Recensione
Rullo di trombe e squillo di tamburi! Quella che mi sembrava una missione impossibile ha avuto un inaspettato riscontro positivo: trovare in mezzo alla fuffa di storielle pseudo-horror un romanzo degno di tale nome. Se spesso ci sentiamo dire che un libro non va giudicato dalla copertina, questo è una ennesima conferma della regola: il giovane efebo dalle labbra vermiglie che scruta l'incauto lettore con il suo unico occhio color acqua non ha nulla a che vedere con il mostro che rivelano le pagine del romanzo.
Il misterioso Lee Hunt ci regala un degno seguito di quello che fu il "Dracula" di Bram Stoker, senza cadere nel banale né facendo il verso al grande maestro. La sua storia si dipana su due binari che scorrono paralleli e che hanno un punto in comune: l'omicidio brutale di un soldato di colore. Al giorno d'oggi, durante uno scavo, l'archeologa Carrie Norton rinviene il cadavere perfettamente conservato del soldato: per ordine del proprietario del terreno, si trova alle prese con l'indagine di un omicidio commesso centocinquant'anni addietro. Viene affiancata da un burbero detective ghiotto di junk food e da un agente di colore che sembra il solito pivello ma che in realtà nasconde doti inaspettate.
Centocinquant'anni prima, la giovane figlia di Van Helsing sbarca nella Grande Mela all'inseguimento dell'assassino del padre, il conte Draculia: qui si imbatte in un'investigatrice della Pinkerton molto particolare che la condurrà in un dedalo di misteriose morti violente, di cui quella del soldato farà parte.
Il narratore strizza l'occhio ai grandi autori, citando Shakespeare, Twain, Stoker e perfino la Rice, cui bonariamente si riferisce citando un "lontano cugino" proprietario di una piantagione di New Orleans.
Storie nella storia, nella Storia: sullo sfondo della guerra civile e delle rivolte di New York, i cui esiti si ripercuotono fino ai giorni nostri, le vicende dei protagonisti sfiorano più o meno direttamente quelle di grandi del passato, con risvolti inaspettati e talvolta spassosi.
Un ventaglio di personaggi originali prende vita tra le pagine del romanzo, ciascuno ben delineato, qualcuno con tratti bizzarri che però non scadono nella barzelletta. La trama noir si amalgama senza intoppi con l'horror, il sangue scorre a fiumi ma senza eccedere, passato e presente si alternano senza che l'uno tolga la scena all'altro.
È una lettura avvincente, con l'unica grande pecca del finale, che pretende di risolvere in una facciata quanto narrato nelle precedenti 276 pagine: finale per di più aperto in modo abominevole, con protagonisti spariti nel nulla e un sottinteso melenso che sarebbe stato meglio evitare.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Il vampiro di New York
- Titolo originale: The Vampyre of New York
- Autore: Lee Hunt
- Traduttore: Leonardo Leonardi
- Editore: Newton Compton Editori
- Data di Pubblicazione: 2011
- Collana: Newton Pocket
- ISBN-13: 9788854124332
- Pagine: 278
- Formato - Prezzo: brossura - 4,90 euro in promozione
Pensavo fosse una boiata assurda O_O non mi fido molto della Newton Compton
Malitia, nemmeno io mi fidavo molto ma mi sono piacevolmente ricreduta :-)
interessante... mi sa che lo aggiungo in lista...