Recensione
Ennesimo romanzo di formazione che mi ritrovo tra le mani, dai soliti ingredienti e con un ovvio richiamo all'Holden di Salinger, ma in fondo molto godibile e non facilmente dimenticabile.
Jaz ha sedici anni, odia il suo nome e il mondo intero: la madre ossessiva, il padre passivo, la sorella perfetta religiosa integralista, i bulli della scuola, l'incoerenza dei professori e l'incoerenza di tutti gli uomini che incontra nei locali gay, che in fondo è un po' la stessa. I presupposti sembrano scontati, ma l'autore, al suo primo romanzo, pur tradendo sin da subito la derivazione salingeriana del suo stile, riesce a restituire un prodotto abbastanza originale, genuino. La narrazione è molto diretta e fluida, prima persona e tempo presente, l'ideale per il racconto scanzonato e denso di allegro cinismo (molto a la Holden). Davis usa un linguaggio semplice, riducendo al minimo indispensabile il ricorso al gergo giovanile, ed è abbastanza per comporre il ritratto autentico dell'adolescente Jaz.
Ciò che ho apprezzato di più è l'ambientazione inglese, e quanto ne consegue naturalmente: Jaz è gay e la scuola è il suo principale mondo, ma anziché confinare la narrazione lungo l'anno scolastico, scandendo tappe ben precise, com'è tipico del bildungsroman statunitense, segue un percorso più tortuoso, con salti temporali, flashback e flashforward; anche la tematica gay risulta annacquata, risulta esser solo uno dei tanti problemi che caratterizzano l'adolescenza di Jaz, senza finire con l'occuparne totalmente lo spazio, come accade in tanti altri romanzi troppo di genere.
Nel complesso, sincero ed intrigante come pochi romanzi, oggi, in questo campo, sanno essere.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo originale: My Side Of The Story
- Autore: Will Davis
- Traduttore: M. Gezzi
- Editore: Baldini Castoldi Dalai
- Data di Pubblicazione: 2008
- Collana: Icone
- ISBN-13: 9788860733757
- Pagine: 280
- Formato - Prezzo: 17,00 Euro
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