1 ottobre 2009

L'Aleph - Jorge Luis Borges

Un pensiero insieme lucido e appassionato guida questi racconti, nei quali un invenzione ardente e temeraria tocca, con esito spesso drammatico o patetico, temi universali: il tempo, l'eternità, la morte, la personalità e il suo sdoppiamento, la pazzia, il dolore, il destino. Temi universali uniti al sentimento dell'unicità irripetibile dell'esperienza individuale, in uno scrittore che si presenta innanzitutto, sotto l'aspetto dell'eleganza.


Recensione

E' con angoscia, stanchezza, e sfiducia che mi appresto a stendere nero su bianco il commento de L'Aleph. Nonostante ciò non mi tirerò indietro e non mi muoverò da questa scomoda posizione fino a che non riuscirò a trovare la chiave giusta per la stesura di questo importante documento, con la deprimente consapevolezza che il risultato finale non riuscirà ad intrappolare in modo soddisfacente, adatto e conformante la giusta serie di caratteri che il libro merita di ottenere.

Con questo non voglio dire che quello che mi accingo a scrivere sarà un commento meno appropriato che fuorviante, no, quello che voglio dire è che non riuscirò a scrollarmi di dosso questa sensazione di angoscia, stanchezza e sfiducia cui mi ha portato il libro e che questa rimarrà indecifrata. E', inoltre, con le gote rosse, il volto basso, e un totale senso di inettitudine che mi trovo a confessare l'atroce delitto: più volte l'angoscia della lettura mi ha portato a chiedermi se non fosse stato meglio riporre nell'oblio il libro, interrompendone la lettura e cercando di dimenticare il tutto, considerandolo solo come un brutto sogno che una volta feci e di cui mi è rimasto solo un fastidioso senso di disagio. Non ho, per mia fortuna, dato seguito a tali pensieri, non per orgoglio né per follia, ma solo perché dietro il sottile velo di angoscia che si creava inesorabilmente in ogni racconto era presente una deliziosa aura di fascino, a volte meno viva e altre scintillante.

Sostenere un racconto di Borges risulta essere una impresa più fisica che mentale: Borges ti stravolge con i suoi giochi logici, con i suoi riferimenti, con il suo tenere sempre il racconto sospeso tra la realtà e la fantasia, il cui contesto non si rivela mai prima della fine del racconto, lasciandoti per il periodo precedente la rivelazione in uno stato di stordimento, di incredulità, ed anche di contrarietà. Turbato e affascinato rileggo con maggiore attenzione il racconto; la rilettura ha l'importante compito di spazzare via ogni turbamento attutendo tuttavia il fascino insito nel racconto, con Borges questa prassi non viene rispettata: sia il turbamento che il fascino rimangono tali ed in più si impone una ulteriore minuziosa lettura di alcuni passi topici del racconto; sconfitto anche in questa terza rilettura comprendo che il turbamento rientra nella normalità delle cose e che il fascino non può che aumentare. La mia battaglia somiglia sempre di più ad una disfatta. L'Aleph mi risulta indecifrabile, il mio fisico è spossato e la mia mente è ancora intrappolata nel racconto, comincio a pensare che non riuscirò a tirarne una buona, che soltanto si avvicini a quello che voglio dire. Occorrerebbe guardarsi dentro, perché è dentro che rimane la chiave di lettura, ma il mio commento ne è rimasto fuori: prova a sbirciare attraverso il buco della serratura, ma quello che vede serve solo a far capire che la chiave c'è ma che è dall'altra parte della porta è che in queste posizioni continueranno a guardarsi come degli estranei per l'eternità.

So che avevo promesso, ma ahimè non potrò mantenere la promessa, ci ho provato in tutti i modi ma il libro non ne voleva sapere di essere commentato, ed alla fine ho ceduto: non l'ho commentato, non muoverò un carattere per spingervi a leggere questo libro o per allontanarvene l'idea, questo perché so che sarebbe totalmente inutile: sarà L'Aleph a decidere. Lui ha deciso per me, deciderà anche per voi, a me non resta che pensarci ancora un po' e solo quando lo avrò pienamente digerito passare ad un altro libro di Borges.

Dettagli del libro

  • Titolo: L'Aleph
  • Titolo originale: El Aleph
  • Autore: Jorge Luis Borges
  • Traduttore: Francesco Tentori Montalto
  • Editore: Feltrinelli
  • Data di Pubblicazione: 2007
  • Collana: Universale Economica
  • ISBN-13: 9788807803345
  • Pagine: 179
  • Formato - Prezzo: Paperback - 6,50 Euro

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