Recensione
Stefano Pastor torna con un romanzo che non smette mai di sorprendere e inquietare. CAM è la storia del piccolo Asil, un ragazzino dodicenne in fuga da una madre assente, che cerca di sopravvivere a suo modo in un mondo in cui non ci si può fidare di nessuno; vivendo di piccoli furti, il mondo di Asil si riduce alla fatiscente baracca in cui trova rifugio, almeno finché la scoperta di una telecamera nascosta nel suo rifugio e l'incontro con lo spericolato Martin, adolescente abbandonato a se stesso, lo costringono a scontrarsi con il mondo, in una crescita personale tra amicizie, intrighi e tradimenti.
E' la storia, innanzitutto, di un abbandono, elemento comune a quasi tutti i personaggi; Asil soffre l'abbandono del patrigno, che malgrado tutto non gli fa mancare il suo aiuto, e quello della madre, una drogata abbandonata a se stessa, così come lo sono gli altri personaggi che inizialmente entrano nel mondo di Asil, dalla giovane prostituta Deborah a Martin, abbandonato dai genitori. Asil, che ha sempre rifiutato il contatto umano, l'aiuto offerto, bollandolo sempre come atto di pietà, scopre così come la componente dei rapporti umani spesso sia una reciproca dipendenza, e come dietro l'amicizia si nasconda a volte il tradimento.
Alla storia fortemente umana di Asil e della sua lotta per la sopravvivenza giornaliera si sovrappone l'intreccio squisitamente thriller che ruota attorno al mistero della telecamera. Proprio la telecamera, alla quale Asil comincia ben presto a rivolgersi - superato lo shock di esser stato spiato per chissà quanto tempo da ignoti -, insieme alla conoscenza di Martin, squarciano il mondo ristretto di Asil, rivelando una verità che viene di volta in volta capovolta e sconvolta.
La trama a questo punto si fa sempre più complessa e, francamente, assurda. La storia è sempre più prossima ai margini estremi della realtà, ma devo dire che, per quanto surreale e incredibile possa apparire, la storia non risulterà mai irreale, almeno non più irreale di certe pagine di cronaca nera. Merito certamente dell'autore, che riesce a tenere il lettore incollato alla pagina, con un ritmo sempre più serrato, agevolato dallo stile asciutto e dai dialoghi botta e risposta, senza mai cadute di tono. Fortemente credibile è poi la caratterizzazione dei personaggi, che aiuta a mantenere intatta la credibilità delle situazioni estreme in cui sono coinvolti.
La cura non viene meno nello stile: nonostante la ristrettezza lessicale, che un po' contraddistingue l'autore, la narrazione asciutta, essenziale, risulta largamente sufficiente e adatta al genere thriller e alla trama certo difficile; se si pensa che il romanzo è interamente narrato dal punto di vista di un bambino, non poteva essere altrimenti. Del resto, come già detto, non ci sono cadute di tono o di stile.
Nell'insieme, dunque, CAM risulta esser un romanzo sorprendentemente originale, la cui semplicità stilistica riesce a reggere bene la complessità dell'intreccio, coraggioso nell'affrontare certi temi scomodi senza mai cadere al facile pietismo, e audace nello spingersi ai margini della realtà senza mai perdere credibilità.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Editore: CIESSE Edizioni
- Data di Pubblicazione: 2011
- Collana: Black & Yellow
- ISBN-13: 9788866600176
- Pagine: 304
- Formato - Prezzo: Brossura - 18,00 Euro (eBook - 6,00 Euro)
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