Recensione
E' una sensazione alquanto strana che si accompagna alla lettura di questo libriccino un po' senza tempo. In primo luogo perché si tratta di un'operazione semplice semplice: estrapolare e mettere in fila i particolari della vita privata del celeberrimo commissario, traendoli (persino con le parole e le frasi esatte) dai romanzi stessi di Simenon: alla fine del volume, la bibliografia snocciola come un rosario i titoli da cui notizie, ricordi, aneddoti sono stati tratti.
In secondo luogo perché il tono che l'autrice Notaro Dietrich indovina sembra essere lo stesso di sempre, quello autentico di Simenon: l'operazione un po' postmoderna di taglia e cuci assume dignità proprio in questa sua voce piana e tranquilla, solita. E chi altri poteva narrare il Maigret segreto, quello del dietro le quinte, se non la sua fedele compagna, la moglie Louise. Perché il punto è proprio questo: quanto sia stata fedele e sottomessa, ad una figura in ogni senso statuaria, questa compagna.
E' persino banale ricordare come l'universo-Maigret sia una sontuosa (forse la più sontuosa) celebrazione del romanzo conservatore piccolo-borghese che ricostruisce alla perfezione un mondo di regole certe, di ruoli perfettamente definiti, di vecchie zie e merletti ingialliti che sembrano immutabili dall'inizio dei tempi. E Maigret fa parte di questo mondo alla perfezione, ne è anzi il perno centrale: egli sì che avrebbe la necessità quasi fisiologica di vedere le cose ben separate tra buoni e cattivi, con i campi distinti e le squadre, per così dire, che si contendono a viso aperto.
Eppure non è così: questa è la grandezza (e la plausibilità ultima) del personaggio che sembra incarnare il dubbio e l'istinto e che invece è il fautore ultimo dei destini dei personaggi. In questo contesto, basta sfogliare quasi tutti i romanzi di cui è protagonista, la figura di sua moglie (che qui acquista centralità ma soltanto, ancora una volta, come testimone di altro) è davvero lontana nel tempo e dalla nostra sensibilità odierna. Una donna che è più una madre, una segretaria discreta e silenziosa, quasi una colf a tempo pieno: colei che apre la porta a Maigret quando torna a casa, colei che gli cucina e si fa ombra assoluta, assenza fortissima perché continuamente risuona.
Altri tempi, altre sensibilità, altro mondo: oggi Louise non esisterebbe.
Maigret potrebbe anche aver superato la prova del tempo che passa (e lo dimostrano le vendite eccellenti di ogni sua avventura che Adelphi ripubblica ormai da anni), sua moglie no. Questo breve monologo, che sgorga diretto dalla sua voce, ci restituisce un'atmosfera ma anche quell'antica certezza: tanta acqua è passata sotto i ponti e molto, soprattutto valori stridenti, ha trascinato via con sé. Con buona pace di una fascinazione antica.
Dettagli del libro
- Titolo: Mio marito Maigret. Il racconto di un amore speciale
- Autore: Barbara Notaro Dietrich
- Editore: E/O
- Data di Pubblicazione: 2004
- Collana: Dal Mondo
- ISBN-13: 978-88-7641-605-7
- Pagine: 150
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 14,00
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