22 marzo 2011

I dolori del giovane Walter - Luciana Littizzetto

“Il body scanner degli aeroporti è un problema per la privacy. Per le donne passi, più o meno le jolande si somigliano. Ma per i maschi no. Per chi c'ha un walterino sarà un disastro, dovrà stare col suo bel tappo di spumante alla vista di tutti. Solo quelli che hanno un cormorano al posto del walter faranno un figurone. Li vedremo entrare a passi lunghi e bacino in avanti chiedendo alle addette: ‘Che ne dici, amore, di quest'arma di distruzione di massa?’” Da quando Luciana Littizzetto racconta le loro avventure in “Che tempo che fa”, su Rai Tre la domenica sera, il walter e la jolanda sono diventati personaggi quasi reali nell'immaginario degli italiani, simpatici e familiari come due rassicuranti vecchietti del piano di sopra. A fare da sfondo alle loro epiche gesta, le notizie “slandre, loffione e smorfie”, cioè i fatti di cronaca e di politica che grazie alla loro bizzarria scatenano la fantasia comica più divertente d'Italia. Fra commenti salaci alle leggi “turbo- pirla” e alle uscite “balenghe” della classe politica, la penna di “Lucianina” continua a sgorgare inchiostro di puro umorismo.

Recensione

Della Littizzetto "scrittrice" avevo letto in precedenza Sola come un gambo di sedano, che mi era sì piaciuto ma non così tanto da affrontare anche gli altri suoi libri: questo mi è stato consigliato in un gruppo di lettura aNobiiano e volentieri l'ho accettato. Lettura leggera e divertente, ma non brilla in modo particolare.

Lucianina, come la chiama Fabio Fazio, in televisione dà il meglio di sé: arguta, tagliente, irriverente. Adoro le sue metafore, semplici eppure di grande effetto. Sulla carta invece non rende: un testo per la televisione è tutt'altra cosa di un brano da leggere e proprio questo è il grande neo dei libri della Litti.

Ogni capitolo è una gag che immancabilmente riprende qualcosa di già detto: per i fan di Che tempo che fa? è semplice capire i nomignoli affibbiati a politici o altri personaggi e se alcuni sono riconoscibilissimi nonostante le storpiature, altri restano oscuri, rendendo incomprensibili le battute a loro riferite. Spesso e volentieri, durante lo svolgimento del discorso ci si imbatte in voli pindarici che hanno dell'assurdo: si parte dagli assorbenti femminili anti-caldo, si passa per le ascelle a carta vetrata per finire con le bottigliette di thè freddo. E se un legame tra i primi due si può anche capire, il terzo elemento ci sta proprio come i cavoli a merenda.

La scrittura non è altro che una trascrizione di noti sketch, che è un controsenso nell'era di Youtube e i-Pad: se acquisto un libro è perché voglio leggere, non trovarmi un surrogato di programma televisivo.

Certo, se si vuole rilassarsi e fare qualche risata di gusto, I dolori del giovane Walter riesce nell'intento. Capitoli brevi da leggere come pillole di allegria, sono come le ciliegie, uno tira l'altro, e in poco tempo si arriva all'ultima pagina. Qualcosa resta impresso, molto si perde nel tempo di una risata. La Litti che preferisco è quella televisiva, decisamente più efficace e brillante che nella versione trascritta.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: I dolori del giovane Walter
  • Autore: Luciana Littizzetto
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione: novembre 2010
  • Collana: Biblioteca Umoristica Mondadori
  • ISBN-13: 9788804598145
  • Pagine: 200
  • Formato - Prezzo: Brossura - 18,00 Euro

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