Recensione
L'autore stesso definisce questo suo racconto "un atto d'amore per un artista": atto insolito nel suo proporsi come punto di vista "giallo" sulla tragica morte di Van Gogh. Con una scrittura fluida e piacevole, che presenta però il neo degli eccessivi puntini di sospensione e dei corsivi pedanti, Zamboni ricostruisce il retroscena ancora oggi senza certezze del suicidio dell'artista.
L'io narrante è un anonimo francese che diventa amico di Theo Van Gogh e, dopo la sua morte avvenuta poco dopo quella del fratello, si improvvisa investigatore per dare pace alla vedova ma soprattutto a sé stesso. Recatosi ad Auvers-sur-Oise nella locanda che ha visto spirare Vincent, cerca di conquistarsi la fiducia dei locandieri per poter parlare con la loro figlia, forse l'unica testimone dei tragici momenti del suicidio: Adeline era solita accompagnare il pittore nelle sue uscite en plein air e per almeno due volte aveva posato per un ritratto.
I flashback diluiscono la narrazione del presente, cupa come la stanza in cui si svolge la scena principale del colloquio tra il narratore e Adeline, e riportano a una Parigi altrettanto cupa che ha ben poco di quelle luci sfavillanti che siamo soliti immaginarci. Ovunque si respira l'angoscia di Theo preoccupato per quel fratello strano e geniale, che contagia l'amico anonimo fino a trascinarlo nella sua stessa disperazione.
Con proprietà e senza luoghi comuni, Zamboni dà una voce sentita e sincera a quelle teorie che non credono al suicidio di Van Gogh, un "cold case" che prende i colori violenti e le linee contorte delle tele dell'artista olandese. L'invenzione, la licenza poetica che si prende l'autore, è ben congegnata e seppure la chiave del mistero si possa intuire ben prima della fine resta comunque la sorpresa di trovarsi di fronte a un nonsense, alla tragica ironia del destino.
Isolato come racconto a sé è un gioiello: non banale, profondo, sentito e coinvolgente. A mio parere, la scelta di accompagnarlo a una prefazione, un'introduzione, delle precisazioni che l'autore stesso scrive di non essere solito fare, una postfazione, un glossario e un cd con tanto di spiegazioni mi sembra eccessiva: mai come in questo caso il troppo stroppia.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: L'ultimo quadro di Van Gogh
- Autore:Alan Zamboni
- Editore: Infinito Edizioni
- Data di Pubblicazione: 2010
- Collana: Grandangolo
- ISBN-13: 9788889602737
- Pagine: 141
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 15,00
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