Farai la conoscenza di ricercatrici universitarie specializzate in numeri primi sexy, ti iscriverai a corsi ultra-rapidi di paracadutismo e ad altri di astrologia infallibile, incontrerai un gregge di capre espiatorie, busserai alla porta dell’Ossessa Badessa, priora del Convento di Santa Rellina, diventerai seguace del Gran Bidè, costruirai un Segnalatore di Eventi Causali, ti affiderai al Gran Mago Epitaffio, giungerai al privè del Servizio di assistenza al suicidio, regalerai al tuo cane un collare con lettore Mp3 annesso, ti capiterà di osservare il Coccobrillo (rettile amante dell’alcol), il Baffigianni (simile al Barbagianni ma meno irsuto) e la Gazza Guardia… Insomma, ti divertirai, mediterai, rifletterai.
Recensione
Tizio Traitanti è il tipico "simpaticone", quel personaggio che si può incontrare in quasi tutte le compagnie numerose, le uniche che riescono a contenerlo (e sopportarlo). Il Simpaticone è quello che appena ti viene presentato diventa il tuo migliore amico, pronto a trascinarti in ogni attività possibile in nome del divertimento. È quello che resta adolescente a vita, sempre allegro e pieno di energia anche con 40° di febbre. Quando apre bocca lo fa esclusivamente per dire una battuta: prese singolarmente, le sue celie sarebbero intelligenti, argute e divertenti, ma a lungo andare stancano fino a rendere insopportabile chi le pronuncia. Dopo cinque minuti in sua compagnia implori pietà e speri che il Simpaticone venga colto da un attacco di mal di gola improvviso quanto fulminante. Ci sono persone che si divertono un mondo in compagnia del Simpaticone: io sono una di quelle che lo apprezza a piccole dosi e con un sorriso di bonario compatimento per qualcuno che tende a strafare ma non se ne accorge.
Così è Tizio, gioviale, aperto, spontaneo ma dopo due pagine diventa pesante e induce nella tentazione di prenderlo a sberle. Un po' di moderazione non avrebbe fatto male, anzi avrebbe a mio parere dato più ampio respiro a quella che tutto sommato è una storia piacevole e divertente, narrata con freschezza.
I personaggi sembrano usciti da un fumetto di Topolino, con i loro nomi caratteristici o che storpiano altri ben noti: Miasmine la fanciulla flatulente, Annaia la figlia del macellaio, Abaca la matematica... E quando il nesso tra nome e peculiarità non fosse così evidente, ci pensa Tizio a chiarirne il senso: come fa con l'indovino Adamus, appellato "nostro". Gli stessi giochetti si ripetono nelle infinite riflessioni, come quella dell'innamoramento che scherza con il mare e l'amarezza in un turbine di assonanze e libere associazioni, ben evidenziate in corsivo. I buoni umoristi sanno che le battute non vanno spiegate: o fanno ridere subito o il colpo è andato a vuoto.
Le dis-avventure di Tizio hanno del paradossale e si susseguono in un ritmo che non lascia prendere fiato, complice la scrittura rapida, sincopata, e la quasi totale assenza di capitoli che scandiscano il tempo di lettura: un unico pensiero incasinato da punteggiatura chiassosa e stucchevole.
Il mio primo pensiero nell'affrontare la lettura di questo romanzo è stato che fosse al "limite", in precario equilibrio tra genialità, simpatia e spontaneità: anche se il mio giudizio complessivo non è positivo, confermo questa sensazione che mi fa sperare che altri, amanti dell'inconsueto più della sottoscritta, magari anche più giovani anagraficamente, possano gradire l'opera di Rota.
Giudizio:
+2stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Cercasi la mia ragazza disperatamente
- Autore: Luca Rota
- Editore: Senso Inverso Edizioni
- Data di Pubblicazione: 2011
- Collana: AcquaFragile
- ISBN-13: 9788896838532
- Pagine: 127
- Formato - Prezzo: Brossura - 13,00 Euro
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