Recensione
Poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1946, in una base dell’esercito americano atterra un oggetto volante insolito che, per quel che ne si sa, potrebbe anche appartenere ai tedeschi. L'essere che ne scende, dall'aspetto indubbiamente umano ma dai bizzarri costumi, asserisce di essere un alieno di nome Tachyon (che in realtà è l'abbreviazione del suo lungo nome) e di venire per mettere in guardia la Terra: il Wild Card, portato da scienziati del pianeta Takis per testarlo sugli esseri umani, risulta disperso a causa dello scontro che ha ingaggiato con i suoi simili per impedire loro una simile barbarie.
Il Wild Card è un virus che agisce a livello genetico: può rimanere allo stato latente oppure agire sul DNA dell'organismo ospite causando varie conseguenze; alcuni degli infetti, i più, muoiono immediatamente e in modo atroce; altri, i Joker, subiscono mutazioni immediate che li trasformano in orrendi freaks più o meno umanoidi; pochi di loro, infine, gli Aces, sviluppano poteri tra i più disparati. C'è chi consegue la levitazione a vari gradi di potenza, chi può passare attraverso le pareti, chi sviluppa capacità telecinetiche che variano dallo spostare una monetina al far volare un carrarmato; c'è chi può leggere nel pensiero, chi può influenzare gli umori, chi può prevedere il futuro. Il virus affetta la popolazione americana in varie ondate, e ci sono testimonianze della sua diffusione oltreoceano; questo primo volume copre i decenni '50-'80, ripercorrendo varie fasi della storia politica e culturale americana opportunamente riviste in chiave fantascientifica-urban fantasy.
Formulare un giudizio su un'antologia a cui hanno lavorato circa tredici autori diversi è, comprenderete, difficoltoso. Diverso è il livello di ognuno di loro, diverso il taglio del racconto: alcuni si mantengono nell'ambito del privato, presentando normali cittadini americani che in un dato momento della loro vita sviluppano il virus, ma i più sono smaccatamente politici, e si concentrano sulle feroci repressioni degli Aces filocomunisti (o semplicemente sospettati di esserlo), sul loro impiego 'per il bene della nazione', sul nuovo ruolo sociale dei Jokers che sono diventati, naturalmente, la nuova feccia della società americana; copevoli soltanto di aver sviluppato orrende mutazioni, sono stati relegati all'interno di un nuovo ghetto, Jokerville (la nuova Harlem), di fatto zona franca priva di leggi, squallida e sporca, povera e traviata, senza che il governo tenti in alcun modo la loro tutela o integrazione. I racconti s’intrecciano a vari livelli, presentando più facce della stessa moneta o recuperando personaggi precedentemente nominati (il Dottor Tachyon, tanto per nominarne uno, rimasto sulla Terra in aiuto degli infettati), sviluppandoli maggiormente o mostrando la loro sorte diverso tempo dopo la loro prima apparizione.
Tutti i racconti variano tra le trenta e le sessanta pagine: né troppo brevi da concludersi indegnamente, né troppo lunghi da annoiare. L’antologia, inoltre, è divisa in sezioni frammezzate da intermezzi usciti direttamente dalla penna di George Martin, che ha anche scritto uno dei racconti più lunghi (non uno dei migliori, ahimè) di questo primo capitolo della saga, nonché Prologo ed Epilogo: articoli di giornale, estratti da conferenze, testimonianze registrate, il tutto a rendere l’universo di Wild Card il più realistico possibile.
Non è nulla di particolarmente originale, né un capolavoro della letteratura: i debiti ai fumetti americani, soprattutto a X-Men (naturalmente) si sprecano, ma è un esperimento interessante e una lettura che, se si chiudono entrambi gli occhi sui molti refusi dell’edizione Rizzoli, risulta dilettevole e gustosa.
Tra gli autori del primo volume dell’antologia, oltre al già citato Martin, figurano Howard Waldrop, Walter Jon Williams, Melinda M. Snodgrass, David D. Levine, Lewis Shiner, Victor Milàn, Edward Bryant, Leanne C. Harper, Stephen Leigh, Carrie Vaughn e John J. Miller.
Un po’ di storia su Wild Cards:
L’antologia, come narrato da Martin nell’Epilogo al primo volume, nasce da una sessione di gioco a SuperWorld (una sorta di Dungeons&Dragons versione Urban Fantasy) di George R.R. Martin con altri colleghi scrittori. Tra il 1985 e oggi sono usciti numerosi volumi, tutti curati da Martin, ma non tutti contenenti un suo contributo:
- Wild Cards I (1987)
- Wild Cards II: Aces High (1987)
- Wild Cards III: Jokers Wild (1987)
- Wild Cards IV: Aces Abroad (1988)
- Wild Cards V: Down & Dirty (1988)
- Wild Cards VI: Ace in the Hole (1990)
- Wild Cards VII: Dead Man's Hand (1990)
- Wild Cards VIII: One-Eyed Jacks (1991)
- Wild Cards IX: Jokertown Shuffle (1991)
- Wild Cards X: Double Solitaire (1992)
- Wild Cards XI: Dealer's Choice (1992)
- Wild Cards XII: Turn of the Cards (1993)
- Wild Cards: Card Sharks (1993) (Book I of a New Cycle trilogy)
- Wild Cards: Marked Cards (1994) (Book II of a New Cycle trilogy)
- Wild Cards: Black Trump (1995) (Book III of a New Cycle trilogy)
- Wild Cards: Deuces Down (2002)
- Wild Cards: Death Draws Five (2006)
- Wild Cards: Inside Straight (2008) (Book I of the Committee triad)
- Wild Cards: Busted Flush (2008) (Book II of the Committee triad)
- Wild Cards: Suicide Kings (2009) (Book III of the Committee triad)
- Wild Cards: Fort Freak (in uscita) (romanzo autoconclusivo)
Non si ha notizia, al momento, se la Rizzoli abbia acquistato i diritti per tutti i volumi o momentaneamente solo per il primo.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Wild Cards. Le origini
- Titolo originale: Wild Cards
- Autore: AA.VV. - Curato da George R.R. Martin
- Traduttore: Bentsik R., Benucci Serva A.
- Editore: Rizzoli
- Data di Pubblicazione: 2010
- Collana: HD
- ISBN-13: 9788817041188
- Pagine: 566
- Formato - Prezzo: Rilegato, sovraccoperta - 16,00 Euro
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