Non potrebbero essere più diversi, come genere, età e qualità, i due film tratti da Quattro dopo mezzanotte, una raccolta di quattro racconti lunghi del 1990 di Stephen King, che la Sperling, in Italia, in edizione economica ha diviso in due volumi. Di entrambi i racconti del primo volume, I Langolieri e Finestra segreta, giardino segreto, sono state tratte trasposizioni cinematografiche.
Non è un mistero lo sfortunato trattamento che sovente i romanzi di King hanno subito nel momento del passaggio dalla versione cartacea a quella cinematografica (e sono stati moltissimi), che l'autore si sia occupato della sceneggiatura o meno. Se Il miglio verde, Shining, Le ali della libertà e Stand by me sono diventati film cult anche per i non estimatori dello scrittore americano, quasi tutti gli altri film tratti dalle sue opere, per il piccolo o per il grande schermo, hanno ricevuto -a ragione- un tiepido apprezzamento da parte del pubblico.
I Langolieri (The Langoliers) è stato adattato per il piccolo schermo nel 1995 ed è di difficile reperimento. La miniserie, della durata di 180 minuti, è stata sceneggiata e diretta da Tom Holland (regista, tra le altre cose, de La bambola assassina) ed è molto fedele al racconto da cui è tratta.
Su un volo notturno della tratta Los Angeles-Boston, le grida di una ragazzina risvegliano alcuni passeggeri, tra cui il pilota fuori servizio Brian Engle (David Morse, attore che, sui film tratti dai libri di King, sembra averci messo la firma: compare infatti anche ne Il Miglio verde e in Cuori in Atlantide), il giovane violinista Albert (Christopher Collet), il misterioso britannico Nick (Mark Lindsay Chapman), lo scrittore Jenkins (Dean Stockwell), l’insegnante Laurel (Patricia Wettig), lo squilibrato uomo d’affari Toomey (Bronson Pinchot). La piccola Dinah (Kate Maberly), non vedente, non riesce più a trovare la zia che si occupa di lei: i suddetti, insieme a pochissimi altri, sono infatti gli unici rimasti a bordo. Tutt’intorno a loro, l’aereo è vuoto, equipaggio e passeggeri scomparsi, i loro effetti personali –borse, portafogli, gioielli, ma anche parrucchini, protesi e peacemakers- abbandonati sui sedili. Presto i sopravvissuti si rendono conto che ciò che li distingue dagli scomparsi –sì, perché presto appare chiaro che non c’è alcuna spiegazione razionale all’accadimento- è il fatto che stavano dormendo profondamente quando è avvenuto il fenomeno. Fortunatamente per loro, Brian è in grado di pilotare l’aereo. Sfortunatamente per loro, l’aeroporto di Bangor in cui il volo viene dirottato è assolutamente e inspiegabilmente deserto. E i Langolieri stanno arrivando.
Si tratta, come comprenderete, di un B-movie per la tv perfettamente evitabile, con discutibilissimi effetti speciali e facilmente dimenticabile.
Molto più interessante è invece Secret Window, film del 2004 diretto e sceneggiato da David Koepp (sceneggiatore, tra le altre cose, di La morte ti fa bella, Panic Room, Angeli e demoni). La sceneggiatura del film e la trama del libro sono pressoché identiche fino a poco prima dell'epilogo, e dal momento che giocano tutto sulla perfetta e sublime costruzione dell’intreccio, fino a spazzare tutto via con l’imprevedibile rivelazione finale, purtroppo la visione dell'uno rovina la lettura dell'altro e viceversa.
Mort Rainey (Johnny Depp: non ha bisogno di presentazioni) è l’ennesimo scrittore disadattato uscito dalla penna di Stephen King. Reduce da un divorzio conseguente alla scoperta dei tradimenti dell’amata moglie Amy (Maria Bello), si è trasferito nella residenza in montagna per tentare di scrivere un nuovo romanzo. Questo finché alla sua porta non bussa John Shooter (John Tutrturro, Il grande Lebowski, Trasformers), campagnolo con forte accento del Mississippi, che lo accusa di avergli rubato racconto e di averlo pubblicato a suo nome. L’uomo non si accontenta delle spiegazioni di Mort, che gli assicura di aver pubblicato il suo racconto su rivista ben prima di quando Shooter affermi di aver scritto il suo, e intraprende una lunga e puntigliosa campagna di persecuzione.
Imperdibile soprattutto per i fan di Stephen King (personalmente ritengo Secret Window una delle migliori trasposizioni tratte dai suoi libri), e naturalmente per quelli di Johnny Depp - la sua interpretazione è meravigliosa.
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