Rieccoci a voi con la seconda parte del nostro vademecum che dovrebbe aiutarvi (almeno così speriamo) a districarvi nella spinosa questione dei regali di Natale.
Nel post precedente abbiamo trascurato (ahinoi!) le mamme. Per quelle mamme che amano i classici e al tempo stesso si appassionano ai gialli proponiamo Orgoglio e preveggenza o: Una verità universalmente riconosciuta di Carrie Bebris, una simpatica rivisitazione del capolavoro di Jane Austen in cui Elizabeth e Darcy, sposi novelli, mettono da parte i loro progetti di luna di miele per aiutare Caroline Bingley, anch'essa novella sposa e vittima di inspiegabili e pericolosi incidenti. Se invece avete una mamma un po' psicologa, a cui piace approfondire il rapporto madre-figlia suggeriamo La ballata di Iza di Magda Szabò, regalo perfetto per e da mamma e figlia. Questo piccolo libro indaga sul rapporto da sempre conflittuale tra madre e figlia, dimostrando come nel tempo questo può trasformarsi, ribaltandone completamente i ruoli, e come anche dietro una figlia perfetta possa celarsi una vera "carnefice".
Altra categoria spinosa:colleghi, amici, varie ed eventuali. E qui ci sbizzarriamo: Uomo impotente cercasi per serena convivenza di Gaby Hauptmann per l'amica sempre alle prese con una storia incasinata. Mi ricci! l'amore ai tempi del T9 di Alessandro Baronciani, per ggiovani e meno ggiovani alle prese con le moderne tecnologie. Per le trentenni in crisi mistica consigliamo Apro gli occhi e ti penso di Jenny Colgan. E per l'uomo che non deve chiedere mai -perché gli viene chiesto fin troppo- Magari ti chiamo di Nancy Sparling. Per gli amici ipocondriaci il classico Malato immaginario di Moliére, o La coscienza di Zeno di Italo Svevo, o ancora il tematico attuale L'ipocondriaco di Robert Neuburger e Dupin De Lacoste Gilles.
Qualche libro da regalare solo a parenti e amici con un contratto a tempo indeterminato, il che in effetti restringe parecchio il range visti i mala tempora che currunt: se l'Italia piange leggendo Il mondo deve sapere di Michela Murgia - dal quale per inciso è stato tratto un vero capolavoro di Virzì, "Tutta la vita davanti', gli Stati Uniti non ridono certo a sentire i racconti tragicomici di Iain Levison in Ammazzarsi per sopravvivere, un diario degli insuccessi lavorativi di un giovane, o quasi, laureato in lettere, che la fame di lavoro spinge a vagare da New York attraverso le sconfinate praterie del Midwest fino al gelo artico dell'Alaska, in cerca di lavori sempre più faticosi e meno pagati. Rispetto a lui i dolori della giovane assistente Lauren Weisberger ne Il diavolo veste Prada, angariata e torturata da una sadica direttrice di un giornale di moda modellata sulla figura tristemente nota di Anna Wintour, sembreranno ai destinatari del regalo tutte rose e fiori. E poi NYC è sempre NYC!
Infine, se ancora non fosse chiaro che lavorare non rende necessariamente liberi, raccomandiamo -specie per quanto riguarda il campo tecnologico- il diario di un gruppo di workaholics programmatori al servizio del dio Microsoft, dal significativo titolo di Microservi, di Douglas Copland; mentre per il settore del terziario si consiglia Studio illegale di Duchesne: come sopravvivere a una torma di avvocati milanesi scatenati. E poi questi ultimi due in particolare racchiudono anche un orizzonte di redenzione: dalla schiavitù del lavoro si può guarire. E magari Natale è un buon momento per cominciare?!
Per gli amici/colleghi appassionati di storia, imperdibile La Patria, bene o male di Gramellini/Fruttero, una raccolta di 150 racconti pubblicati nei mesi scorsi dal quotidiano "La Stampa". L' intento degli autori, dichiarato già nella quarta di copertina, era di offrire un'infarinatura di storia d'Italia a tutti coloro che ne hanno perso memoria o non l'hanno mai avuta. O ancora: l'ultimo libro di Luciana Littizzetto, I dolori del giovane Walter: ovvero come le donne vedono gli uomini (e se stesse). Un libro versatile, per lei (ideale regalo per la migliore amica, all'insegna della solidarietà femminile) quanto per lui (laddove la comunicazione è difficile, anziché dirlo con i fiori, lasciate che sia la Littizzetto a parlare!).
Al destinatario di cui si sa poco o nulla invece suggeriamo Il paradosso terrestre di Marco Presta. Libro simpatico con dell'ottimo umorismo, regalo ideale per qualunque situazione.
All'amico rompiballe, infine, consiglieremmo XY di Veronesi: i soliloqui su psicanalisi e fede lo terranno per un bel pezzo a bada.
Segnaliamo infine, a mo' di bonus track, quei libri da regalare alle persone che odiamo dal profondo del cuore (ma a cui le circostanze ci costringono a fare un regalo) o che desideriamo ci disconoscano completamente: l'ultima appassionante fatica di Bruno Vespa, L'amore e il potere. Oppure il romanzo del nuovo talento letterario(!) Daria Bignardi, Non vi lascerò orfani. O ancora (ma dovete odiarlo davvero per avere il coraggio di regalare questa cosa): Il vittorioso. Confessioni del direttore che ha inventato il gioco delle copie, raccolta di riflessioni di Vittorio Feltri.
E, naturalmente, la chicca finale: pianterete il/la vostro/a partner in maniera chiara e definitiva a gennaio, e volete anticipare il messaggio? Per Natale regalategli/le una copia di Fra le tue braccia, il libro di poesie di Sandro Bondi. Se non vi molla prima lui/lei, dovrebbe già iniziare a recepire...
Lo staff del Ghetto vi saluta con affettuosi auguri di Buon Natale!
XD Oddio, la parte finale é troppo bella. Un libro di poesie di SANDRO BONDI, non é possibile! Se decido di divorziare da mia moglie so già cosa devo fare :-P