Amate i cani? Avrete il vostro eroe. Amate i gatti? Idem. In ogni caso, provate a leggere qualche pagina e vi troverete proiettati in un romanzo divertente, intelligente, pieno di sorprese, raffinato: un piccolo capolavoro di fantasia e arte narrativa. E quando avrete fatto la conoscenza di Crusher MacNash, il detective più impavido e scomodo della Squadra Scannamenti, e di Cassius Lap, il miglior agente del FBI, il Feline Bureau of Investigation, non potrete fare altro che seguirli fino alla fine della loro indagine. Perché nel mondo degli Ingrattabili si parla, si ama, si insegue, si sogna, si trama, si uccide… proprio come nel nostro.
Recensione
L'arcinoto dilemma se faccia più notizia un cane che morde il padrone o viceversa si adatta bene a questo tentativo, tutto sommato non privo di interesse, di portare una critica di stampo sociale non proprio originale in una realtà a quattro zampe.
Una serie di omicidi rischiano di portare a galla la trama che si nasconde dietro una campagna elettorale "strana" e gettano squarci di luce sinistra sul tentativo del gotha finanziario di prendere il controllo dell'umanità. Pardon, della caninità e della felinità.
Tutta la vicenda in stile X-Files infatti si svolge tra Gathattan e San Bernardo, in una società in cui i gatti costituiscono l'élite e i cani sono quasi ai margini, tenuti sotto controllo, a rischio di sottomissione totale per via del loro naturale istinto all'obbedienza. Una volpe che si è fatta espiantare le ghiandole odorifere, il magnate Reynhard, manovra nell'ombra per scalare il potere sfruttando il ruolo dei mass media per instaurare una sorta di pensiero unico eterodiretto nelle menti canine.
L'agente Cassius Lap del Feline Bureau of Investigation in coppia con il protagonista, un bull terrier detective della Polizia, "Crusher" MacNash, tentano di contrastare questa deriva totalitaria.
Il racconto oscilla tra il serio dei riferimenti a contesti da ingegneria sociale non troppo distanti dalla "nostra" realtà e il faceto che risulta dall'adattamento all'animalità di oggetti e idee del mondo umano - ad esempio il marciapiede diventa marciazampe, la C.I.A. è la Cat Intelligence Agency - e non sempre la fusione riesce senza con-fusione: nel complesso la storia non è del tutto credibile e riuscita.
Non giova a queste asprezze la mescolanza di generi e riferimenti: dall'hard boiled di tradizione americana con tanto di femme fatale - meglio, di renard fatale -, al controllo superiore, in stile "Quarto potere", di un magnate della stampa, dal topos del reduce della guerra vietnamita ai rapporti famigliari coinvolti nelle trame spionistiche, al cotè psicologico con la versione felina di Hannibal the cannibal (che poteva diventare "the cattibal"?) le citazioni si affastellano per eccesso e anche la conclusione sembra quasi un troncamento frettoloso e un po' maldestro. Il rischio che si corre a voler mettere tanta carne sul fuoco.
Una piccola considerazione a parte merita il personaggio del gatto serial killer, Quentin Riosita (un nome che ha una sua spiegazione affascinante), raffinatamente esteta e gourmand, con un gusto per le citazioni colte e la sfida verso il potere costituito. In fin dei conti il libro non l'ha mica scritto un Cane...
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Gli Ingrattabili
- Titolo originale: The Unscratchables
- Autore: Cornelius Kane
- Traduttore: Claudio Carcano
- Editore: Tea
- Data di Pubblicazione: 2009
- Collana: Narrativa
- ISBN-13: 9788850218844
- Pagine: 267
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 12,00
Mi hai incuriosita, questo finisce in WL per direttissima ;-)
Non l'ha mica scritto un Cane... Carino il gioco di parole :-)
Recensione interessante: sono una gattofila amante dei gialli, quindi probabilmente lo leggerò.
già...
non aspettatevi fuoco e fiamme però!!!
avevo pensato anche al fatto che l'autore potrebbe essere parente del famoso citizen Kane...