Recensione
Finalmente la Allende si allontana dalle sue solite ambientazioni per trasferire la sua nuova storia ad Haiti, poco prima della sua indipendenza, quando ancora l’intera economia del Paese era retta dal lavoro degli schiavi nelle piantagioni di zucchero.
Questo scenario ha dato più ampio respiro alla narrazione, fornendo nuovi spunti rispetto ai passati romanzi della Allende, ma la storia mi è sembrata più debole.
I personaggi sono meno definiti e alla protagonista manca una delle caratteristiche fondamentali che fanno amare le figure femminili di questa scrittrice: la forza. I dolori così come le gioie (sporadiche) sembrano attraversarla, si avverte una sorta di resa che non le permette di godere neanche di quei pochi momenti di rivalsa nei confronti dei suoi carnefici o della vita in generale.
Inoltre il racconto soffre della scelta da parte dell’autrice di voler affiancare la storia romanzata dei suoi personaggi a quella della rivoluzione haitiana. La parte storica è trattata in modo piuttosto approssimato, mentre il racconto procede in maniera molto dettagliata all'inizio, per poi accelerare nella seconda metà senza dare il tempo di affezionarsi ai personaggi secondari o il giusto peso agli avvenimenti.
Avrei preferito che ci si soffermasse meno o meglio sulla situazione politica dei Paesi coinvolti nella storia e si scavasse di più sui sentimenti dei personaggi e sulle conseguenze di alcuni accadimenti.
In compenso si tratta sempre di un libro della Allende e quindi decisamente superiore alla media.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: L'isola sotto il mare
- Titolo originale: La isla bajo el mar
- Autore: Isabel Allende
- Traduttore: Elena Liverani
- Editore: Feltrinelli
- Data di Pubblicazione: 2009
- Collana: I Narratori
- ISBN-13: 9788807017957
- Pagine: 426
- Formato - Prezzo: Brossura, sovraccoperta - Euro 19,50
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