Recensione
Alcuni tra coloro che si proclamavano satanisti riuscivano a mettere in imbarazzo Crowley. Non tanto per le loro azioni, ma perché addossavano la colpa di tutto all’Inferno. Se ne uscivano con idee disgustose che nessun demone avrebbe mai concepito in un migliaio di anni, vigliaccherie oscure, insensate, che solo una mente umana nel pieno possesso delle sue funzioni può escogitare, per poi proclamare: «È stato il Demonio a guidarmi» conquistando così le simpatie della corte, quando invece è assai raro che il Demonio costringa chicchessia a fare qualcosa. Certi esseri umani sono duri di comprendonio. L’Inferno non è una riserva di cattiveria, pensava Crowley, né il Paradiso è una sorgente di bontà; sono solo due fazioni opposte nella grande partita a scacchi dell’universo. Il fatto è che la vera grazia e la vera cattiveria albergano nella mente degli uomini.
L’Apocalisse è vicina: alla clinica di Lower Tadfield, gestita dall’Ordine delle suore (sataniste) Chiacchierone, è appena nato l’Anticristo. Un bellissimo bimbetto dai boccoli dorati che, per un malaugurato doppio scambio, non viene affidato al diplomatico americano Dowling ma ai coniugi Young. Inutilmente Crowley e Azraphel, diavolo e angelo amici da una (lunga) vita e legati da un muto accordo di non belligeranza, si affannano a seguire per undici anni la crescita del piccolo Warlock: a pochissimi giorni dall’Armageddon appare chiaro che il bambino è quello sbagliato.
Cielo e Inferno, già pronti per lo scontro finale che avrà come capro espiatorio la Terra, eruttano fuoco e fiamme (sì, entrambi) minacciando i loro emissari di terribili conseguenze se non troveranno il bambino giusto; le profezie di Agnes Nutter, conservate dalla sua discendente Anatema, sembrano aver previsto con estrema esattezza tutto ciò che accadrà, e starà a lei e alla recluta cacciastreghe Newton Pulsifer trovare un modo per fermare la fine del mondo.
Frattanto Guerra, Carestia, Inquinamento (Pestilenza è andato in pensione nel '36, dopo la scoperta della penicillina) e naturalmente Morte – inutile dire che si tratta della versione personificata ben conosciuta da tutti i fan di Pratchett – stanno per riunirsi; il continente di Atlantide è riemerso, piovono rane e pesci, piccoli alieni verdi portano messaggi di pace, fanno capolino monaci tibetani da buchi sull’asfalto: insomma, l’Armageddon è vicino, e cadrà precisamente di sabato.
Good Omens (questo il titolo originale, che riprende la nota serie di film Omen) è l’unione del genio di due autori britannici straordinari. In sé Pratchett e Gaiman non hanno stili né tematiche simili: Pratchett è dotato di un tipo di humour molto britannico, ama i giochi di parole e la parodia dei luoghi comuni; Gaiman, anche quando scrive per l’infanzia, è molto più duro e adulto, più gotico e sfuggente. Eppure i due scrittori si incastrano alla perfezione: di Pratchett c’è tutto il gusto del paradosso, della battuta pronta e della consueta ironia sulla fine del mondo (che nei suoi libri, a causa di errori commessi dai protagonisti, si sfiora molto spesso); di Gaiman c’è la sottile ambiguità dei personaggi più vividi, Azraphel e Crowley – l’angelo e il diavolo. Laddove infatti i personaggi di Pratchett mancano di contraddizioni, quelli di Gaiman, ottimamente caratterizzati, sono quasi sempre in bilico sul crine di cavallo che separa il Bene dal Male.
Come ho spesso avuto modo di affermare, uno dei limiti dell’autore della saga del Mondo Disco è l’affastellare un numero incredibile di personaggi e situazioni cui poi non consegue un finale soddisfacente che riesca a riannodare tutti i fili della narrazione. Grazie forse alla mano di Gaiman, questa volta il finale è godibilissimo e per nulla caotico, e corona alla perfezione un romanzo distensivo ed esilarante che non manca di far riflettere. Assolutamente consigliato a tutti, sempreché la Mondadori si decida a rimetterlo in commercio.
Pollice verso, invece, per l’edizione - per l’appunto, fuori catalogo da un bel pezzo senza alcun apparente motivo- , piena di refusi e che, a giudicare dagli Annotated Pratchett Files (annotazioni raccolte da competentissimi lettori su tutte le citazioni riscontrabili nei libri di Pratchett), causa la perdita di molti giochi di parole.Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Buona Apocalisse a tutti!
- Titolo originale: Good Omens
- Autore: Terry Pratchett, Neil Gaiman
- Traduttore: Fusari L.
- Editore: Mondadori
- Data di Pubblicazione: 2007
- Collana: Strade Blu. Fiction
- ISBN-13: 9788804544623
- Pagine: 381
- Formato - Prezzo: Brossura - 16,00 Euro (attualmente fuori catalogo)
Ho cercato questo libro ovunque, sembra che ogni volta che esce in ristampa finisca alla velocità della luce e alla fine ho deciso di prenderlo in ebook... Adoro Pratchett e mi hanno parlato tutti molto bene di questo libro, anche se tutti quelli che conosco alla fine lo hanno letto in inglese :(