9 febbraio 2011

Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop - Fannie Flagg

Vero e proprio caso editoriale, presenza stabile nelle classifiche dei best seller americani per oltre nove mesi, Pomodori verdi fritti al caffé di Whistle Stop è un piccolo capolavoro che molti lettori hanno scoperto e amato anche grazie all'omonimo fortunato film degli anni Novanta. Coniugando uno humour irresistibile alla rievocazione struggente di un mondo che non c'è più, Fannie Flagg racconta la storia del caffé aperto in un'isolata località dell'Alabama dalla singolare coppia formata da Ruth, dolce e riservata, e Idgie, temeraria e intraprendente. Un locale, il loro, che è punto di incontro per i tipi umani più diversi e improbabili: stravaganti sognatori, poetici banditi, vittime della Grande Depressione. La movimentata vicenda che coinvolge Ruth e Idgie, implicate loro malgrado in un omicidio, e la tenacia che dimostrano nello sconfiggere le avversità, donano a chiunque segua le loro avventure la fiducia e forza necessarie per affrontare le difficoltà dell'esistenza.

Recensione

Raramente, ormai, mi prende la frenesia del libro da finire a tutti i costi, quel romanzo che sei costretto a tenere a distanza per resistere alla tentazione di terminarlo in un solo giorno. Ed è ciò che mi è successo con Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop.

Il romanzo è stato un vero e proprio caso editoriale all'inizio degli anni Novanta, complice soprattutto la trasposizione cinematografica non certo fedelissima, che tuttavia ha un'anima propria tanto che non saprei decidere quale delle due versioni sia migliore.

Attenti, uomini: vi presenteranno Pomodori verdi fritti come una storia d'amore e sarete tentati dal tenervene alla larga; la scrittura è senza dubbio molto femminile, non so se mi spiego, e non dubito che sarà particolarmente apprezzata dalle donne, ma voi non correte il rischio di perdervi un bel romanzo solo perché il marketing punta alla fascia femminile per vendere più copie: la storia d'amore, più raccontata che vissuta, è solo uno degli ingredienti (è il caso di dirlo) di un emozionante romanzo che restituisce -smussando gli angoli- le atmosfere dell'Alabama a cavallo tra gli anni Venti-Trenta, ancora sconquassata dagli strascichi dell'abolizionismo.

La storia, in realtà, non procede cronologicamente, ed è suddivisa in due piani temporali; nel 1985, alla casa di riposo Rose Terrace, la grassa e pavida Evelyne Couch in visita alla suocera fa la conoscenza di Virginia Threadgoode, che tornerà a trovare settimanalmente. Evelyne è imprigionata tra il desiderio di una vita più vivace per cui si sente ormai troppo vecchia e l'inerzia in cui si trascina attraverso un matrimonio insoddisfacente. Gli incontri settimanali con quella che a prima vista le era sembrata solo una vecchia svitata diventano per lei le uniche occasioni di distrazione: la solare Virginia vive con entusiasmo nei suoi ricordi, ed Evelyne inizia anche lei a rifugiarvisi per sfuggire al grigiore di una vita ormai divenuta insopportabile.
Virginia, detta Ninny, trascorse la sua gioventù nel minuscolo paesino di Whistle Stop, ospitata da una famiglia adottiva d'eccezione: cresciuta sotto l'ala protettrice dei generosissimi coniugi Threadwoode, di cui sposò in seguito uno dei figli, Ninny ricorda con fervore le spregiudicatezze di Idgie, ardita e intraprendente, un vero e proprio spirito libero in grado di conquistare chiunque. Figlia dei coniugi Threadwoode, generosa come il padre e calorosa come la madre, Idgie diviene un maschiaccio per essere cresciuta in adorazione del fratello Buddy, tra la vergogna delle sorelle e il gran divertimento dei fratelli. L'angelica e bellissima Ruth, catechista giunta a Whistle Stop in un momento tragico per la famiglia Threadwoode, prorompe come un fulmine nella vita di Idgie, che si innamora istantaneamente di lei. Ruth, pur ricambiandola, si costringe a tornare in Georgia per sposare il fidanzato. Nessun mistero, fin dalle prime pagine, su quale sarà l'esito della loro storia: Ruth tornerà sotto il tetto dei Threadwoode e vivrà con Idgie gestendo il caffè da loro aperto presso la fermata del treno. Sono loro le protagoniste (anche se non indiscusse, perché qua e là i riflettori le abbandoneranno in favore di altri personaggi) del secondo piano temporale, che copre gli anni '20-'60 in ordine non cronologico, seguendo gli aneddoti raccontati dall'anziana Virginia a Evelyne. La narrazione è pertanto spezzata in brevi capitoli che saltano da un piano temporale all'altro, framezzati anche da bollettini settimanali del giornale di Whistle Stop, e di tanto in tanto di altre cittadine cardine della storia.
Evelyne farà dell'immagine di Idgie un modello per resistere alle piccole avversità della vita e per superare le proprie debolezze. Se Idgie è un personaggio indimenticabile nella sua vividezza, lo stesso non si può dire di Ruth, che sbiadirà gradualmente dalle pagine del romanzo lasciando di sé un ben magro ricordo; sono altri i tipi umani che rimarranno impressi al lettore: Buddy, l'affascinante fratello di Idgie; Sipsey, la superstiziosa governante di casa Threadwoode che mise al mondo tanti bambini; Big George, l'enorme figlio da lei adottato e cresciuto, il braccio destro (e anche il sinistro) di Idgie e Ruth; il brutale Frank, ben occultato sotto gli abiti da uomo perbene; il piccolo Trump, dal braccio monco; e ancora molti altri i personaggi che affolleranno il caffè di Whistle Stop.

Il romanzo glissa sugli aspetti meno romantici del periodo storico: si accenna agli scontri razziali e al Ku Klux Klan, ma di fatto, sebbene non tutti i cittadini gradiscano che Idgie serva indiscriminatamente a bianchi e negri, non vi è un solo scontro violento e i membri del Ku Klux Klan sembrano bambini travestiti ansiosi di mostrare le maschere e poi fuggire. Se la Storia si fosse svolta così come nell'idilliaco mondo costruito da Fannie Flagg, il mondo si sarebbe risparmiato un gran bel periodo nero. Inoltre, nessuno trova mai anche solo lontanamente insolita la relazione tra le due donne, come se l'omosessualità nell'Alabama degli anni Venti fosse perfettamente integrata e anzi incoraggiata. Personalmente, non gradisco molto le idealizzazioni, ma comprendo che possano piacere a chi non aspetta altro che fuggire dalle brutture di questo mondo e dunque desideri non trovarle anche nei libri.

Quanto allo stile di Flannie Flagg, obiettivamente non è nulla d'eccezionale, ma riesce a essere realmente scorrevole senza privarsi di un buon lessico. Se cercate un ottimo libro, Pomodori verdi fritti non fa per voi; se invece cercate un romanzo distensivo di buona qualità, ve lo consiglio caldamente.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop
  • Titolo originale: Fried Green Tomatoes at the Whistle Stop Cafe
  • Autore: Fannie Flagg
  • Traduttore: O. Crosio
  • Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • Collana: Narrativa
  • ISBN-13: 9788817042024
  • Pagine: 363
  • Formato - Prezzo: Brossura - 9,90 Euro

3 Commenti a “Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop - Fannie Flagg”

  • 9 febbraio 2011 alle ore 09:54
    chechi says:

    io ho visto il film ed era molto bello!

  • 9 febbraio 2011 alle ore 14:31
    Pythia says:

    La Flagg ha l'onore di avere un posticino speciale tra i miei libri preferiti (che riempiono un'intera libreria Bil*ly, ma vabbè). A suo modo sa essere avvincente ma allo stesso tempo infonde un senso di tranquillità che persiste anche dopo aver chiuso il libo. Leggere i suoi romanzi mi fa venire voglia di trasferirmi seduta stante in uno di quei piccoli paesini dell'America, dove tutti si conoscono e dove puoi uscire di casa anche senza chiudere a chiave la porta. E ogni volta che finisco una storia sono un po' triste perché ho la stessa nostalgia di quando sei appena tornato dalle vacanze e già ti mancano i nuovi amici.
    "Pomodori..." mi è piaciuto molto e ho apprezzato pure l'adattamento cinematografico - ma è meglio il romanzo!

  • 9 febbraio 2011 alle ore 14:56
    sakura87 says:

    Appena ho un po' di tempo scrivo un articolo paragonando il film al libro =) finché li ho entrambi freschi...

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