Recensione
Quarto episodio del Ciclo di George Miles, è probabilmente il più autobiografico dei romanzi di Cooper, fosse solo per il protagonista narrante che dell'autore porta nome e cognome. Con rimandi agli altri romanzi della serie, a cominciare dal primo, si propone come uno dei più caratteristici di Dennis Cooper, ricco di ambivalenti immagini e temi forti: orrore ed innocenza, violenza e tenerezza, con un sottofondo animato fatto di trip psichedelici, pedopornografia, grunge e new wawe, messi lì come il brusio di una tv sfasata in lontananza.
E' un romanzo intimo, stritolato in spazi chiusi, che suscita nel lettore un senso di soffocamento senza via d'uscita. E' la storia di un uomo, Dennis Cooper, un uomo che si dice malato, che si dice diverso, i cui sentimenti si compongono in parti uguali di purezza e orrore: davvero, nei sogni di estrema violenza di Cooper c'è qualcosa di puro e di santo. E lo stesso stupro del mal celato cantante dei Blur, tirato in causa senza tanti problemi dall'autore, appare un solenne rito sacrificale.
Che non si pensi, però, al puro piacere della trasgressione: se è vero che Cooper ama fare luce sugli abissi dell'animo umano, la vera trasgressione è quella di un linguaggio violato e violentato. E oggi, non c'è più nulla di trasgressivo del trasformare l'orrore in pura poesia.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Idoli
- Titolo originale: Guide
- Autore: Dennis Cooper
- Traduttore: M. Pensante
- Editore: Tropea
- Data di Pubblicazione: 1998
- Collana: I mirti
- ISBN-13: 9788843801404
- Pagine: 208
- Formato - Prezzo: Brossura - 10,33 Euro
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