2 giugno 2010

Stella Meravigliosa - Yukio Mishima

Giappone, primi anni Sessanta. La vita tranquilla, discreta, regolare della famiglia Òsugi viene sconvolta da eventi meravigliosi: uno a uno, padre, madre, figlio e figlia avvistano misteriosi chiarori e ricevono messaggi telepatici da creature di un pianeta lontano. E, attraverso il contatto con gli alieni, fra timore e stupore scoprono un segreto sepolto nella loro memoria... "Stella meravigliosa", che pure svela la passione del grande scrittore giapponese per l'ufologia e le possibilità di vita extraterrestre, non è un romanzo fantascientifico in senso stretto: fantasia e realtà si intrecciano per immergerci in un mondo portatore di fondamentali interrogativi universali.

Recensione

Una famiglia scopre improvvisamente (e inspiegabilmente) di ospitare extraterrestri di diversi pianeti nei corpi dei suoi componenti. Juichiro, il padre, viene da Marte; Iyoko, la moglie, è di Giove; i figli Akiko e Kazuo, invece, appartengono rispettivamente a Venere e Mercurio. Ognuno di loro, prima della rivelazione, ha avvistato dei dischi volanti, ma l’equilibrio della famiglia è molto fragile in quanto non hanno mai assistito all’evento tutti insieme, e dunque non hanno nessuna prova che anche i familiari siano veramente extraterrestri. Il compito -molto vago- di queste entità aliene, è preservare la vita sulla Terra dalla minaccia di una terza guerra mondiale (la storia è ambientata durante la guerra fredda), ma caratteristica comune dei quattro protagonisti è un’assoluta mancanza di empatia nei confronti degli esseri umani, percepiti come inferiori e quasi immondi. Altri alieni –o così sembra- popolano la terra, ma non tutti loro si ergono a protezione della razza umana, anzi, alcuni di essi si auspicano la loro scomparsa nella maniera più atroce possibile.

Non c’è un vero e proprio filo narrativo: alcuni episodi, spesso slegati, narrano eventi di vita quotidiana osservati da una prospettiva estraniante, mentre la componente fantascientifica, se si eccettuano gli avvistamenti degli UFO, privi di dettagli –ma non deve stupire: la data di pubblicazione di questo libro è il 1962, ben sette anni prima dell’allunaggio-, è praticamente assente: di fatto, questi protagonisti di alieno hanno soltanto un’incredibile supponenza, un disprezzo verso la razza umana e la solida certezza di essere gli unici depositari della verità assoluta; non ricordano assolutamente nulla delle loro vite sui pianeti natali, e i pochi eventi sci-fi scivolano nel sogno o nell’allucinazione.

Se ci si pensa, visti anche diversi episodi come la gravidanza –umanissima- di Akiko che nasce dall’incontro con un altro sedicente venusiano e che la ragazza si ostina a spiegare con una partenogenesi, o la malattia del padre Juichiro – com’è apparso evidente, anche lui soggetto alla decadenza della carne-, complice anche l’epilogo aperto, non si ha mai la risposta a un quesito che forse, in fondo, poi appare poco importante: questa famiglia è veramente extraterrestre? O forse, volendo restare nel livello più ‘triviale’ del romanzo, si tratta di semplici psicolabili?
La risposta non è infine rilevante, perché la prospettiva extraterrestre offre a Mishima (se ben lo si guarda, lui stesso era un po’ alieno nella società nipponica) l’occasione di esprimere una profonda denigrazione della razza umana, di analizzare, ancora una volta in toni disgustati, i cambiamenti del corpo femminile durante la gravidanza, di esprimere la sua idea di come gli esseri umani, in fondo, non siano che fontane da cui zampilla sangue.

Sono ben cosciente dei numerosi livelli a cui si presta la lettura di questo romanzo anacronistico, ma non ho potuto che provare insofferenza verso tutto il cast di personaggi, nessuno escluso, ed essere infastidita dalla misantropia che solitamente permea ogni romanzo di Mishima, ma che in questo romanzo è notevolmente accentuata, complice anche la consueta scelta di donne odiose e narcisiste.
Contiene anche, tuttavia, riflessioni stupende nella loro crudezza: lo stile di Mishima è, come sempre, impeccabile, e solo grazie a questo riesco sempre ad andare oltre alla disumanità dello scrittore che forse umano lo era fin troppo, ma lo lascia trasparire molto raramente dai suoi scritti.

Giudizio:

+2stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Stella meravigliosa
  • Titolo originale: Utsukushii Hoshi
  • Autore: Yukio Mishima
  • Traduttore: Origlia L.
  • Editore: Guanda
  • Data di Pubblicazione: 2008
  • Collana: Le Fenici Tascabili
  • ISBN-13: 9788882464875
  • Pagine: 203
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 9,00

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