24 febbraio 2010

Domeniche da Tiffany - James Patterson, Gabrielle Charbonnet

Jane è una bambina di otto anni trascurata dalla madre Vivienne, impegnatissima con suo lavoro di produttrice di spettacoli teatrali: sarebbe completamente sola e lasciata a sé stessa, se non fosse per il suo migliore amico Michael. Sempre al suo fianco, l'accompagna a scuola, gioca con lei, è il suo confidente, ma i momenti che entrambi preferiscono sono le merende della domenica pomeriggio al St. Regis, lussuoso hotel di New York. Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che Michael è un amico immaginario: il suo compito è affiancare bambini bisognosi di un aiuto per entrare nella vita sulle proprie gambe, dando loro conforto e sicurezza. L'amicizia ha però una scadenza: al compimento del nono anno, ogni amico immaginario lascia il bambino affidatogli, che il giorno seguente non ricorderà nulla.
Il nono compleanno di Jane non è dei più felici e l'addio di Michael è il colpo di grazia: nella sua testardaggine di bambina, Jane giura che non avrebbe mai dimenticato il suo migliore amico.
Più di vent'anni dopo, troviamo Jane alle prese con la sua prima produzione teatrale, un enorme successo non solo in America ma anche in Inghilterra, tanto che la casa di produzione di Vivienne, per cui Jane lavora, è in trattativa per l'adattamento cinematografico. La trama dello spettacolo è la storia vera dell'amicizia con Michael, mai dimenticato e sempre rimpianto.
Nello stesso momento, l'amico immaginario è in vacanza tra un incarico concluso e il prossimo: si trova proprio a New York e spesso i suoi pensieri tornano alla bambina con cui ha avuto un rapporto che sente più profondo di quello intessuto con gli altri bambini. Michael conduce una vita normale, quando vuole è in grado di farsi vedere anche dalle altre persone e ha il dono di ottenere in ogni momento ciò che vuole, come per magia.
Una domenica pomeriggio, per uno strano scherzo del destino, Michael e Jane si ritrovano proprio al St. Regis: è la prima volta che un amico immaginario incontra da adulto un bambino cui era stato affidato. L'amicizia tra i due rinasce e ben presto si trasforma in qualcosa di più profondo, cambiando radicalmente le vite di entrambi.

Recensione

James Patterson è un prolifico autore, noto per le serie thriller delle Donne del Club Omicidi e di Alex Cross: di questa, tempo fa, lessi Il collezionista, uno dei romanzi più truculenti che mi sia mai capitato tra le mani. Davanti a Domeniche da Tiffany ho subito pensato ad un caso di omonimia, ma mi sbagliavo: scritto a quattro mani con Gabrielle Charbonnet, autrice di libri per ragazzi, è stata una vera sorpresa.

Subito salta all'occhio una strana somiglianza con Se tu mi vedessi ora di Cecelia Ahern, giovane scrittrice irlandese, nota ai più per P.S. I love you, di recente trasportato sul grande schermo: anche in questo romanzo il protagonista è un amico immaginario che si innamora di una persona reale, e simili sono anche le relazioni con gli altri amici immaginari. A parte questo, Patterson crea una storia originale, che prende una direzione decisamente diversa.

Ogni bambino, per un certo periodo della sua vita, avrà certamente giocato con un amico immaginario: l'idea che queste persone non siano solo parti della propria fantasia è simpatica e rassicurante.
Le difficoltà che i protagonisti si trovano ad affrontare hanno del surreale, non solo per la presenza di Michael: Jane lavora per la madre, despotica e onnipresente; ha un fidanzato che mette al primo posto la palestra, le pubbliche relazioni e il proprio lavoro di attore, e decisamente non ha nulla del vero Micheal, personaggio che interpreta nello spettacolo della fidanzata. Vivienne è una donna forte, che sa imporsi in modo non proprio delicato e che pretende di essere la regista non solo della propria vita ma anche di quella altrui, specialmente nei riguardi della figlia.

Michael fa tenerezza: non sa bene chi sia, da dove venga, o quale sia la propria natura: sa solo di dover aspettare di venire affidato a un bambino in difficoltà, e questo deve bastargli. Incontrare nuovamente Jane porta nella sua vita un grande scompiglio, e scoprirsene innamorato lo confonderà ancora di più.

La narrazione scorre su due piani: Jane racconta in prima persona le sue dis-avventure, mentre la versione di Michael è affidata a un narratore esterno. La trovo una scelta un po' bizzarra, soprattutto perché questa terza persona parla solo di Michael e non offre una panoramica sugli altri personaggi della storia, come invece ci si potrebbe aspettare: sarebbe stato più efficace, a mio parere, far parlare in prima persona anche lui, e tutto sommato sarebbe bastato un piccolo sforzo in più, visto che i suoi capitoli sono profondi e intimi come quelli raccontati da Jane.

La storia è un incrocio tra un chick-lit, con la solita protagonista trentenne, lavoratrice, alle prese con problemi di cuore e disgrazie varie, e un romanzo rosa dei più tradizionali, con una storia d'amore dolce e romantica. Il duo Patterson-Charbonnet sa rendere davvero speciale un racconto che potrebbe scadere nella banalità: lo stile è scorrevole e leggero, i personaggi sono ben caratterizzati e non mancano le sorprese. Consigliato a chi ama Levy, la Ahern e in generale le commedie romantiche: è un romanzo che non deluderà.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Domeniche da Tiffany
  • Titolo originale: Sundays at Tiffany's
  • Autore: James Patterson con Gabrielle Charbonnet
  • Traduttore: Elisa Frontori
  • Editore: Corbaccio
  • Data di Pubblicazione: 2008
  • Collana: Romance
  • ISBN-13: 9788879729482
  • Pagine: 258
  • Formato - Prezzo: Rilegato - 15,60 Euro

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