Recensione
Seconda regola del mago: le migliori intenzioni possono generare i danni più grandi.
Avevamo lasciato Richard Cypher, al termine del primo volume, in volo sul drago Scarlet con l’amata Kahlan, felice di aver impedito la distruzione del mondo per opera del mago Rahl e per aver scoperto in sé il modo di potersi congiungere alla sua innamorata senza essere assoggettato dai suoi poteri di Depositaria.
La saga è composta da undici volumi, quindi era prevedibile che la loro serenità non sarebbe durata a lungo, ma certo nessuno si sarebbe mai aspettato che il secondo libro iniziasse poche ore dopo la conclusione del primo, senza cioè un attimo di pace per gli sventurati protagonisti. Così è, invece: Zedd si ritrova nei Giardini della Vita con la scatola dell’Orden aperta e una strana pietra nera in mano, senza sapere cosa farne o come liberarsene. Ci vuole molta poca immaginazione per comprendere che questo è l’inizio di un nuovo pericolo: ben presto si scopre che Richard, consentendo a Rahl di aprire la scatola sbagliata per annientarlo, ha invece cacciato il mondo in un pericolo ben più grande, lacerando il Velo che separa il mondo dei morti da quello dei vivi, esponendo quest’ultimo alla minaccia del Guardiano. Per di più, a Richard non è concessa nemmeno una misera notte d’amore con la sua donna, perché diviene preda di insostenibili mal di testa, e prima che si possano celebrare le loro nozze presso il Popolo del Fango, giungono tre donne con un’inquietante offerta: Richard rischia di essere ucciso dai suoi mal di testa, chiara rivelazione che possiede il Dono del mago, se non imparerà a controllare i suoi poteri nascenti. Per farlo, dovrà recarsi nella lontanissima Tanimura, nel Vecchio Mondo, dove sorge la sede dell’ordine delle Sorelle della Luce, e indossare un collare che contenga i suoi poteri finché le Sorelle non gli avranno insegnato a usarli. Richard ha solo tre possibilità di accettare, ma dopo aver rifiutato le prime due e dopo essere stato marchiato dallo spirito di Darken Rahl, da lui inavvertitamente evocato, che rivela la nuova minaccia, Kahlan decide di spingerlo a ogni costo ad accettare l’ultima offerta, spezzandogli il cuore nonostante sappia quali patimenti l'uomo abbia passato indossando il collare di Denna.
Partito Richard con l’ultima Sorella, Kahlan non può fare altro che correre in cerca di Zedd.
Questa è solo una minima introduzione a tutte le nuove peripezie che Goodkind ha inventato per i suoi personaggi. C’è da dirlo, l’inventiva non gli manca di certo: gli episodi sono numerosi e diversificati, alcuni molto appassionanti e veramente ben narrati. Tanto per citarne uno, un lungo capitolo è dedicato alla descrizione di una città distrutta e saccheggiata da un esercito, con la minuta rappresentazione dei cadaveri e degli scempi che sono stati compiuti sugli abitanti. Altri sono dedicati agli scontri delle giovani reclute sopravvissute, guidate da Kahlan, per indebolire l’armata nemica.
L’evidente difetto di questo libro è la prolissità, soprattutto quella della parte iniziale: occorrono più di trecento pagine (per lo più inutili) per entrare nel vivo della narrazione. Superato il lunghissimo incipit, però, il libro ingrana improvvisamente e le centinaia di pagine centrali volano, fino alla gradevole conclusione che, nonostante ci troviamo appena all’inizio della saga, dona un finale chiuso al romanzo.
Diversamente dal primo volume, si riduce l’attenzione dedicata ai personaggi secondari (Chase, Zedd, Adie, Rachel) a favore dei due protagonisti, su cui adesso si può iniziare a formulare un giudizio (sia pure meramente soggettivo): da lettrice di un discreto numero di fantasy, posso dire che la continua ripetizione della bellezza dei protagonisti -specialmente lei- risulta oltremodo irritante. Sappiamo che lui è attraente e affascinante, ed è giustificabile, nella situazione in cui viene a trovarsi nel corso del libro (ossia in una sorta di maniero abitato da moltissime donne e pochi uomini) che lui possa venire a incarnare il maschio Alfa sospirato dall'intera comunità femminile. E' anche normale che venga sempre sottolineata la bellezza dei capelli di Kahlan, in un mondo dove la loro lunghezza riflette lo status sociale. Ma che venga ribadito di continuo quanto bello sia il suo volto, quanto sodo il suo nobile deretano, quanto prosperoso il suo seno e quanto alta e snella la sua figura –che il personaggio permette generosamente di ammirare cavalcando smaliziatamene ignuda alla testa di un esercito-, direi che è un clichè su cui nel primo libro si può anche sorvolare, ma nel secondo, essendo già ben chiaro il concetto, è imperdonabile.
A differenza di Richard, le cui sventure lo rendono oltremodo simpatico al lettore in virtù del fatto che trascorre molto meno tempo a piangersi addosso di quanto si possa pensare, Kahlan appare irrimediabilmente detestabile; forse calcando meno la mano sul suo aspetto si sarebbe potuto evitare quest’effetto, ma non è l’unico problema: lei sa fare ogni cosa in ogni situazione. Ha grandi poteri, agisce con saggezza in ogni occasione (o almeno ne è convinta, perché spesso le conseguenze delle sue azioni smentiscono questa presunta saggezza), insopportabilmente superba salvo poi piangersi addosso perché tutti la temono in quanto Madre Depositaria e non la trattano da donna, ma non solo: grande condottiera, grande stratega, grande consigliera. Si dà sempre da fare per agire in prima persona, con il risultato di rischiare nell’ordine la verginità e la pelle (sua e di chi la accompagna). Nel caso in cui ve lo stiate chiedendo, riuscirà sempre a salvare sé e la sua detestabile verginità all'ultimo momento, e sempre grazie ad un aiuto esterno giunto mentre cercava di prendere tempo.
Tuttavia, ma non certo grazie alla sua presenza, i capitoli dedicati a Kahlan sono tra i migliori del libro.
I personaggi -com’è ovvio che sia- si sono evoluti rispetto al primo romanzo: il pericolo delle grandi saghe, però, è che tornino continuamente al punto di partenza per poi subire un’ulteriore evoluzione, dunque occorreranno gli altri volumi per scoprire se Terry Goodkind sarà in grado di mantenere costante la loro crescita. In questo secondo romanzo si è già sfiorato il pericolo quando, dopo un volume e mezzo in cui dovrebbe essere ormai indubbio l’amore dei due protagonisti, basta un nulla per incrinare il loro rapporto e far credere a Richard di non essere abbastanza per lei. Occorreranno circa cinquecento pagine perché il protagonista comprenda ciò che il lettore ha capito immediatamente, e cioè che quello dell’amata Kahlan è stato un sacrificio per il suo bene.
Per farla breve, il secondo volume della Spada della verità è consigliato (e lo sarebbe stato ancor più con quattrocento pagine in meno): da metà in poi supera in capacità di appassionare il lettore anche il primo volume.
Il pericolo di dovermi ricredere sulla saga, visto il numero di volumi e di pagine, è alto, ma voglio essere ottimista.
P.S., per amore della chiarezza: l'edizione a cui mi riferisco è la terza, che attualmente si compone di dieci volumi più uno in uscita.
Vol. 1 - L'assedio delle tenebre / La profezia del mago, 2006, 2010 [stampato diviso la prima volta nel '98-'99 e ristampato unito nel 2003 - edizioni esaurite]
Vol. 2 - Il guardiano delle tenebre / La pietra delle lacrime, 2006 [stampato diviso la prima volta nel '99-2000 e ristampato unito nel 2003 - edizioni esaurite]
Vol. 3 - La stirpe dei guerrieri / L'Ordine imperiale, 2006 [stampato diviso la prima volta nel 2000 e ristampato unito nel 2004 - edizioni esaurite]
Vol. 4 - La profezia della luna rossa / Il tempio dei venti, 2006 [stampato diviso la prima volta nel 2001 e ristampato unito nel 2005 - edizioni esaurite]
Vol. 5 - L'anima del fuoco, 2007 [prima edizione del 2002, seconda del 2006]
Vol. 6 - La fratellanza dell'Ordine, 2008 [prima edizione del 2003]
Vol. 7 - I pilastri della creazione, 2008 [prima edizione del 2004]
Vol. 8 - L'impero degli indifesi, 2008 [prima edizione del 2005]
Vol. 9 - La catena di fuoco, 2008 [prima edizione del 2006]
Vol. 10 - Fantasma, 2010 [prima edizione del 2007]
Vol. 11 - Scontro finale, ? [prima edizione del 2008]
E' in corso un'ulteriore ristampa le cui copertine richiamano la serie tv.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: La spada della verità vol. 2
- Titolo originale: Stone of tears
- Autore: Terry Goodkind
- Traduttore: Gianni N.
- Editore: Fanucci
- Data di Pubblicazione: 2006
- Collana: Tascabili immaginario
- ISBN-13: 9788834712139
- Pagine: 1026
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 16,90
inorridita da come la mia meravigliosa kahlan sia stata distrutta...
Eh: quando ci vuole, ci vuole.
Ma Kahlan è penalizzata anche da un altro elemento: quando leggo le sue parole, mi risuona in testa la detestabile voce della doppiatrice Federica de Bortoli, che le presta la voce nella serie tv. Ho guardato solo tre puntate prima di cassarla con un solo rimpianto: aver guardato ben tre puntate.