16 ottobre 2011

Era una gioia appiccare il fuoco - Ray Bradbury

Fahrenheit 451 di tutta la fantascienza del Ventesimo secolo, è divenuto parte dell'immaginario del nostro tempo. In questo libro rivive quel romanzo, sedici racconti che i dono temi e sentimenti di Fahrenheit 451, comprese le due versioni preparatorie "Molto dopo mezzanotte" e "Il pompiere". "Era una gioia appiccare il fuoco" ricostruisce così, attraverso il mosaico dei racconti, la vita di un'idea poetica, di una concezione letteraria profondamente radicata nella nostra cultura, quella della persecuzione e distruzione della fantasia da parte del potere. Al centro di tutto è il libro, che assurge a emblema della libertà di pensiero e di scelta. Un oggetto che diventa mito fecondo, capace insieme di preservare la memoria dell'oro e di presagire la catastrofe. Tra i sedici testi qui raccolti, numerosi classici: Torre di fuoco, I maghi folli di Marte, Maschere pazze, Il sorriso, Lo spazzino e altrettanti racconti inediti: Il reincarnato, La biblioteca, Il Falò e Prima dell'alba.

Recensione

Ben lungi dall'esser una trovata commerciale, questo volumetto raccoglie tutti quei racconti, alcuni editi, altri fino ad adesso inediti persino in America, che hanno contribuito alla creazione del mondo distopico di Fahrenheit 451 e alla formazione del pensiero di Bradbury, sul valore della cultura contro l'oppressione del potere, della società e dell'eufemisticamente chiamato 'progresso'.

Innanzitutto rimarrà certamente soddisfatto l'affezionato lettore di Bradbury: in questa antologia viene ottimamente ricostruita la storia editoriale di Fahrenheit 451, dagli spunti originari ai manoscritti ufficiali ai racconti editi.
L'idea di una società che opprima la cultura e bruci i libri sembra esser un incubo di vecchia data di Bradbury: già nei racconti più vecchi, a cavallo tra gli anni Quaranta e i Cinquanta, quando cioè riecheggiava ancora troppo assordante l'eco delle bombe di Hiroshima e Nagasaki, compare il fuoco, i roghi di libri, le torri di fuoco che bruciano i cadaveri. Il concetto fa inizialmente da sfondo ad un paio di racconti dal sapore horror, e che bene restituiscono il senso di straniamento che certamente l'autore dovette provare in quel tempo; successivamente, si comincia ad intravedere la figura di Montag, che da un racconto all'altro diventa sempre più nitida. Si intravede Montag nel racconto Il pedone: un brevissimo racconto nel quale la libertà dell'individuo viene esaltata nella passeggiata notturna e solitaria, per la città, di un uomo insonne: e tanto basta alle forze dell'ordine per parlare di aperta sfida alle regole della società. Il pedone senza nome è in realtà Montag, il pompiere: il racconto del pedone viene infatti inglobato in Molto dopo mezzanotte, la prima versione, inedita, di quel che poi sarà Fahrenheit 451.

E' seguendo questa storia editoriale, quest'esatta successione di racconti, che si può riconoscere e seguire la progressione del pensiero di Bradbury, forse ancor più che nel suo romanzo più famoso. Bradbury è, inutile dirlo, un conservatore spaventato dai pericoli del progresso tecnologico, dalle false promesse del benessere: lo si vede nel ruolo sempre fortemente negativo ricoperto dai nuovi media, che uccide l'immaginazione, e della scienza, che crea le bombe atomiche, lo si vede soprattutto nel fuoco, simbolo massimo, sembra quasi di sentire l'eco degli antichi miti greci, di Prometeo e del ratto del fuoco, il fuoco come prima invenzione dell'uomo.

A chiudere l'antologia gli ultimi e più recenti racconti: eppure, dopo cinquant'anni, le tematiche son le stesse, o quasi. Sebbene non si siano avverate le più funeste profezie di Bradbury, è ancora vivo in lui, forse ancora più di prima, lo straniamento. E' con un totale straniamento che l'autore vive l'epoca attuale, al punto che vorrebbe fuggire via, tornare nel passato. Ed è esattamente ciò che fa compiere ai suoi personaggi in questi ultimi racconti: tutti, in un modo o nell'altro, in fuga dal loro tempo, di oppressione e miseria, verso le rassicuranti epoche del passato. Che è un po' ciò che permettono i libri, essenzialmente: evadere dal presente, viaggiare nel tempo.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Era una gioia appiccare il fuoco. I racconti di "Fahrenheit 451"
  • Titolo originale: A Pleasure To Burn: Fahrenheit 451 Stories
  • Autore: Ray Bradbury
  • Traduttore: G. Lippi
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • Collana: Piccola biblioteca Oscar
  • ISBN-13: 9788804609513
  • Pagine: 366
  • Formato - Prezzo: Brossura - 10,50 Euro

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