Recensione
Lucrezia e Cesare erano dunque i suoi [di Papa Alessandro VI] prediletti e tutti e tre formavano la trinità diabolica che regnò per undici anni sul trono pontificio, come una parodia sacrilega della Trinità celeste.
Quella dei Borgia è certamente la famiglia più discussa della storia rinascimentale. La loro fama è dovuta non solo al carisma della figura di Cesare Borgia, il feroce condottiero che ispirò Il Principe di Machiavelli, ma soprattutto alla dissolutezza, presunta o reale, che è stata a lungo attribuita al cardinale Rodrigo (al secolo Papa Alessandro VI) e ai figli Lucrezia e Cesare e che oggi si tende a screditare. Le loro relazioni incestuose, le orge e le bestialità tenute nel Palazzo Apostolico – oltre, naturalmente, agli efferati delitti di cui i membri della famiglia si sono macchiati - hanno tuttavia per secoli ispirato storici e romanzieri, nostrani e d'oltreoceano. Gli ultimi anni, poi, hanno visto nascere una vera e propria moda: basti pensare agli adattamenti a fumetti giapponesi (in italiano ne sono stati tradotti almeno tre, Cantarella, La madonna della ghirlanda e Cesare. Il creatore che ha distrutto), al videogioco Assassin's Creed, o alla recente serie televisiva – poco storicamente accurata, in verità – The Borgias.
Tornando un po' indietro, dal 1839 al 1841, sotto l'influenza dell'amore tipicamente romantico per la storia e i crimini morbosi, il proliferissimo autore Alexandre Dumas padre compilò una raccolta in otto volumi chiamata Delitti Celebri, mai tradotta completamente in italiano. L'opera contiene saggi romanzati su famosi crimini e criminali europei, tra cui la famiglia Cenci, Maria Stuarda, Murat, Ali Pascià e, per l'appunto, la famiglia Borgia.
Basandosi sulle fonti sue contemporanee, Dumas ricostruisce la storia della famiglia Borgia dall'elezione a papa del cardinale Rodrigo – avvenuta con voti profumatamente acquistati – alla morte di Cesare Borgia durante l'assedio di Viana, passando per i matrimoni di Lucrezia, gli intrighi politici del papato corrotto, la conquista di un'Italia divisa in regni, ducati e repubbliche.
Occorre tenere ben presente che non si tratta di un romanzo storico vero e proprio: non c'è una linea narrativa che delinei una storia, gli avvenimenti sono affastellati e registrati come in un saggio. Per lo stesso motivo, non si può parlare di 'personaggi': ciascuna figura storica viene descritta e abbozzata dall'esterno, e ne sono restituite solo quelle caratteristiche che gli storici e, in alcuni casi, le leggende popolari, le hanno attribuito. Le vicende dei Borgia sono inoltre affiancate a capitoli che descrivono sommariamente il contesto storico in si ritrovano ad agire.
Non si tratta, in definitiva, di un libro da leggere per relax, nonostante sia scritto in un linguaggio piuttosto semplice e sia di facile comprensione anche per chi non ha un'infarinatura del Rinascimento italiano, ma la sua accuratezza storica – trattandosi della storia di una famiglia italiana del Cinquecento scritta da un autore francese dell'Ottocento – è decisamente inattendibile in quanto fuorviata da tre secoli di fango spalato addosso a un papa non meno corrotto, lussurioso e delittuoso di altri, a una donna usata come pedina di scambio e passata alla storia come l'avvelenatrice di mariti, e a un arrogante signorotto abile nella spada e nella strategia cui è stato attribuito un numero incalcolabile di delitti, compreso quello del fratello Juan - da Dumas, a proposito, indebitamente ribattezzato 'Francesco'.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: I Borgia. Ediz. integrale
- Titolo originale: Crimes célèbres (Les Borgia)
- Autore: Alexandre Dumas padre
- Traduttore: Collodi L.
- Editore: Newton Compton
- Data di Pubblicazione: 2011
- Collana: Grandi tascabili economici
- ISBN-13: 9788854134362
- Pagine: 190
- Formato - Prezzo: Brossura - 4,90 Euro
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