Recensione
Precisazione: Théophile Gautier fu uno scrittore e poeta francese vissuto nell'Ottocento, fiero esponente della corrente letteraria del Romanticismo, e considerato un maestro da Baudelaire (che gli dedicò perfino i Fiori del male). Oltre a un paio di romanzi, scrisse numerosi racconti.
In questa raccolta ne sono riuniti sedici, di lunghezza variabile tra le poche pagine e le oltre cento, e di diverso tenore, ma si può notare una certa propensione (tipicamente romantica) all'onirico e al visionario, al sovrannaturale, al motivo del doppio, alle passioni morbose rivolte a perfette bellezze femminili descritte come divine opere d'arte pittorica o statuaria. A volte gli oggetti si animano, prendendo sembianze umane e seducendo l'estatico protagonista coinvolgendolo in un ballo indimenticabile, come accade ne La caffettiera; o si staccano provocanti figure femminili dagli arazzi, attentando alla virtù di un giovane moralmente integro, come in Omphale; vampiri o donne defunte (anche appartenenti a momenti storici molto lontani, come l'Egitto e Pompei) possono superare le barriere della morte in nome dell'amore e della lussuria, imprigionando l'impotente narratore in un dolce sogno proibito e destinato a finire: è ciò che accade a un giovane prete in La morta innamorata, che si ritrova a condurre una doppia vita (prete di giorno, libertino dedito ai piaceri più sfrenati di notte) senza sapere quale sia la realtà; o al protagonista di Piede di mummia, che dopo aver acquistato il piede mummificato di una principessa egizia per usarlo come fermacarte si vede comparire davanti il resto del corpo della ragazza; o a Ottaviano (Arria Marcella) che, innamoratosi del calco che ricopriva il corpo di una pompeiana morta durante l'eruzione, si ritrova proiettato nella Pompei del primo secolo. Altre volte gli amori sono più terreni: il protagonista de Il vello d'oro, innamorato della Maddalena di un dipinto di Rubens, decide di proiettare i propri sentimenti su una giovane donna che le somiglia ma da cui non è attratto; in Avatar l'amante è così ossessionato dalla principessa polacca che l'ha rifiutato da affidarsi alle arti oscure di un medico-bramino per scambiare la propria anima con quella del marito dell'amata; in Iettatura un gentleman, durante un viaggio a Napoli in visita alla fidanzata, scopre di avere il malocchio e di costituire un pericolo per l'incolumità della sua bella Alicia.
A volte è il diavolo che fa capolino, in Onuphrius e Due attori per una parte. O ancora, Gautier (altro tratto tipicamente romantico) ridipinge personaggi, attestati o fittizi, calati in un contesto storico precedente, come l'Egitto, la Grecia antica, l'Italia durante il periodo imperiale, la Norvegia feudale, le cui ambientazioni descrive meticolosamente; così la crudele Cleopatra figura come regina annoiata e temibile in L'ultima notte di Cleopatra, la stupenda etera Plangon di Mileto (La catena d'oro) chiede all'amante che l'ha offesa un alto prezzo per rientrare nei suoi favori, il Re Candaule deve pagare un costo altissimo per aver voluto condividere la bellezza della propria sposa con il suo generale.
Lo stile di Gautier è raffinatissimo, fiammingo nel descrivere personaggi, ambienti e oggetti con un lessico che sarebbe riduttivo definire ricco e ricercato. Il mio consiglio è di gustarsi questi racconti poco a poco, perché la loro lettura consequenziale rischia di far sì che la ripetitività di temi e motivi pesi sul lettore.
Nota: l'edizione cui mi riferisco è quella uscita con La Biblioteca di Repubblica, Ottocento. IBS segna due edizioni, entrambe incomplete: Il vello d'oro e altri racconti, ed. Giunti 1993, e Racconti fantastici, ed. Garzanti 2006.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Racconti
- Titolo originale: La Cafetière; Onuphrius; Omphale; La Mort Amoreuse; La Chaîne d'or; La Pipe d'opium; Une Nuit de Cléopâtre; La Toison d'or; Le Chevalier double; Le Pied de momie; Deux acteurs pour un rôle; Le Roi Candaule; Le Club des haschichins; Arria Marcella, souvenir de Pompéi; Avatar; Jettatura.
- Autore: Théophile Gautier
- Traduttore: Donata Feroldi
- Editore: La Repubblica
- Collana: La Biblioteca di Repubblica
- Pagine: XLIV - 562
- Formato - Prezzo: Cartonato, sovraccoperta - 7,90 €
Gautier è un autore che mi piace molto, ho letto "il romanzo della mummia" e "Mademoiselle de Maupin" ma tra i racconti che hai citato ho adorato "Arria Marcella" perché ho una vera passione per l'antica Roma e ho visitato qualche anno fa gli scavi di Pompei, un patrimonio culturale immenso.