Benché preoccupata, la signora Ramotswe non può perdere troppo tempo e si tuffa nelle indagini di un nuovo caso, quello di una giovane donna adottata che vuole scoprire se qualche suo consanguineo è ancora vivo. E poi c'è un dolore di fondo. Il signor JLB Matekoni, buon marito e bravo meccanico, è perso dietro a un sogno: si aggrappa alla speranza che, grazie a un costoso miracolo, Motholeli, la figlia adottiva, possa tornare a camminare. Precious, però, riesce a muoversi con grazia anche in mezzo ai problemi, sa prendersi i suoi tempi, seduta a meditare, ma sa anche sfrecciare sul mitico e scalcagnato furgoncino bianco, se occorre. Ed è in grado di riconoscere i miracoli, quando li vede.
Non quelli grandiosi, ma quelli più terreni e altrettanto meravigliosi: sentirsi amata come una mamma, l'incontro tra due anime gemelle e la terra che ritorna verde dopo una pioggia attesa e rinfrancante. I piccoli miracoli di tutti i giorni, quelli che piacciono ad Alexander McCall Smith, il quale riesce a farci credere che tutto sia semplice, che basti riflettere per arrivare a essere grandi, grandissimi. Anzi, di corporatura tradizionale, come la sua straordinaria detective dal cuore extralarge.
Recensione
Di giallo come lo si intende classicamente in questo libro ce n'è ben poco, soprattutto in confronto ai fiumi di tè, varietà 'bush', che le due lady detective, Mma Ramotswe e Mma Makutsi, bevono almeno quattro o cinque volte al giorno.
Si tratta di una forma di giallo esistenziale e intimista: più che un'investigatrice Precious Ramotswe è una donna buona, tradizionalista nel senso meno deteriore del termine, sensibile e misericorde, che si occupa di risolvere problemi pratici per i suoi clienti, come una sorta di missione/collaborazione per contribuire a un migliore funzionamento del mondo nella sua dimensione quotidiana, grazie anche ai preziosi consigli del manuale di Clovis Andersen nei suoi Principi di Investigazione Privata. Non c'è quasi traccia di violenza nelle sue peripezie tra villaggi rurali del Botswana, pascoli di bestiame, giardini assetati ai limiti del Kalahari; solo una profonda attenzione ai piccoli e grandi drammi quotidiani che affliggono le vite degli uomini.
Che si parli di una bambina sulla sedia a rotelle, di fastidiose lettere anonime, di una famiglia da cercare o di un letto rovinato, l'empatia di Mma Ramotswe sarà sempre la stessa, partecipe, sensibile e comprensiva, saggia e materna come un'immagine ancestrale del continente africano.
La narrazione, spoglia come si possono immaginare le case dei villaggi campestri o i paesaggi desertici dell'Africa subsahariana, è essenziale senza essere povera: serve a mettere a nudo nella sua semplicità la vicenda umana che di volta in volta racconta, liberandola di tutto il superfluo di cui si è abituati ad ammantarla nello stile di vita occidentale. Sotto il sole del deserto, sapendo sperare nella pioggia, l'asciuttezza di sentimenti e superfici è una necessità per la sopravvivenza.
Da evitare, se cercate il brivido del delitto e della cattiveria umana: la prima lady detective di Gaborone riuscirebbe a cercare delle motivazioni anche per la ferocia di Hannibal the Cannibal. Da gustare con calma, magari con una tazza di the forte, se sentite la voglia e il desiderio di ritrovarvi nelle vostre radici.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Un miracolo nel Botswana
- Titolo originale: Miracles at Speedy Motors
- Autore: Alexander McCall Smith
- Traduttore: Stefania Bertola
- Editore: Guanda
- Data di Pubblicazione: 2010
- Collana: Narratori della Fenice
- ISBN-13: 9788860882523
- Pagine: 235
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 15,50
Ho fortemente adorato la serie tratta da questi libri, e che è andata in onda su SKY. Delicata, semplice eppure, almeno per me, veramente interessante. Non vedo l'ora di leggere i libri!
Mi piace molto l'idea su cui è stato crato questo blog.
Mi trovo anch'io nel "ghetto", proprio come voi.
Sonoda poco una vostra sostenitrice, ma siete già diventati un'appuntamento fisso!
A presto
Grazie dell'apprezzamento, lastrega! :D
Se piace questo genere di libri dove il protagonista usa molto il cervello e ci porta NEL SUO MONDO INTERIORE consiglio la lettura della saga di Isabel Dalhousie dello stesso autore.
Io adoro McCall Smith.
Scake