15 novembre 2010

XY - Sandro Veronesi

Un albero ghiacciato, di un rosso vivo, pulsante, intriso di sangue. E' la prima immagine che appare a Don Ermete, Zeno e Sauro. Una strage indicibile si è consumata ai piedi di quell'albero e solo una prodigiosa nevicata ha lenito l'orrore di quegli unidici corpi straziati da undici cause di morte diverse, avvenute contemporaneamente, in un lampo. I quarantadue abitanti di Borgo San Giuda, travolti dall'onda d'urto di quel massacro, si ritrovano al centro del mondo mediatico. Semplici testimoni del male, diventano i protagonisti dimenticati di questa storia, e tutti insieme scivolano nella follia. Don Ermete non può abbandonare la sua gente e insieme a Giovanna Gassion, giovane psichiatra dell'Asl in fuga da un amore finito, cercherà in tutti i modi di mettere in salvo quel mondo di poche anime perse e mute, che sembrano lontanissime ma che in realtà siamo noi.

Recensione

I protagonisti sono Giovanna Gassion, una professionista mancata dello sci e ora psichiatra dell'Asl, a cui si è riaperta, nel sonno e in maniera inspiegabile, una cicatrice vecchia di quindici anni, e Don Ermete, parroco di Borgo San Giuda, il paese nel quale è avvenuta una strage dalle modalità improbabilmente simboliche. Improvvisamente il piccolo paese alpino, che è sempre stato lontano dalla civiltà e a cui non arrivano nemmeno i segnali della radio e della tv, i cui abitanti costituiscono una sorta di gruppo sociale a sé stante, si ritrova al centro di un caso mediatico di proporzioni internazionali e questa improvvisa notorietà finirà per scoperchiare tutti i problemi rimasti celati dietro l'apparente tranquillità del piccolo borgo.

Veronesi ha una scrittura semplice ma al tempo stesso efficace che alterna nella narrazione i punti di vista dei due protagonisti principali (l'esposizione di Giovanna è messa al presente con frequenti discorsi diretti, mentre Don Ermete descrive tutto al passato, come fosse un diario). L'uso della prima persona alternata confonde abilmente la trama e nel primo centinaio di pagine porta al parossismo la curiosità del lettore. Poi però la trama prende una piega diversa e devia dall'indagine per entrare nel piccolo mondo di Borgo San Giuda e dei suoi abitanti, puntando più sui lati oscuri che ognuno di loro cerca di nascondere ma che la strage ha inevitabilmente tirato fuori. Vecchie ruggini e rancori mai sopiti vengono a galla prepotentemente e starà ai due protagonisti, simbolicamente un prete e una psichiatra, trovare il bandolo della matassa di un inverosimile evento tragico che metterà a dura prova sia la scienza che la fede.

XY è un libro volutamente spiazzante e illogico. Mi ha ricordato, alla lontana, "Twin Peaks", con un'indagine su una tragedia avvenuta in un piccolo paesello abitato da persone "apparentemente normali" che poi tanto normali non sono. Veronesi è bravo nel tenere alta l'attenzione, insinuando continuamente il dubbio nel lettore. Di contro per quanto possa essere bravo con le parole e con le spiegazioni tecniche sia psicologiche che teologiche, non è riuscito a nascondere la sensazione che, man mano che si va avanti nella lettura, a conti fatti ci sia molto più fumo che arrosto e che nemmeno lui sappia precisamente dove voglia andare a parare con la storia, finendo per arrivare ad un finale irrisolto che lascia con l'amaro in bocca.

Giudizio:

+3stelle+ (e mezzo)

Dettagli del libro

  • Titolo: XY
  • Autore: Sandro Veronesi
  • Editore: Fandango libri
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • ISBN-13: 9788860441812
  • Pagine: 394
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 19,50

4 Commenti a “XY - Sandro Veronesi”

  • 17 novembre 2010 alle ore 11:54
    Anonimo says:

    ma dove voleva andare a parare? se si chiamava Sandro Comignoli non glielo pubblicavano mai..anzi lo deridevano

  • 29 dicembre 2010 alle ore 14:58
    Anonimo says:

    Finito di leggere, delusione totale. Va beh, un giallo non è, ma cos'è? Psicologia spicciola, termini tecnici, dialoghi che non portano a nulla, un reparto di psichiatri a cielo aperto. e allora?
    Un libro che sembra il PD, nè carne nè pesce, che non decide mai.

  • 17 febbraio 2011 alle ore 17:57
    Anonimo says:

    Bello..a parte il finale che davvero lascia con l'amaro in bocca.. Peccato perchè la trama era buona..

  • 26 aprile 2011 alle ore 20:16
    Anonimo says:

    trama buona ma nient'altro..il finale a discrezione del lettore mi ha lasciata con l amaro in bocca..

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