Recensione
Firdaus è la protagonista di questo romanzo breve di una delle maggiori scrittrici egiziane. La narratrice è una donna, una psichiatra, che racconta di aver incontrato in carcere Firdaus, la protagonista del romanzo, una donna condannata a morte per aver ucciso un uomo, poco prima che la condanna venisse eseguita.
Stando alle dichiarazioni dell'autrice, si tratta di una storia vera, raccolta dall'autrice-narratrice nella prigione di Qanatir nel 1974, negli anni in cui, dopo essere stata sollevata dal suo incarico presso il Ministero della Sanità nel 1972 a causa della sue idee femministe, lavorava come ricercatrice nel campo delle nevrosi femminili all'Università del Cairo. In seguito, nel 1981, l'autrice stessa sperimentò il carcere (scontò un anno di prigione per le sue idee non gradite nell'Egitto di Sadat). Fu qui che nacque l'idea di scrivere questo romanzo breve, partendo dagli ultimi incontri con Firdaus pochi mesi prima della sua esecuzione.
Più che un romanzo, Firdaus è un grido di dolore e un pugno nello stomaco. Il libro si legge tutto d'un fiato. Le violenze a cui Firdaus è vittima cominciano dalla tenera età, quando i genitori la costringono a sottoporsi al crudele rituale dell'infibulazione, e proseguono come una catena ininterrotta fino alla fine dei suoi giorni. Malgrado la miseria che la circonda, fin da bambina la protagonista non smette mai di credere e di lottare per il suo riscatto. Alla morte della madre, viene mandata da uno zio al Cairo, dove può studiare e a scuola è una delle migliori alunne. Successivamente viene mandata in un collegio, dove può continuare i suoi studi fino al diploma, ma è costretta ad accettare un matrimonio combinato dalla famiglia con un anziano ricco, che la vorrebbe docile e sottomessa. Ma Firdaus si ribella e preferisce correre il rischio della propria libertà fino in fondo, fino al tragico epilogo. La militanza politica in nome degli ideali del socialismo, abbracciata con entusiasmo dalla protagonista, si conclude con l'ennesima cocente delusione (la medesima che colpì tutta la generazione di scrittori ed intellettuali egiziani che avevano animato la scena letteraria in Egitto verso la fine degli anni '60 e che si era raccolta intorno alla rivista letteraria Galleria 68').
Questo romanzo breve è purtroppo ancora attualissimo, perché mette il dito nella piaga (in nessun paese al mondo può essere concepita o realizzata una democrazia senza le donne). Ma anche senza il pretesto dell'attualità, Firdaus, in tutta la sua crudezza drammatica, è uno dei migliori romanzi arabi, oltre che un grande successo internazionale, e può già meritatamente fregiarsi del titolo di "classico".
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Firdaus
- Titolo originale: Woman at point zero
- Autore: Nawal al Sa'dawi
- Traduttore: Silvia Federici
- Editore: Giunti
- Data di Pubblicazione: 2001
- Collana: Astrea Pocket
- ISBN-13: 9788809045415
- Pagine: 160
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 5,90
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