15 gennaio 2010

La mia Africa - Karen Blixen

Vissuta fino al '31 in una fattoria dentro una piantagione di caffè sugli altipiani del Ngong, Karen Blixen ha descritto con una limpidezza senza pari il suo rapporto d'amore con un continente. Sovranamente digiuna di politica, ci ha dato il ritratto forse più bello dell'Africa, della sua natura, dei suoi colori, dei suoi abitanti. I Kikuyu che nulla più può stupire, i fieri e appassionati Somali del deserto, i Masai che guardano, dalla loro riserva di prigionieri in cui sono condannati a estinguersi, l'avanzata di una civiltà "che nel profondo del loro cuore odiano più di qualsiasi cosa al mondo". Uomini, alberi, animali si compongono nelle pagine della Blixen in arabeschi non evasivi, in una fitta trama di descrizioni e sensazioni che, oltre il loro valore documentario, rimandano alla saggezza favolosa di questa grande scrittrice, influenzando in modo determinante i contenuti della sua arte : "I bianchi cercano in tutti i modi di proteggersi dall'ignoto e dagli assalti del fato; l'indigeno, invece, considera il destino un amico, perché è nelle sue mani da sempre; per lui, in un certo senso, è la sua casa, l'oscurità familiare della capanna, il solco profondo delle sue radici".

Recensione

La testimonianza toccante ed emozionante di una donna e della totale comunione con la sua terra: ecco cos’è La mia Africa. Karen Blixen possiede una capacità evocativa che ha dello straordinario, ben poche volte ho visto raggiungere simili vette di lirismo: appassionante autobiografia e grande talento espressivo si danno la mano in questo libro per tracciare, episodio dopo episodio, la storia dei suoi vent’anni nell’amato altopiano Ngong con una vividezza impressionante.
I timidi kikuyu, che coltivano la sua terra; i superbi Masai; i leoni, terrore e bellezza dell’Africa; le eleganti e vezzose antilopi; la sterminatezza degli altipiani africani; l’emozione del vedere la terra dall’alto a bordo di un aeroplano; le storie degli squatters, degli anziani indigeni, dei bambini curiosi, del grande amico Denys appassionato di safari; l’incanto del coltivare la propria terra, del veder crescere le piante di caffé giorno dopo giorno; e la natura selvaggia, appena oltre la porta della fattoria, che s’insinua come un sortilegio chiamandola a sé…Karen, senza voler imbrigliare le sue impressioni in una rigida cronaca ordinata degli eventi alla fattoria, affastella ricordi e fugaci emozioni, storie e riflessioni, che seguono disordinatamente un filo logico tutto loro, fino all’inevitabile vendita della fattoria e al conseguente ritorno in patria dell’autrice.

E’ la prima volta che mi capita di leggere un documento umano così sentito e insieme artisticamente valido, un amore così viscerale per la terra da non lasciare spazio al minimo cenno biografico sull’autrice (di cui non compare mai nemmeno il nome), poiché evidentemente l’unica, incontrastabile protagonista è lei: la natura africana.

Consigliato anche il film, con le superbe interpretazioni di Meryl Streep e di Robert Redford, che tuttavia a differenza del libro possiede una trama ben scandita e lineare. Romanticissimo nonostante tra Karen e Denys, nel romanzo, ci sia solo una profonda amicizia derivante dal comune amore per la terra africana.

Giudizio:

+5stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: La mia Africa
  • Titolo originale: Out of Africa
  • Autore: Karen Blixen
  • Traduttore: Drudy Demby L.
  • Editore: Feltrinelli
  • Data di Pubblicazione: 2003
  • Collana:Universale Economica
  • ISBN-13: 9788807804502
  • Pagine: 224
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 8,00

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