norma come invece sembra trasparire dalle pagine del romanzo. Certo è che lo splendore della regina dei mari non ancora offuscato dal declino c'è tutto: le feste, i concerti, gli abiti preziosi, la musica, i pettegolezzi... una città viva e vera è quella in cui l'autrice ci porta per mano e che un po' ruba la scena alla protagonista.
Aurora, promettente pittrice di miniature, è la voce narrante di una storia difficile come solo quelle delle grandi artiste sanno essere. Un padre assente per lavoro, che sembra amare più le sorelle minori rispetto a lei, primogenita; una madre arida di affetti, presenza quasi glaciale in una casa dove sono le apparenze a regnare; un maestro talentuoso quanto viscido; il successo, che per forza crea gelosie e invidie. Eppure Aurora resiste a tutto, non molla, non rinuncia ai propri sogni anche se il prezzo da pagare è veramente alto.
Aprire La miniaturista è come spalancare una porta sul tempo: dalle sue pagine scaturiscono colori, odori, musiche così vivi da sembrare veri. Le emozioni di Aurora sono così sincere che diventano anche le nostre: insieme a lei gioiamo per la scoperta di un talento inaspettato, o trepidiamo per un segreto pericoloso; soffriamo le sue pene d'amore e proviamo la sua stessa impotenza di fronte a chi è più forte e ne approfitta. Chi conosce bene Venezia riesce a seguire passo passo i percorsi che si snodano nel dedalo di calli, mentre chi non è così pratico avrà comunque i suoi riferimenti ben noti. Le descrizioni dei colori a olio e delle vernici, come quelle della cioccolata calda, ingannano l'olfatto tanto che sembra di sentirli aleggiare attorno a sé. Non mi sarei stupita al vedere le dita sporche di pastello, tanto vivida era la sensazione del gesso sui polpastrelli.
Unica nota stonata, come in una legge di Murphy, se qualcosa può andare storto lo farà: tante le disavventure patite da Aurora, forse troppe. La speranza però rimane sempre viva, nonostante tutto, e chi si lascerà coinvolgere dalla storia non resterà deluso.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: La miniaturista
- Autore: Silvia Mazzola
- Editore: Fazi
- Data di Pubblicazione: 2011
- ISBN-13: 9788864112060
- Pagine: 437
- Formato - Prezzo: Rilegato, sovraccoperta - 17.50 Euro
sembra un bellissimo libro... 4 steline penso che comprerò.