Recensione
Nobody, per gli amici Bod, ha una famiglia adottiva piuttosto bizzarra: è infatti cresciuto in un cimitero, dopo che un misterioso sicario ha assassinato la sua famiglia lasciandolo orfano ad appena un anno. Il figlio del cimitero è l’ultima fatica di Gaiman, un romanzo diviso in otto racconti che seguono cronologicamente la crescita del bambino, dalla sua adozione da parte dei defunti coniugi Owen nel cimitero in cui si è rifugiato, alla sua educazione nelle mani del non-morto Silas, dal suo passaggio all’età adulta fino all’epilogo della storia.
E’ una buona favola nera per bambini e bambinoni: non aspettatevi storie adulte come American Gods o I ragazzi di Anansi, perché il target di questo libro, come quello di Coraline, è al massimo dodici-quattordici anni: la sintassi è estremamente semplice, i periodi brevi, le trame di ogni racconto piuttosto lineari, e persino l’elemento gotico, inevitabile visto che l’ambientazione è un cimitero con tutte le sue creature di rito, non scivola mai nel macabro per mantenere quel target. E’ anche evidente un certo didascalismo, un ammiccamento al giovane lettore perché segua certuni consigli, che si farà via via più accentuato con il crescere del protagonista e che renderà un po’ insofferente il lettore di una certa età.
Com’è intuibile, Il figlio del cimitero è la rilettura in chiave gotica dello storico Libro della giungla: il parallelo è notevole nei primi racconti (adozione, accettazione della comunità che concede al bambino la Cittadinanza, affidamento a un tutore che gli insegni i precetti dei trapassati, fuga e conseguente disavventura, nemico giurato all’esterno dello spazio protetto con cui è destinato a scontrarsi), ma purtroppo va un po’ scemando con il proseguire dei capitoli.
Coerentemente con il target cui è destinato il libro, inoltre, lo scioglimento dell'intera storia, che aveva un buon potenziale originale e intrigante (veramente alla Gaiman), viene liquidato in poche righe nell'ultimo racconto: uno spunto interessante completamente sprecato. Quel che colpisce per la sua particolare severità e insieme riuscita, invece, è l’epilogo della storia: perché, almeno in questo, Gaiman stupisce e non regala un completo happy end, come ci si aspetterebbe da un libro del genere, bensì un finale agrodolce che segna la definitiva crescita del protagonista.
Due doverose note:
- Il quarto racconto è già stato pubblicato in Italia, nel volume Il cimitero senza lapidi e altre storie nere;
- L’edizione, per una volta, è fantastica, particolarmente ben fatta: l'immagine di copertina, la sovraccoperta, ma soprattutto le illustrazioni interne che aprono ogni capitolo.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Il figlio del cimitero
- Titolo originale: The Graveyard Book
- Autore: Neil Gaiman
- Traduttore: Iacobaci G.
- Editore: Mondadori
- Data di Pubblicazione: 2009
- Collana: I Grandi
- ISBN-13: 9788804587668
- Pagine: 344
- Formato - Prezzo: Sovraccoperta, rilegato, illustrato - Euro 17,00
ma qual e la data di pubblicazione del libro ????
Salve,
come indicato nei dettagli del libro, la versione recensita (illustrata con copertina rigida e sovraccoperta) è del 2009. Nel 2010 è uscita l'edizione economica per la collana Oscar Bestsellers.