Recensione
Il Condominio è senz'altro uno dei più noti romanzi di J.G. Ballard, al punto da non aver bisogno di una presentazione. Un avveniristico grattacielo abitato da duemila inquilini, appartamenti di tutti i tipi, piscine, ristoranti e scuole, un ambiente claustrofobicamente chiuso e autonomo, una vera e propria città verticale: simbolo e metafora dell'età contemporanea. Leggere questo romanzo, del quale ho sempre sentito parlare, non ne ha però arricchito la conoscenza. E' il vizio dei romanzi a tesi, inevitabile.
Il condominio, con la sua ovvia suddivisione gerarchica, diviene prigione e poi sede di liberazione dell'uomo contemporaneo, attraverso il ricorso ad una crescente violenza che lo spoglierà letteralmente, riportandolo ad una condizione originaria di selvatica libertà. Chi si appresti a leggere questo romanzo sappia però che non vi troverà nulla di più di quanto appena detto: ciò che costituisce il breve romanzo, a parte qualche sporadica e necessaria riflessione, è una successione monotona di eventi e descrizioni ripetitive: la trama, insomma, ben presto diventa completamente superflua. La costante, voyeuristica descrizione minuta degli eventi, degli screzi tra gli inquilini, dei saccheggi degli appartamenti contribuisce ben poco alla formulazione della tesi di fondo, e facilmente viene a noia.
Ciò che rimane sono poche riflessioni lucide su temi cari a Ballard, la violenza, la libertà sessuale, la condizione dell'uomo contemporaneo - tutte tematiche più volte affrontate in altri romanzi e, devo dire, con risultati più soddisfacenti.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Il condominio
- Titolo originale: High Rise
- Autore: James G. Ballard
- Traduttore: P. Lagorio
- Editore: Feltrinelli
- Data di Pubblicazione: 2003
- Collana: Universale economica
- ISBN-13: 9788807817557
- Pagine: 192
- Formato - Prezzo: Brossura - 7,50 Euro
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