Recensione
"Non possiamo liberarci con la ragione della nostra fondamentale irrazionalità. Possiamo soltanto imparare l'arte di essere irrazionali in modo ragionevole."
Ultima e matura opera di Aldous Huxley, L'Isola è un classico romanzo del genere utopistico, classico già nella scelta dello stesso titolo: quale immagine migliore dell'isola?
Pubblicato appena prima della morte dell'autore, scritto parzialmente sotto gli effetti della mescalina, pensato come ad una risposta alla buia distopia de Il mondo nuovo, L'isola è, in realtà, un saggio travestito da romanzetto. Ignoro il resto della produzione di Huxley e soprattutto il suo celebre capolavoro, cui questo romanzo, appunto, vuole rispondere, in ogni caso mi è parso forzato e fin troppo artificioso. Se forti e chiari sono i contenuti "saggistici", non altrettanto si può dire della trama: tutto il materiale narrativo (la vita del protagonista prima del suo naufragio, le relazioni fra i vari personaggi, i giochi di potere e quant'altro) appaiono uno scarsamente efficace riempitivo, che cerca di mantenere fino alla fine l'illusione di avere davanti un romanzo e non un saggio. E' un romanzo che, praticamente, non ha storia: oltre alla progressiva e schematica scoperta della vita sull'isola non si può citare altro. E lo stesso sviluppo del protagonista, che raggiunge il culmine alla fine, in un capitolo decisamente visionario, appare slegato dal contesto e incoerente: Will, insomma, alla fine raggiunge l'illuminazione solo perché l'autore ha deciso di trattare nel penultimo capitolo determinati temi.
Anche lo stile non aiuta a mantenere l'illusione scenica. Non so fino a che punto si possa puntare il dito sulla traduzione, ma stilisticamente mi è sembrato un romanzo immaturo, assolutamente slegato dal suo contesto storico: per il linguaggio utilizzato, soprattutto, mi sembra assurdo si tratti di un romanzo americano degli anni Sessanta, sembra molto più antico.
Cosa rimane, dunque? Rimane l'ottima caratterizzazione di un'utopia, che ha saputo riunificare arte scienza e religione, un'utopia forse non perfetta (come suggerisce il finale), e che oggi, però, sembra aver fatto il suo tempo.
P.S. Se proprio dobbiamo dirla tutta... L'isola, un'utopia, buddhismo, filosofia, scienza, misticismo e misteri... scusate, ma io preferisco Lost!
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: L'isola
- Titolo originale: The Island
- Autore: Aldous Huxley
- Traduttore: B. Oddera
- Editore: Mondadori
- Data di Pubblicazione: 1998
- Collana: Oscar scrittori moderni
- ISBN-13: 9788804455585
- Pagine: 402
- Formato - Prezzo: Brossura - 10,00 Euro
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