Chi rimane sveglio invece sono tutte le persone che dall'altra parte, in una stanza di ospedale, le ruotano intorno con un solo imperativo categorico: farla svegliare. E se fosse proprio lei a non volersi svegliare? Da una parte, i pensieri e le visioni di una giovane donna in coma.
Dall'altra, la girandola di amici, parenti e familiari che si affollano sul guscio apparentemente vuoto della protagonista.
Un’opera struggente di Daniela Frascati, che esplora su un duplice binario la vita e ciò che di essa rimane.
Recensione
Nuda Vita è un romanzo, per così dire, doppio nel senso che si svolge su due binari paralleli: quello che coinvolge il viaggio in se stessa di Delfina in un mondo di sonno dal quale non vuole tornare e quello reale, in cui Delfina è solo un corpo in balia delle ansie e delle aspettative della madre, del fidanzato, dei parenti. Il romanzo alterna la narrazione di quanto accade intorno alla ragazza in coma alla descrizione delle sensazioni che attraversano il suo mondo interiore. Nel mondo reale il tempo scorre lineare e inesorabile, ogni azione è calcolata e organizzata da Fiore, la mamma di Delfina, che pretende di gestire la vita della figlia anche ora che è in coma e percepisce l'assenza e il rifiuto della figlia a tornare come una sfida alla sua autorità. Intanto invece Delfina è chiusa in un universo inconsistente dove il tempo non esiste e si trova a percorrere strade talvolta avvolte dal buio più denso e altre volte pericolosamente vicine al "limite".
Sono sottoposta al vuoto come un pendolo che nel vuoto trova la sua ineluttabile ragione, rapito dalla vibrazione che lui stesso genera e da cui è generato.
Tuttavia quello del coma non è il tema centrale del libro, è solo il punto di partenza per parlare di mille altri argomenti: il rapporto tra una madre asfissiante e una figlia all' apparenza troppo remissiva, il complicato contesto familiare, l' amore estremo e travolgente che la Frascati sa descrivere con grande abilità. Vero fulcro del romanzo però è la scissione tra mondo interiore e mondo corporeo che è anche il motivo per cui Delfina ha perso se stessa e non può ritornare alla vita:
Ma, io, non sono quel corpo. Più lo manipolano e credono di incrinarne l’involucro per portarmi fuori, e la paratoia che ci divide appare esigua e cedevole, tanto più sono lontana. Io non sono dove loro mi cercano.
E proprio questa frattura risulta, non solo la cifra caratterizzante, ma anche l' elemento di maggiore interesse del romanzo. Lo stesso linguaggio rispecchia questa dualità: intenso, concreto, strutturato nelle parti narrative diventa sfumato, rarefatto, quasi poetico quando si fa espressione in prima persona di Delfina.
L' unica cosa che mi ha lasciata perplessa di questo libro è stato il finale, a mio avviso, un po' troppo frettoloso. Daniela Frascati mi aveva sorpreso per la sua imprevidibilità, per l' originalità dei suoi fulmen in cauda ma in questo l' elemento finale mi appare troppo in contrasto col resto della narrazione, come se stonasse. Detto questo, mi sento comunque di affermare che Nuda vita è un libro che va letto non solo per la raffinatezza dello stile ma soprattutto perché riesce a racchiudere la "Vita" e a farcene comprendere la potenza.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Nuda Vita
- Autore: Daniela Frascati
- Editore: Absolutely Free
- Data di Pubblicazione: 2011
- ISBN-13: 9788897057161
- Pagine: 152
- Formato - Prezzo: Ebook - 4,99 Euro
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