Recensione
Protagonisti Tre Streghe, molti re, pugnali, corone, tempeste, nani, gatti, fantasmi, spettri, oranghi, banditi, demoni, foreste, eredi, buffoni, boia, troll, tavoli girevoli, festeggiamenti generali e diversi alarum.
Sta imperversando una tempesta davvero soddisfatta di se stessa quando, nel palazzo reale di Lancre, re Verence I viene assassinato da suo cugino, spinto dall'ambiziosa moglie. Un servitore riesce a trarre in salvo l'erede infante, inseguito dai sicari dell'usurpatore incaricati di completare il lavoro. Ma ecco che la strada di fuggitivo e inseguitori incrocia il sabba delle streghe Nonnina Weatherwax, Nonna Ogg e Magrat, che ben poche volte sono costrette a ricorrere alla vera magia per influire sul comportamento della gente: nella maggior parte dei casi basta usare un po' di sana testologia, ed ecco i feroci sicari ridotti ai più miti consigli e la problematica necessità di decidere cosa fare del bambino. E dove nascondere una corona e un erede al trono in pericolo se non tra false corone e falsi eredi al trono? Il trio non trova idea migliore di affidare il bambino a una compagnia di attori itineranti, confidando nel destino che prima o poi lo ricondurrà a Lancre a ricoprire il posto che gli spetta. A palazzo, frattanto, il re Verence si ritrova con un corpo trasparente e un castello da infestare, mentre il duca Felnet, ora divenuto monarca, deve imparare a convivere con manie di persecuzione che hanno a che fare con foreste semoventi e un popolo non troppo entusiasta dei metodi sbrigativi con cui la moglie lo spinge a governare.
Sorellanza stregonesca (titolo originale: Wyrd Sisters, gioco di parole intraducibile che coinvolge l'espressione weird sisters, 'sorelle misteriose', presente nel Macbeth, e l'antico termine inglese wyrd, con cui veniva indicato il destino o il fato) è il sesto romanzo ambientato da Pratchett nel Mondo Disco, il secondo nel sottociclo delle Streghe.
E' facile intuire, leggendo la sinossi, quale sarà il riferimento principale del romanzo: sotto la mira di Pratchett c'è infatti Shakespeare, citato e irriverentemente sbeffeggiato di continuo fin dall'incipit.
“Quando ci incontreremo di nuovo noi tre?” (Macbeth, Atto I Scena I)
[...]“Be', potremmo fare martedì prossimo”
E' sulla storia del Macbeth, raccontata dalla prospettiva delle tre streghe, che è modellato il romanzo, ma i riferimenti a Shakespeare si sprecano: i più evidenti sono la messa in scena di un delitto realmente avvenuto -come in Amleto- e la costruzione di un teatro stabile ad Ankh-Morpork dal nome Disco (speculare al Globe in cui Shakespeare metteva in scena le sue opere), ma en passant si possono riscontrare riferimenti più o meno diretti a Giulio Cesare, Re Lear, Come vi piace, La tempesta, alcuni dei quali vengono a perdersi nella traduzione italiana. Pratchett si dimostra ancora una volta dotato di una vasta cultura, oltre che di una notevole inventiva.
Come da copione, l'autore affolla il suo romanzo di stereotipi parodiati. Le streghe (una delle quali, Nonnina, già protagonista ne L'arte della magia) sono tra i personaggi più riusciti in assoluto: Nonnina è un'arcigna vecchietta dedita alla stregoneria vecchio stile e desiderosa di mantenere le tradizioni; Nonna Ogg, al contrario, è una bonaria e gaudente matrona che ha generato un incredibile numero di figli, nipoti e bisnipoti; Magrat, le cui pratiche stregonesche si potrebbero definire da salotto, è una ragazza il cui status di strega è a malapena riconosciuto. Ognuna di loro rappresenta un volto della Dea Triplice: la Vecchia, la Madre e la Giovane.
I battibecchi tra le tre donne e i contrasti tra le loro differenti visioni del mondo e della magia costituiscono il punto forte del romanzo. Il nodo principale della trama, infatti, gioca tutto sul potere della parola: le streghe basano la loro influenza sulla reputazione che si sono create, mentre l'usurpatore vorrebbe sfruttare una rappresentazione teatrale per plagiare l'opinione pubblica mistificando la realtà. Come non manca di sottolineare il Buffone, le parole sono la magia più potente, in grado di modificare il passato -agendo sui ricordi- e il presente.
Non sarà il romanzo migliore di Pratchett, e si lascerà scappare qualche spunto su cui poteva giocare in modo migliore, ma è una lettura distensiva e divertente se gradite l'humour tipicamente britannico.
E’ assolutamente autoconclusivo, quindi consigliato anche a chi si accosta per la prima volta al Mondo Disco, ma appartiene al sottociclo delle Streghe.
Sottociclo delle Streghe:
- L'arte della magia, 1991 (Equal Rites)
- Sorellanza stregonesca, 1992 (Wyrd Sisters)
- Streghe all'estero, 2009 (Witches Abroad)
- Streghe di una notte di mezza estate, 2012 (Lords and Ladies)
- Maskerade, inedito in Italia
- Carpe Jugulum, inedito in Italia
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Sorellanza stregonesca
- Titolo originale: Wyrd Sisters
- Autore: Terry Pratchett
- Traduttore: Pieretti A.
- Editore: TEA
- Data di Pubblicazione: 2010
- Collana: Teadue
- ISBN-13: 9788850217809
- Pagine: 303
- Formato - Prezzo: Brossura - 9,00 Euro
0 Commenti a “Sorellanza stregonesca - Terry Pratchett”
Posta un commento